Adalberto Libera
Al Mart di Rovereto una mostra in occasione dei 50 anni dalla morte
del grande architetto trentino.
Comunicato stampa
Il 17 marzo 1963, moriva improvvisamente Adalberto Libera, trentino, classe 1903, uno dei grandi protagonisti della cultura architettonica italiana del novecento.
Il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, ne ricorda l’opera con una mostra, a cura di Nicola Di Battista, in programma dal 22 giugno
all’8 settembre 2013
L’esposizione si affianca alla sezione “Architettura” della mostra “La magnifica ossessione”, attualmente in corso al Mart, che comprende i modelli di numerose e importanti opere di Adalberto Libera, come Villa Malaparte a Capri, il Palazzo delle Poste e il Palazzo dei Congressi di Roma. Così, le due esposizioni offrono, dai rispettivi punti di vista, una preziosa occasione di approfondimento del lavoro dell’architetto di Villa Lagarina.
Adalberto Libera ha segnato l’architettura razionalista italiana con un tratto fortemente riconoscibile che, come ha scritto lo stesso architetto, subisce una forte crisi nel Dopoguerra. Il lavoro culturale pionieristico come fondatore del Gruppo 7 e gli esiti della collaborazione con Mario De Renzi del “periodo romano” negli anni Trenta (oltre alle opere citate ricordiamo anche il Padiglione Italiano all’Esposizione Internazionale di Chicago del 1933), conducono Adalberto Libera a ricoprire un ruolo di primo piano nella diffusione dell’architettura italiana nel mondo.
Il Mart intende oggi ricollocare la figura di questo grande artista-architetto rileggendone anche l’eredità spirituale grazie alla collaborazione e al contributo di numerose Istituzioni come la Soprintendenza per i Beni Storici e Artistici di Trento, il Comune di Villa Lagarina, L’Università di Trento, La Cattedra Libera e di studiosi come l’architetto Giovanni Marzari, che nel 1989 collaborò alla cura della grande mostra monografica dedicata all’opera di Libera, tenutasi a Palazzo delle Albere a Trento.