Acquisizione delle stampe tizianesche: un patrimonio da valorizzare
Un prestigioso nucleo di 150 stampe tizianesche dal XVI al XIX secolo acquisito dal Centro Studi Tiziano e Cadore, patrimonio artistico e storico-documentario importantissimo.
Comunicato stampa
ENRICO MARIA DAL POZZOLO, LIONELLO PUPPI, FRANCESCA CUCCHIARA e LUIGI SAPIENZA “
Acquisizione delle stampe tizianesche: un patrimonio da valorizzare
Venerdì 16 agosto ore 18.00
Pieve di Cadore - Sala della Magnifica Comunità di Cadore
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Ruolo sicuramente determinante nella consacrazione della fortuna e nella diffusione della conoscenza dell’opera di Tiziano è quello svolto
dalle opere a stampa e dalla riproduzione incisoria dei lavori del Vecellio, che ha consentito nei secoli di diffonderne e consacrarne ulteriormente la fama nel mondo e tra i posteri.
Risulta quanto mai importante e qualificante allora, proprio perché fonte e strumento indispensabile di informazioni e di conoscenza,
l’acquisizione a fine giugno da parte del Centro Studi Tiziano e Cadore – grazie al sostegno finanziario di alcuni sensibili soci - di un nucleo notevolissimo di ben 150 stampe tizianesche,
raccolte nel corso di un decennio da un collezionista e antiquario padovano.
Un corpus di notevole entità e prestigio - con pezzi che vanno dalla fine del Cinquecento a tutto l’Ottocento coprendo un arco assai ampio della fortuna iconografica del maestro
- che giunge ad integrare in maniera massiccia il nucleo di incisioni tizianesche conservate presso la sede della Magnifica Comunità cadorina confermando
Pieve di Cadore come uno dei centri più importanti nella ricerca e nella divulgazione dell’arte di Tiziano.
Lo studio e la conoscenza dell’opera straordinaria del celebre pittore non si arresta infatti,
tanti sono ancora gli elementi e i tasselli de definire in ordine all’excursus storico-artistico del maestro, alla sua vita e alla sua produzione.
In tal senso sono importanti mostre come quella in corso nel borgo natale di Tiziano, a Palazzo Cosmo - “Tiziano, Venezia e il papa Borgia” (fino al 6 ottobre), che mira in maniera inusuale e originalissima a mettere in luce, attraverso opere di confronto e uno spettacolare e suggestivo apparato multimediale, i tanti significati storici, stilistici, icongrafici di un’opera chiave del pittore come la cosiddetta Pala di Anversa:
capolavoro giovanile del maestro per la prima volta prestato in Italia per gli eventi tizianeschi di quest’anno e giunto eccezionalmente nella sua terra.
La mostra è stata promossa dal Comune di Pieve di Cadore, dalla Magnifica Comunità de Cadore insieme al Centro Studi Tiziano e Cadore, che in occasione dei 10 anni di attività ha voluto dunque
da un lato rendere omaggio al maestro con un evento fortemente partecipativo per il pubblico, dall’altro - recependo in tal senso una raccomandazione del suo comitato scientifico –
acquisire un nucleo storico-critico fondamentale e interessantissimo per le future attività di ricerca e didattica.
I materiali acquisiti – che verranno illustrati e presentati al pubblico in un incontro con Francesca Cucchiara, Enrico Maria Dal Pozzolo, Lionello Puppi e Luigi Sapienza
venerdì 16 agosto alle ore 18.00, a Pieve di Cadore presso la sede della Magnifica Comunità di Cadore, nell’ambito del ricco calendario di eventi dell’Estate tizianesca - sono estremamente eterogenei e non mancano esemplari di notevole rarità come le due precoci riproduzioni cinquecentesche - l'una incisa da Martino Rota, l'altra edita dal Bertelli – dell’ "Uccisione di San Pietro Martire", il capolavoro distrutto dal fuoco nella chiesa dei Ss. Giovanni e Paolo a metà Ottocento o le due stampe di Valentin Lefebre ( una certamente di primo stato del 1680, l'altra di secondo datata 1749) dell' "Omnia Vanitas".
Altre immagini uniscono alla rarità un problematico valore documentario così da costituire straordinarie occasioni di studio e di approfondimento.
Valgano, al riguardo, l'incisione di I. Troyen per il "Theatrum Pictorium" di Joachim von Sandrart del bellissimo "Ecce Homo" di Tiziano ora a Sibiu o l’incisione di Joachim Jan Oortman del "Martirio di San Lorenzo" prima del taglio della parte inferiore. Ancora: la della redazione della "Fuga in Egitto" perduta in naufragio, replica di quella oggi all'Escorial, di Nicolas Cochin
la riproduzione di P.Boel del dipinto offerto da Tiziano nel 1568 a Massimiano II, "Il ratto di Europa", poi perduto.
UFFICIO STAMPA
Villaggio Globale International
Antonella Lacchin
041/5904893 –335/7185874
www.villaggioglobaleinternational.it
INFO
“Tiziano, Venezia e il papa Borgia”
Estate Tizianesca
Call Center: 0435-212170
www.tizianovecellio.it
MEMENTO
Una serata fatta ad arte. Tiziano ti aspetta in mostra”.
SABATI SERA ALLA MOSTRA "TIZIANO, VENEZIA E IL PAPA BORGIA" A PIEVE DI CADORE
APERTURA FINO ALLE 23.00 CON DEGUSTAZIONI DI PRODOTTI TIPICI ACCOMPAGNATE DAL PROSECCO DOCG
Un’estate intensa e ricca di eventi sta animando Pieve di Cadore e le città vicine grazie agli appuntamenti organizzati in occasione della mostra “Tiziano, Venezia e il papa Borgia” promossa dalla Fondazione Centro Studi Tiziano e Cadore insieme al paese natale del grande artista Pieve di Cadore e alla Magnifica Comunità del Cadore,
curata da Bernard Aikema e organizzata da Villaggio Globale International.
Ogni sabato d’agosto la mostra allestita a Palazzo COSMO prolunga straordinariamente l’apertura fino alle 23.00 per “Una serata fatta ad arte. Tiziano ti aspetta in mostra”.
Compreso nel biglietto d’ingresso è prevista una visita guidata seguita da una degustazione di dolci realizzati da pasticcerie artigiane locali e accompagnata dal Prosecco DOGC.
Sabato 17 agosto sarà il Caffè di Pieve “Perché no” ad offrire i suoi prodotti caratterizzati dai sapori dolce salato insieme.
Il 24 dalla Pasticceria Fiori di S. Vito di Cadore giungeranno dolci tipici dal gusto genuino frutto di una riscoperta dalla tradizione.
Conclude la serie di appuntamenti il Panificio pasticceria Marcon, noto per il vasto assortimento di prodotti al forno.
L’iniziativa, nel nome di Tiziano, vuole promuovere non solo i luoghi culturali, ma anche i sapori della gastronomia delle Dolomiti
e valorizzare alcune aziende artigianali che operano in tale settore.