AcquAria art– Featuring the sculpture habitat 3. L’artigianato della filosofia
L’artigianato della filosofia è il titolo della terza edizione di Featuring the Sculpture Habitat, rassegna annuale di scultura a cura di Andrea Guastella e Studio M’arte, prodottada Aurea Phoenix APS. La mostra avrà luogo, in occasione della rassegna estiva AcquAria art, nella galleria del primo anello e nel giardino esterno dell’Acquario Romano.
Comunicato stampa
L’artigianato della filosofia è il titolo della terza edizione di Featuring the Sculpture Habitat, rassegna
annuale di scultura a cura di Andrea Guastella e Studio M’arte, prodotta da Aurea Phoenix APS.
La mostra avrà luogo, in occasione della rassegna estiva AcquAria art, nella galleria del primo anello e nel
giardino esterno dell’Acquario Romano – Casa dell’Architettura dal 17 luglio al 9 settembre 2024.
In questo edificio colmo di memorie, Studio M’arte, primario laboratorio di scultura, e Andrea Guastella,
titolare presso ArtsLife di Progetto (s)cultura, rubrica di interviste dedicata alla scultura, hanno invitato a
riflettere sul rapporto tra scultura e spazio architettonico diciassette artisti contemporanei, attivi nei diversi
ambiti della scultura, dalla lavorazione del marmo a quella della ceramica e del legno: Giovanni Balderi,
Luigi Citarrella, Emiliano Coletta, Alessia Forconi, Athar Jaber, Filippo La Vaccara, Amedeo Longo,
Giovanni Longo, Corrado Marchese, Giuseppe Negro, Fabio Ricciardiello, Silvia Scaringella, Emanuele
Scuotto, Flavio Senoner, Guido Sotriffer, Mario Velocci, Silvia Vendramel.
In Lo Zen e l’arte della manutenzione della motocicletta, il capolavoro di Pirsing, il protagonista-narratore
si chiedeva: “qual è la differenza fra chi viaggia in motocicletta sapendo come la moto funziona e chi non
lo sa?”. Vale la pena ricordare la sua risposta: “Il Buddha, il Divino, dimora nel circuito di un calcolatore o
negli ingranaggi del cambio di una moto con lo stesso agio che in cima a una montagna o nei petali di un
fiore”. A quel pensiero sarebbero seguite altre domande e altre risposte, che avrebbero trasformato
quella avventura on the road in un libro-simbolo della filosofia di strada. L’artigianato della filosofia,
titolo pensato per la terza edizione di Featuring the Sculpture Habitat, rassegna di scultura a cura di
Studio M’arte e Andrea Guastella, intende chiudere il cerchio concentrandosi sul rapporto tra scultura,
pensiero e lavoro manuale sino a risalire al punto in cui “ragione e Qualità si sono staccate”. Ma che cos’è
la Qualità? Cosa sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa. Questo perché, secondo i curatori della mostra,
la Qualità non è una “cosa” ma un “evento” da sperimentare.
BIO ARTISTI E CURATORI
Giovanni Balderi
Nato a Seravezza nel 1970. Le sue opere sono presenti in musei e collezioni private in tutto il mondo. Vive e
lavora in Italia.
https://www.giovannib.it/
Luigi Citarrella
Luigi Citarrella nasce a Palermo nel 1981. Da ragazzo sente una innata predisposizione verso la materia, e
nelle aule della scuola di scultura dell’Accademia di Palermo cresce a stretto contatto con grandi maestri.
Le sue opere sono espressione di una Sicilia colta e impegnata e di un’arte che tiene conto del pluralismo
dei linguaggi e delle innovazioni tecniche che caratterizzano la contemporaneità. Dall’argilla modellata al
marmo scolpito, fino alle resine laccate, la sua arte ha un fortissimo impatto emotivo.
