Adàn Vallecillo – Adónde va..?
La mostra “Adonde va..?”, a cura di Stefano Coletto (curatore BLM) presenta una serie di fotografie e installazioni con materiali e “pigmenti” composti da elementi di scarto prodotti dai vari processi della città.
Comunicato stampa
Entrare nella città alla ricerca dei suoi spazi e materie residuali. È questa la ricerca che Adàn Vallecillo (1977, Honduras) ha portato avanti durante la sua residenza a Venezia. Tre mesi di lavoro che arrivano grazie alla collaborazione tra la Fondazione BLM e illycaffè e che si inserisce nell'ambito del progetto illySustainArt con cui l'azienda triestina promuove i giovani artisti provenienti dai paesi emergenti. Centro del progetto è il sito www.illysustainart.org, una vetrina sul mondo dell’arte contemporanea per artisti e curatori provenienti da Paesi emergenti, che qui hanno la possibilità di mostrare il proprio lavoro a noti esponenti dell’arte contemporanea e che ha permesso ad Adàn Vallecillo di essere scelto come assegnatario della residenza.
La mostra “Adonde va..?”, a cura di Stefano Coletto (curatore BLM) presenta una serie di fotografie e installazioni con materiali e “pigmenti” composti da elementi di scarto prodotti dai vari processi della città.
Camminare o navigare a Venezia, attraverso centinaia di ponti, ha permesso all'artista di scoprire da una parte le pressioni esercitate dallo sviluppo della società consumistica nel fenomeno del turismo di massa, dall'altra la resistenza di questa città a mutare la propria natura, cercando di sopravvivere a spinte disgregatrici che possono comportare trasformazioni violente.
“L'entropia come misura dello stato di disordine di un sistema è strettamente connessa alla continua dispersione di energia che riguarda i sistemi fisici e organici in cui viviamo” spiega il curatore Coletto.
L'artista infatti cerca di avvicinarsi e di studiare i contesti sociali in cui si manifestano fenomeni che sembrano avere un basso contenuto di informazione e quindi con un alto valore di entropia. Ad esempio la sua attenzione si rivolge agli scarti nei rifiuti urbani, alla sporcizia, alla polvere che si stacca dalle superfici dei palazzi o di opere d'arte oppure alle abitudini di classi sociali o individui che vivono ai margini della società.
“Tutte le opere sono realizzate cercando di restituire densità e significato a ciò che non sembra averne. È lo sguardo intimo ed emotivo di questi incontri a caratterizzare queste opere – spiega il curatore- per brevi momenti il processo entropico sembra arrestarsi in un equilibrio fragile e temporaneo. La sua ricerca estetica produce forme e immagini che provenendo da fenomeni caotici ci interrogano sulla loro natura”.
Durante la residenza Adàn ha avuto il supporto dei Laboratori del Restauro della Misericordia della Soprintendenza: è stato infatti coinvolto in diverse attività quali incontri e conferenze volte a conoscere i differenti processi di restauro, associandoli a una particolare indagine del concetto di entropia nei fenomeni sociali e urbani.
Parallelamente la Fondazione BLM, nell'ambito delle attività che organizza per i suoi artisti, ha messo in contatto Adàn con giornalisti, critici e curatori indipendenti o provenienti da importanti istituzioni artistiche italiane e straniere che hanno contribuito alla definizione dei lavori pensati e realizzati a Venezia.
illySustainArt
illySustainArt è un progetto nato nel 2007 con l’intento di approfondire il raggio di azione di illycaffè nell’arte contemporanea ed estendere alla comunità artistica internazionale il suo approccio a una crescita sostenibile. Il centro del progetto è il sito www.illysustainArt.org, una vetrina aperta sul mondo dell’arte contemporanea che si propone come punto di riferimento, luogo d’incontro e di scambio culturale per artisti e curatori provenienti da Paesi emergenti, che qui hanno la possibilità di mostrare il proprio lavoro a noti esponenti dell’arte contemporanea mondiale: Meskerem Assegued, Carlo Bach, Carlos Basualdo, Suman Gopinath, Gerardo Mosquera, Michelangelo Pistoletto, Mariangela Mendez Prencke, Angela Vettese. Si inserisce in questo ambito anche il Premio illy SustainArt, che l’azienda assegna periodicamente ad artisti emergenti selezionati in occasione di importanti appuntamenti internazionali, fra cui Arco Madrid, SP-Arte a San Paolo e Art Rotterdam.
