Achille Funi (1890-1972) e gli amici pittori di Novecento
L’esposizione presenta trenta opere, tra cui alcune inedite, dell’artista ferrarese, a fianco di lavori di maestri quali Mario Sironi, Piero Marussig, Leonardo Dudreville, Carlo Carrà e altri, con cui ha condiviso l’avventura di “Novecento”.
Comunicato stampa
Dal 28 settembre al 24 novembre 2018, il CMC - Centro Culturale di Milano ospita una rassegna dedicata ad Achille Funi (Ferrara, 1890-Appiano Gentile, CO, 1972).
La rassegna, curata da Nicoletta Colombo e Serena Redaelli, in collaborazione con l’Archivio Funi, con il patrocinio della Regione Lombardia e del Comune di Milano, presenta trenta opere, tra cui alcune inedite, dell’artista ferrarese, articolate a partire dagli esordi futuristi, fino alla moderna classicità di “Novecento”, movimento di cui è stato tra i fondatori con Mario Sironi.
Accanto sarà proposta una selezione di lavori dei sei compagni del gruppo originario del “Novecento” milanese, da Mario Sironi a Anselmo Bucci, Piero Marussig, Leonardo Dudreville, Ubaldo Oppi, Gian Emilio Malerba, accostati a quelli di Carlo Carrà, Arturo Tosi, Alberto Salietti, Pompeo Borra, Raffaele de Grada, amici e sodali di Funi nell’avventura novecentista.
Il percorso espositivo si apre con la sezione che raccoglie dipinti realizzati da Achille Funi tra il 1911 e il 1940. Accanto a noti capolavori come Giovinetta (Margherita) 1913, Marinetti. Lussuria Velocità 1914-1920, Autoritratto con brocca blu 1920, Una persona e due età 1924, si potranno ammirare alcuni inediti recuperati attraverso la catalogazione di archivio, tra cui Paesaggio (1912), Motociclista (1914), una veduta secessionistica Valdoltra (1919), Imago Pietatis (1920), la drammatica Apocalisse del 1930, oltre a una serie di opere ritrovate dopo decenni di assenza dai circuiti espositivi, tra cui Il pasto (1914), La figura e la finestra (1924), Nudo (1929) e un insolito Studio del pittore 1939 realizzato nel periodo di permanenza a Tripoli.
Uno spolvero e il correlato cartone a pastelli colorati, inediti, databili al 1936 e preparatori per il ciclo di affreschi compiuti nella Chiesa di San Francesco a Tripoli, completano la sezione dedicata a Funi.
La mostra continua con alcuni capolavori dei compagni pittori di “Novecento”, realizzati negli anni venti, taluni assenti dalle esposizioni da più di un cinquantennio, com’è il caso del maestoso Odeon (1919-1920) di Anselmo Bucci, della Ciociara (1925) di Alberto Salietti - esposta alla Permanente di Milano nel 1926 e poi dispersa - e della tavola Verso Como (1928) di Pompeo Borra, presentata alla milanese Galleria Bardi nel ’28 e mai più rivista.
Tra i dipinti storici più noti, il celebre Femmina volgo (1920) di Gian Emilio Malerba, Le Amazzoni (1924) di Ubaldo Oppi, Nudo allo specchio (1923) di Mario Sironi e Mulino delle castagne (1925) di Carlo Carrà.
Achille Funi e gli amici pittori di “Novecento” è un evento che si pone in dialogo con il programma di esposizioni milanesi, promosso dal Comune di Milano, dedicate al clima artistico e agli autori del Novecento Italiano.
Accompagna la mostra un catalogo Editoriale Giorgio Mondadori, curato da Nicoletta Colombo e Serena Redaelli, arricchito da approfondimenti di studio sul magistero e sulla “bottega” funiani e sull’attività degli artisti italiani in Libia tra il 1934 e il 1940. Gli interventi si presentano corredati dalla documentazione fotografica emersa nel corso della ricerca. Completa il catalogo un sintetico elenco di dipinti inediti pervenuti all’Archivio, realizzati da Funi tra il 1911 e il 1940.