Docente di scultura presso l’Accademia di Reggio Calabria. Le sue opere sono presenti in collezioni
pubbliche e private.
https://www.instagram.com/luigicitarrella/
Emiliano Coletta
Emiliano Coletta (Roma 1974) nell’anno 1996 consegue il diploma di Scultura presso l’Accademia di Belle
Arti di Roma. Scultore esperto di modellato e dei calchi e della ceramica, della lavorazione delle resine,
delle gomme e delle plastiche. Le sue competenze e le esperienze professionali lo hanno portato ad
affrontare molteplici declinazioni del linguaggio dell’arte, lavorando per eventi nazionali e internazionali
collaborando con numerosi artisti italiani ed esteri. Attivo in vari collettivi artistici indipendenti, prosegue la
sua ricerca affiancata all’attività di Docente di Tecniche della Scultura.
https://www.emilianocoletta.it/
Alessia Forconi
Alessia Forconi, nasce a Roma il 10/10/1975, frequenta il corso di scultura dell’Accademia di Belle Arti di
Roma, presso la cattedra del prof. Alfio Mongelli al terzo anno decide di ultimare i suoi studi accademici a
Carrara presso la cattedra del prof. P.G. Balocchi, dove si laurea con lode. Svolge la pratica della scultura nei
laboratori della cittadina toscana, come lo “studio Nicoli” e altri. Dal 2001 al 2003 ha tenuto il corso di
“tecniche della scultura” presso l’Accademia di Belle Arti di Sanremo “Isadora Duncan”. Nel 2002 fonda,
insieme con altri artisti, l’atelier M’arte, studio di scultura presente a Frascati e attivo sia in Italia che
all’estero. La sua ricerca artistica si concentra sullo studio della scultura, il disegno e le installazioni
ambientali. Fin dagli studi accademici si interessa alla lavorazione della pietra, trovando nell’interazione con
il materiale l’ispirazione, fino ad indagare una forma di bellezza senza tempo. Il filo conduttore che
accompagna ogni opera è la tematica dell’uomo e la natura, guidata da una visione onirica e surreale.
Realizza negli anni diverse opere monumentali sia pubbliche che private in Italia e all’estero. Una su tutte è
l’installazione “M’egattere” nel parco di Villa Sciarra a Frascati, dove sette balene realizzate con trentasei
tonnellate di travertino nuotano su uno strato di ghiaia di silicio nero, offrendo ai visitatori, soprattutto
quelli più piccoli, la possibilità di poter vivere l’opera fisicamente, questo la rende un’installazione artistica
del “quotidiano”.
https://www.martescultura.com/alessia-forconi/
Athar Jaber
Athar Jaber, nato a Roma nel 1982 è cresciuto tra Roma e Firenze con brevi parentesi nello Yemen e Mosca,
per poi trasferirsi successivamente nei Paesi Bassi e in Belgio. Muoversi in diversi paesi e città ha
contribuito a rafforzare un senso di appartenenza che andava oltre i confini geografici. Questa nozione ha
fatto da cornice alla sua pratica artistica, nel desiderio di delineare un’esperienza umana comune
attraverso le culture e il tempo. La pratica di Athar si concentra principalmente sulla scultura in pietra, ma
la sua produzione artistica include anche altre espressioni come azioni, video, fotografia e scritti. Tra le
mostre personali degne di nota figurano Offerings (Museo Nazionale di Belle Arti, L’Avana, Cuba, 2018) e
Where Pain Becomes Beauty (Palazzo Medici-Riccardi, Firenze, 2015). Mentre le mostre collettive
internazionali includono la 1° Biennale di scultura di Abu Dhabi (Abu Dhabi, 2024); la Triennale di Bruges
(Bruges, 2021); Future Genealogies (6a Biennale di Lubumbashi, Congo, 2019); A Cool Breeze (Rudolfinum
Galerie, Praga (2019); 100 Masterpieces of Modern and Contemporary Arab Art (Institute du Monde Arabe,
Parigi, Francia, 2017); Jerusalem Lives (Museo Palestinese, Birzeit, Cisgiordania, 2017). Il lavoro di Athar
Jaber fa parte di varie collezioni private e pubbliche tra le quali SMAK Gent, Barjeel Art Foundation, Museo
Palestinese, Museo Nazionale di Belle Arti dell’Avana, Museo Nazionale di Lubumbashi e sede della FAO a
Roma. Nel 2021 Athar Jaber ha conseguito un dottorato di ricerca nelle Arti visive presso l’Università di
Anversa, Belgio. Attualmente vive e lavora tra Abu Dhabi e Anversa.