illycaffè, con sede a Trieste, produce e commercializza un unico blend di caffè espresso ed è marca leader nel segmento del caffè di alta qualità. Ogni giorno vengono gustate oltre 6 milioni di tazzine di caffè illy. illy viene venduto in oltre 140 paesi in tutto il mondo ed è disponibile in oltre 100.000 fra i migliori ristoranti e bar. espressamente illy, la catena di caffè all’italiana in franchising, tocca ad oggi oltre 30 Paesi con all’attivo 230 locali. Con l’obiettivo di accrescere e diffondere la cultura del caffè l’azienda ha istituito l’Università del Caffè, il centro di eccellenza che offre una formazione completa teorica e pratica ai coltivatori, ai baristi e agli appassionati su tutte le tematiche attinenti al caffè. illycaffè è partner ufficiale di Expo 2015 per l’ideazione e la gestione di contenuti, esposizioni ed eventi dedicati al caffè, nell’area comune del Cluster tematico. A livello globale la società impiega circa 990 persone e ha realizzato nel 2012 un fatturato consolidato di 361 milioni di euro.
illycaffè acquista il caffè verde direttamente dai produttori della più pregiata Arabica attraverso rapporti di partnership basati sullo sviluppo sostenibile. Con i migliori coltivatori del mondo - in Brasile, nei Paesi dell’America Centrale, in India, Africa e Cina - l’azienda triestina sviluppa un rapporto di collaborazione a lungo termine trasferendo loro conoscenze e tecnologie e riconoscendo una remunerazione superiore ai prezzi di mercato.
Fondazione Bevilacqua La Masa. La storia della Fondazione Bevilacqua la Masa comincia oltre un secolo fa per volontà di una donna generosa e lungimirante, che seppe precorrere gli intenti e le attuali prerogative delle istituzioni italiane impegnate nella valorizzazione del lavoro degli artisti esordienti. Al termine di una vita in gran parte impiegata a sostenere l'allora nascente popolo italiano, Felicita Bevilacqua (1822-1899), vedova del generale Giuseppe La Masa, decise di lasciare al Comune di Venezia il palazzo di Ca' Pesaro, purché fosse impiegato per agevolare i "giovani artisti ai quali è spesso interdetto l'ingresso nelle grandi mostre".
Negli ultimi dieci anni in BLM hanno esposto il loro lavoro 1200 artisti. 218 sono le mostre che si sono svolte, più di 50 cataloghi pubblicati e centinaia di poster, inviti e brochures.
Tre gli aspetti principali del programma della Fondazione Bevilacqua La Masa:
- L'organizzazione di mostre di artisti viventi di fama internazionale, allo scopo di fornire al territorio locale un'importante opportunità per venire in contatto con i grandi artisti contemporanei, rendendolo parte del circuito di centri di esposizioni internazionali, come il Centre Pompidou di Parigi e la Whitechapel Gallery, nonché luoghi di residenza di artisti come il Camdem Art Centre di Londra e il Palais de Tokyo di Parigi.
- Le attività dedicate ai giovani artisti, come la Mostra Collettiva Annuale, ora alla sua 97ma edizione, il conferimento di borse di studio ai giovani artisti più promettenti, l'annuale mostra dei Borsisti e l'assegnazione dei 12 Studi d'Artista per la durata di un anno. A ciò si affiancano mostre personali e collettive di giovani artisti organizzate in collaborazione con università, accademie, centri di esposizione e altre istituzioni italiane e straniere.
- Attività di informazione e divulgazione, come l'Archivio Giovani, creato in collaborazione con il centro Viafarini di Milano e la biblioteca specializzata in Arte contemporanea. Inoltre molte sono anche le pubblicazioni curate dalla stessa BLM, accanto all'archivio storico dell'istituzione. La Fondazione organizza seminari, workshop, congressi e incontri coinvolgendo artisti, critici e teorici di grande fama internazionale.