Adele Lotito – La musica dei numeri
Le opere di Adele Lotito che in questa mostra si presentano sono organizzate nell’apparente disordine di evoluzioni musicali, numeriche, alfabetiche in cerca di una propria partitura di esecuzione. A quale nuovo ordine il tentativo dell’artista di costituire una nuova intelligibilità, attraverso la formazione di una inedita polifonia, possa condurci non è affatto scontato né definito.
Comunicato stampa
La mostra di Adele Lotito che giovedì 23 febbraio si inaugura alla Nuova Pesa è il punto di approdo di un percorso che ha visto l’artista indagare le relazioni tra arti e scienze, tra umanesimo e pensiero scientifico. Se questa consustanzialità ci appare storicamente evidente in discipline quali l’architettura e l’epistemologia tra le altre, meno scontate ci appaiono le connessioni e i rimandi presenti nelle arti visive tout court.
I rapporti che intercorrono tra la musica e la matematica furono oggetto di studio fin dal tempo dei filosofi presocratici ed è alla scuola pitagorica che si deve il primo ordinamento che correla i differenti toni di una scala ai rapporti tra numeri interi. Ed è proprio a partire da queste relazioni che l’artista inaugura una nuova grammatica del segno, e dunque del suo personale linguaggio. E lo fa a partire dal gesto e dal mezzo che da anni le sono propri: il fumo di una candela che si addensa sulla superficie a costituire un pieno attraverso l’apparizione di un vuoto che, tradotto nel linguaggio musicale, vuol dire produrre un suono attraverso la sua stessa sospensione, la pausa.
Le opere di Adele Lotito che in questa mostra si presentano sono organizzate nell’apparente disordine di evoluzioni musicali, numeriche, alfabetiche in cerca di una propria partitura di esecuzione. A quale nuovo ordine il tentativo dell’artista di costituire una nuova intelligibilità, attraverso la formazione di una inedita polifonia, possa condurci non è affatto scontato né definito.