https://www.atharjaber.com/
Filippo La Vaccara
Nasce a Catania nel 1972, vive e lavora a Milano. Si diploma in Scultura all’Accademia di Belle Arti di Catania
ne 1994. Il suo percorso artistico inizia nel 1998, con una mostra personale curata da Francesca Pasini
presso Viafarini a Milano. Nel 1999 è selezionato da Angela Vettese e Giacinto Di Pietrantonio per il Corso
Superiore di Arti Visive presso la Fondazione Antonio Ratti di Como dove ha seguito uno stage con
Haim Steinbach. Nel 2002 è invitato come Artist in Residence alla Fondazione Orestiadi di Gibellina, dove
realizza cinque quadri di grandi dimensioni poi esposti nella mostra Laboratorio, curata da Achille Bonito
Oliva e attualmente parte della collezione del Museo. Nel 2015 due sue opere, di proprietà della Collezione
Mario e Bianca Bertolini, sono state acquisite dal Museo del Novecento di Milano. Nel 2016 una sua opera
viene premiata e acquisita dalla Fondazione Focus Abengoa di Siviglia Nello stesso anno riceve un premio
dalla Fondazione Pollock - Krasner Foundation per la realizzazione di un libro monografico edito da
Allemandi. Nel 2021 espone alcune opere al Museo di Cultura Bizantina di Salonicco e al Museo d’Arte
Contemporanea situato a Palazzo Belmonte Riso di Palermo. Nel 2024 è invitato alla Biennale Interaction
Napoli, a cura di Demetrio Paparoni, presso la Fondazione Made in Cloister.
https://filippolavaccara.it/
Amedeo Longo
Nato a Roma nel 1996. La sua ricerca si basa su associazioni libere di idee, e si esprime attraverso oggetti e
materiali riconoscibili. I linguaggi che predilige sono quelli della scultura, dell’installazione e della
performance. L’associazione di elementi decontestualizzati e inseriti in una realtà paradossale crea dei
mondi inesistenti, che generano quindi situazioni alienanti, stranianti, e surreali: un limbo in cui l’artista
pone domande a se stesso e allo spettatore. Vive e lavora a Roma.
https://www.instagram.com/amedeo_longo/?hl=it
Giovanni Longo
Giovanni Longo (Locri, 1985) è uno scultore e artista visivo italiano. Il suo lavoro è stato esposto in diversi
eventi nazionali e internazionali, tra questi: 54a Biennale di Venezia (Padiglione Italia / Accademie);
Kunstenfestival Watou in Belgio; Wood Mood Valcucine a Londra, New York e Milano; residenza artistica a
Grasse a cura di PHOS; Biennale Jeune Création Européenne in Francia, Polonia, Spagna e Danimarca.
Nel 2016 il MARCA Museo delle Arti di Catanzaro gli dedica la prima personale istituzionale a cura di Marco
Meneguzzo e nel 2022 vince il Premio Internazionale YICCA alla Fondazione Matalon di Milano. Dopo tre
mesi di residenza a Parigi, presso gli atelier del Dipartimento Culturale di Montrouge, attualmente lavora a
Roma e collabora come art director con diverse realtà operanti nel settore IT.
https://giovannilongo.com/
Corrado Marchese
Corrado Marchese è nato a Padova nel 1983. Si è laureato con merito all'Accademia di Belle Arti di Carrara.
Per dodici anni è stato co-direttore dello Studio Ponte di Ferro e dal 2018 co-proprietario del MeM Studio a
Carrara. Dal 2005 ha collaborato con diversi artisti e laboratori tra Carrara e Pietrasanta. Ha realizzato una
mostra personale in Italia ed oltre quaranta collettive che includono gallerie, musei, fondazioni in Italia,
Honduras, Norvegia, Grecia. Ha partecipato a varie Fiere d'Arte in Italia e a sei Simposi Internazionali. Ha
lavorato alla realizzazione di monumenti pubblici in Italia. Da anni collabora con gallerie d’arte e le sue
opere fanno parte di collezioni private. È stato vincitore del XX Premio Nazionale “Lizza d'Oro” a Carrara
dove vive e lavora.
