Ada Mascolo – Dissolvenze
In occasione della festa della donna la galleria Febo e Dafne inaugura “Dissolvenze”, mostra di acquerelli e chine di Ada Mascolo, artista torinese formatasi all’Accademia Albertina.
Comunicato stampa
In occasione della festa della donna la galleria Febo e Dafne inaugura “Dissolvenze”, mostra di acquerelli e chine di Ada Mascolo, artista torinese formatasi all’Accademia Albertina.
In questa personale Ada Mascolo espone i Fiori della serie “Nel mio giardino” (2015-2016) restituendo, nelle trasparenze di piccole immagini acquerellate, le suggestioni di una dimensione liminale in continua trasformazione. La maestria del suo gesto pittorico è tale da far sembrare naturale l’oro che illumina petali, corolle e pistilli di gigli, rose, viole, lisette, ninfee, trifogli e altri fiori evanescenti che risvegliano i sensi e l’immaginario al punto tale che pare quasi di sentirne il profumo.
Come in un arazzo millefleures di Fiandra, fanno capolino in questa miriade di specie fantastiche e al tempo stesso realistica le Tigri (2016). L’artista ne “cattura” l’essenza attraverso la forma, resa in monocromo con giochi di luce e ombra sulla carta o con la magia dei colori dell’India – giallo, arancio, turchese, verde smeraldo. Creature fiere e misteriose, queste Tigri sembrano svanire in una selva fantastica non appena il nostro sguardo le scorge. Esse animano l’universo profondamente spirituale di Ada Mascolo, che alla sua ricerca artistica coniuga l’attività didattica e di arte-terapia. Il mondo effimero che crea attraverso queste sue pitture si illumina di colori, all’apparenza dispersi in gocce di pioggia che dissolvendosi lasciano tracce, visioni evanescenti in cui perdersi e ritrovarsi.
Ada Mascolo esprime con leggerezza il proprio essere al femminile e la creatività che la rende speciale. In un giorno di mimose, questa pittrice ha trasformato la Galleria Febo e Dafne in un meraviglioso giardino d’arte.
Ada Mascolo
Attraverso l’arte Ada Mascolo esprime la coscienza di esistere e un senso di eternità che pervade il suo modo di concepire l’universo come entità vivente infinita. Pittrice raffinata, sensuale e poetica, vede se stessa come medium fra spirito e materia. Le sue opere sono evocazioni piuttosto che rappresentazioni, epifanie attraverso le quali rende visibili le misteriose fonti d’ispirazione per il suo fare artistico. Questo suo anelito creativo la porta a “immergersi” nelle visioni che ella stessa dipinge generando armonie di colore, luce e ombra. Apprezzata fin dai suoi esordi dalla critica, ha esposto in sedi prestigiose della sua città, Torino, oltre che in Europa e in Brasile.