https://corradomarchese.blogspot.com/
Giuseppe Negro
Catanzaro, 1974. Ha compiuto studi artistici. È docente di Decorazione presso l’Accademia di Belle Arti di
Catanzaro. Opera nel campo della sperimentazione visiva, collaborando con musei, gallerie e fondazioni
d’arte. Vocazione al recupero, rilettura e rivisitazione di quanto attiene al passato sono gli elementi
fondanti della sua ricerca, una sorta di metodologia nella sua complessa operazione artistica, che si
sostanzia della necessità di far rivivere la memoria sopita dal tempo e minacciata dall’oblio. Le sue opere
sono presenti in musei, collezioni pubbliche e private, tra cui: Fondazione Volume di Roma, Museo MAON
di Cosenza, Museo Centro studi sulla pittura di paesaggio europeo del Lazio di Olevano Romano (RM), BoCs
Art di Cosenza, Museo Limen di Vibo Valentia, Patrimonio dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro,
Patrimonio dell’Accademia di Belle Arti di Bari, Biblioteca Vallicelliana di Roma, Collezione Copelouzou-
Family Art di Atene. Tra le ultime esposizioni: Onirya. Surrealismo di ordinaria contemporaneità presso il
MUSA – Musei della Reggia di Portici (NA); Biennale latitudini dell’arte Germania-Italia presso Kunstquartier
Bethanien, Berlino; Je t’aime presso Palazzo Ducale di Genova; Futurismi Contemporanei. Oltre i confini del
tempo presso Fondazione Donà delle Rose, Venezia (mostra presente nel circuito di eventi della 60°
Biennale di Venezia).
https://www.giuseppenegro.com/
Fabio Ricciardiello
Fabio Ricciardiello (1979), artista e fotografo napoletano, da oltre venti anni vive e lavora a Milano. La sua
ricerca artistica si concretizza in diversi ambiti disciplinari: sperimenta la scultura ceramica, tesa verso una
nuova forma espressiva della materia, mentre la sua produzione fotografica è proiettata verso la traduzione
dell’irreale che, attraverso la finzione fotografica, diviene reale. Accanto a questi due linguaggi, Ricciardiello
affianca il disegno e la grafica. Quest’ultima derivazione della sua esperienza nella moda con lo pseudonimo
di Fabio Costì, il disegno invece nasce in una sorta di diario segreto, come schizzi e bozzetti, fatti di
inchiostro, grafite e pastelli acquerellati.
http://www.fabioricciardiello.com/
Silvia Scaringella
Nata a Roma nel 1986, Silvia Scaringella si diploma in scultura, all’Accademia Belle arti di Carrara e si forma
in numerosi atelier tecnici e artistici, tra cui quello di Renato Mambor. Nel 2014 si traferisce e studia presso
l’Iwate university, in Giappone, esperienza che ha influenzato il suo linguaggio e pensiero. Partecipa a
simposi di pietra nazionali e internazionali, collocando tre opere pubbliche a Palombara Sabina (RM),
Morioka (JP) e Seravezza (LU). Mostre principali: Istituto di Cultura Ichinoseki e Iwate University, Japan;
collaterale Ma- nifesta 12, Palermo; Fondazione Cassa di Risparmio, Carrara; Centro Arti Plastiche, Carrara;
Forme nel verde San Quirico d’Orcia, Siena. Nel 2019 vince il concorso “Leonardo e il Volo”, realizzando una
scultura permanente per gli Aeroporti di Roma Fiumicino. Nel 2020 vince il concorso “Loveyes” realizzando
una scultura per la citta di Tsingtao in Cina. Nel 2021 colloca una scultura al Circolo Ministero Affari Esteri in
Roma e vince il bando per la realizzazione di un’opera monumentale per la Fondazione Fiumara d’Arte in
Sicilia. Vive tra Roma e Carrara, dove ha il suo studio.
https://www.silviascaringella.com/
Emanuele Scuotto
Artista schivo, di poche parole, Emanuele si esprime attraverso l’argilla che, nelle sue mani, si trasforma in
figure e simboli dal forte potere evocativo, che parlano del nostro tempo ma, anche, di ricordi e storie
personali, a tratti intime. Attraverso il suo Dna marcatamente napoletano, l’artista si addentra nelle
profondità dell’esistenza umana e si racconta e racconta di luce e ombra, di inquietudine e bellezza, di
dolore e rinascita: tutto ciò che potrebbe scomparire nella fretta del quotidiano rimane impresso nella
materia, lavorata ad arte, e si trasforma in tasselli di memoria. Emanuele osserva e rielabora, interiorizza e
trasforma, alla continua ricerca di una dimensione altra da raggiungere attraverso il suo linguaggio, la sua
intima urgenza, il suo pane quotidiano: la scultura.
https://www.emanuelescuotto.it/
Flavio Senoner
Flavio Senoner è nato a Bolzano il 1970. Dal 1984 apprende il mestiere da scultore in varie botteghe
artigiane. Dal 1993 inizia a studiare all’Accademia di Belle Arti di Firenze e successivamente all’Accademia di
Belle Arti di Brera, dove si diploma in scultura con Igino Legnaghi. Nel 1996 vince una borsa di studio per un
corso di perfezionamento alla “Barnet Art and Design Hight School” di Londra. Nel 1998 è professore per la
scultura lignea nel corso di “Arte Sacra” all’Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano. Dal 2008 è membro
del “Sütiroler Küstlerbundes”. Ha esposto in tutta Europa in musei, spazi pubblici e privati.
https://www.flaviosenoner.com/
Guido Sotriffer
Guido Sotriffer nasce ad Ortisei, nelle Dolomiti, il 20 febbraio 1936. Sesto di otto figli, trascorre la sua
infanzia nel paese natale. All’età di 13 anni perde la madre. Frequenta la Scuola d’Arte, sezione di scultura.
Il Professore Salvatore Li Rosi incita il padre di Guido ad avviarlo agli studi accademici. Nel 1958 sposa
Christl Niederwieser. Nello stesso anno allestisce il suo primo studio a Ponte Gardena e stringe rapporti
amichevoli con lo scultore Guido Daurù. Nel 1961 muore suo padre e la giovane famiglia trasloca nella casa
paterna ad Ortisei. Nel 1964 lavora nello studio di Augusto Murer a Falcade. Conosce Renato Guttuso, che
lo incoraggia e lo sostiene in occasione dell’esposizione a Varese. Si reca a Conegliano nello studio di
Giuseppe Zigaina. Diviene membro attivo dell’associazione “Südtiroler Künstlerbund”. Intrattiene rapporti
professionali e di amicizia con pittori e scultori gardenesi. Fa parte nella commissione esaminatrice per il
Concorso Provinciale di scultura per una scuola a Laives. Proposto per un incarico didattico alla Scuola
d’Arte di Ortisei, declina per continuare il lavoro di artista. Intraprende numerosi viaggi all’estero, fra gli
altri a Londra, dove visitala retrospettiva di Henry Moore. Nel 1989 soggiorna a Venezia per qualche mese.
A Roma esegue una Via Crucis di grandi dimensioni per la chiesa S. Igino Papa e un altorilievo raffigurante il
Cenacolo per la nuova chiesa di San Vincenzo Pallotti, nel quartiere di Pietralata. Guido Sotriffer muore
improvvisamente il 5 novembre 1998 a Ortisei.
https://guidosotriffer.it/
Mario Velocci
Mario Velocci vive e lavora a Monte San Giovanni Campano, in provincia di Frosinone, dove è nato nel
1949. Scultore, diplomato all’Accademia di Belle Arti di Roma, nasce da una famiglia di contadini. Sua
madre, Elena, lo indirizza subito verso la scultura, facendolo semplicemente giocare con la creta. La sua
formazione artistica va di pari passo col lavoro nei campi. È proprio il mondo rurale la sua fonte di
ispirazione: le sue linee tracciate su ferro e acciaio ricordano la forma del becco d’uccello, le sue sculture si
muovono e si musicano con il vento. La poetica di Mario Velocci si muove attorno alla ricerca di spazio,
linea e suono. Mario Velocci realizza sculture di diverse dimensioni, anche molto grandi, come Il suono del
Liri (…), struttura di acciaio e ferro, sei metri di altezza e quindici di larghezza, che campeggia nel piazzale di
Anitrella, frazione di Monte San Giovanni Campano. Nel 2011 ha partecipato al Padiglione Lazio, in
occasione della Biennale d’Arte di Venezia 2011 (curata da Vittorio Sgarbi), con Syrinx: un arbusto di canne
di vetro da cui si dipanano aghi di ferro chiaro e lucido, su base metallica. Nel 2012, la storica Galleria
Boncompagni Sturni di Roma ha dedicato all’artista una personale (Mario Velocci. Sinfonia 1977). Le opere
di Mario Velocci, scultoree e su carta, sono state presentate in diverse gallerie italiane, con esposizioni
personali e collettive fin dagli anni ’70.
https://mariovelocci.it/
Silvia Vendramel
Treviso, 1972, vive e lavora sulle colline liguri al confine tra Italia e Francia. Si dedica alla scultura ed
all’installazione, privilegia la tecnica dell’assemblaggio utilizzando svariati materiali sempre in stretta
relazione con l’ambiente in cui vive. Il suo lavoro prende forma nell’osservare i contrasti tra materiali
incompatibili portando la materia al limite delle sue capacità di resistenza: lo scontro di forze diventa
elemento generativo. Alcune recenti partecipazioni: Biennale Premio Santa Croce (Primo premio), a cura di
Ilaria Mariotti, Villa Pacchiani, S. Croce sull’Arno (PI), 2023; residenza Primitivo contemporaneo, Fondazione
Il Bisonte, (FI), 2023; Premio Maria Luigia Guaita, MAD - Murate Art District, (FI), 2023; residenza
Cartografia sensibile (Cars Omegna), 2022; Métamorphoses, Médiathèque Charles Nègre, Grasse, Francia,
2023; Una scultura per Margherita Hack, Casa degli Artisti, (MI); Epistème - Distinguere senza separare, a
cura di M.Tedesco, Museo temporaneo navile, (BO), 2021; Premio Lissone 20/21. The brief history of a new
perspective in painting, a cura di A. Zanchetta, Museo di Arte Contemporanea di Lissone.
https://www.silviavendramel.com/
Fulvio Merolli (Studio M’arte)
Fulvio Merolli, nasce a Marino (RM), il 14/9/1975, si diploma al “5° liceo artistico statale” di Roma.
Frequenta prima l’accademia di belle arti di Roma dove si iscrive presso la cattedra del Prof. Alfio Mongelli
per poi concluderla presso quella di Carrara, iscrivendosi alla cattedra del Prof. P.G. Balocchi, nel frattempo
frequenta lo studio Carlo Nicoli e altri noti studi apuani. Il 31/10/2000 si laurea presso la stessa accademia
con in massimo dei voti. Dal 1998 al 2003 tiene corsi di disegno presso l’Università Pop. del Tuscolano a
Frascati (RM). Dal 2001 al 2003, gli viene affidata la cattedra di “Anatomia Artistica”, presso l’Accademia di
Belle Arti di San Remo “Isadora Duncan” (IM).È stato fondatore nonché presidente, dal 2002 al 2004,
dell’Associazione Culturale M’arte attiva sul territorio laziale nell’ambito artistico e archeologico culturale.
Nel corso degli anni ha operato in diversi studi di scultura tra Roma e Carrara, collaborando attivamente
con artisti del panorama internazionale, tra i più rilevanti Giuseppe Penone, Arcangelo Sassolino, Gianni
Caravaggio, Matteo Montani. Dal 2012 al 2017 l’attenzione di Fulvio Merolli si rivolge principalmente alla
realizzazione della nuova sede di M’arte scultura a Zagarolo (RM) frequentato da molti artisti
contemporanei per realizzare le proprie opere uno su tutti Jago. Nel 2021 diventa il primo artista Italiano
della Diaconia della Bellezza, con il benestare del Cardinal Poupard, durante un convegno presso la Santa
Sede. Durante questi anni inizia diverse collaborazioni con Fajera Accademy of Fine Art, Accademia di
Carrara e con la Rome University of fine art (RUFA) organizzando Workshop e stage di scultura in marmo di
alto profilo. Dal 2019 collabora con gli architetti del centro Ave Arte di Loppinao (FI), alla progettazione e
soprattutto realizzando l’impianto degli arredi liturgici e scultorei, per la nuova edilizia di culto.
Nel 2022 viene nominato presso Ordine degli Architetti e Paesaggisti di Roma come rappresentate della
scultura nella commissione OPEN, nonché curatore di eventi artistici presso l’Acquario Romano-casa
dell’architettura di Roma. Tutta la sua attività è stata affiancata dalla progettazione e realizzazione di nuove
opere in spazi pubblici sia civili che sacri.
https://www.martescultura.com/fulvio-merolli/
Andrea Guastella
Critico d’arte e letterario, curatore indipendente e docente di storia dell’arte nei Licei, è redattore ed
editorialista di “Segno”, nella sua versione cartacea e online, e titolare della rubrica su “ArtsLife” Progetto
(s)cultura. I suoi libri e le sue mostre sono dedicati soprattutto all’arte e alla poesia, con relative
intersezioni, dal novecento a oggi.
https://www.martescultura.com/andrea-guastella/
AcquAria art– Featuring the sculpture habitat 3. L’artigianato della filosofia
Ideata e realizzata da Studio M’arte e Andrea Guastella
Una mostra prodotta da Aurea Phoenix APS
https://www.aureaphoenix.it
https://acquarioromano.it/
[email protected]