UNA è lieta di annunciare Chapter 1: May my vision be your present, prima mostra personale di Adji Dieye (*1991, vive e lavora tra Milano e Dakar) in galleria.
La mostra riunisce una serie di opere di nuova produzione, che spaziano dall'installazione con l'uso di tessuti a elementi pittorici, attraverso le quali Adji prosegue la sua indagine sul rapporto tra architettura, materiale d'archivio e sfera pubblica nella costruzione dell'identità nazionale post-coloniale. Partendo da una rilettura critica del Parallelismo Asimmetrico, un principio architettonico ideato dal primo presidente del Senegal, Leopold Sedar Senghor, e in linea con le tendenze architettoniche delle ex-colonie degli anni '40 e '50, Adji esplora i paradossi e le complessità dell'architettura come strumento di riscrittura epistemologica di un paese, evidenziando come questi paradossi continuino a manifestarsi nello spazio urbano contemporaneo.
Ispirandosi alle teorie dell'economista e scrittore senegalese Felwine Sarr sul rapporto tra cultura, percezioni, atteggiamenti e scelte collettive, Adji guarda al Parallelismo Asimmetrico non solo come una forma di espressione architettonica (anche se, come principio architettonico, non è mai stato realmente definito), ma anche come un veicolo di auto-rappresentazione. Attraverso opere che combinano l'uso di serigrafia, elementi pittorici e installazioni di grandi dimensioni, Adji esplora la tensione tra le idee costituenti un'estetica di modernità, l'auto-rappresentazione e lo “sviluppo”, riflettendo su come gli edifici e lo spazio pubblico abbiano contribuito, e contribuiscano tutt'oggi, alla formazione di un'identità collettiva e individuale.
Opening: 14 settembre 11:00 – 20:00 e 15 settembre 10:00 - 13:00 / 15:00 - 18:00
Mostra: 14 settembre – 31 dicembre 2024
mar-ven 16:00 – 19:00 | sab 10:00 – 13:00 e 16:00-19:00 + su appuntamento
Adji Dieye (*1991, Milano), vive e lavora tra Dakar, Senegal, Milano, Italia, e Zurigo, Svizzera.
Adji ha conseguito una laurea in Nuove Tecnologie dell'Arte presso l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, Italia, e un MFA presso l'Università delle Arti di Zurigo, ZHDK, a Zurigo, Svizzera. Ha partecipato a numerose mostre presonali e collettive, tra cui: Una boccata d’arte, Magrè sulla Strada del Vino (Bolzano); The Norval Sovereign African Art Prize, Norval Foundation (Cape Town, SA, 2024); A Matter of Time, Cultural Summit (Abu Dhabi, UAE, 2024); Gucci Art Program (Milano, 2024); Ducato Art Prize, Volumia (Piacenza, 2023); À vendre (mostra personale), Fondation H (Parigi, 2023); Aphasia (mostra personale), Fotomuseum Winthertur (Winterthur, 2022); Fais nous confiance (mostra personale), Cecile Fakhoury (Abidjan, CI, 2022); Cultura Persa e Imparata a Memoria (mostra personale), AR/GE Kunst, (Bolzano, IT, 2021); Culture Lost and Learned by Heart, C/O Berlin (2021); La Biennale d’art contemporain de Lyon (2022); Dak’art Biennale (Dakar, 2022); La 13e édition des Rencontres de la Photographie Africaine (Bamako, 2022); La 12e édition des Rencontres de la Photographie Africaine (Bamako, 2019); l’exposition Of bread, wine, cars, security and peace à la Kunsthalle Wien (Vienna, 2019); al centro d’arte Clark House (Mumbai, 2019); Time Has Gone Lagos Photo Festival (Lagos, 2018). Nel 2024 Adji è stata nominata per il Norval Sovereign African Art Prize, e nel 2023 ha ricevuto il Ducato prize - Contemporary Award e ha vinto il concorso Photographic Encounters presso il Fotomuseum Winterthur. Nel 2021 ha vinto il C/O Berlin Talent Award e il FOAM Talent Award assegnato da FOAM Magazine.
Tra le collezioni private e pubbliche che hanno acquisito le sue opere, vi sono la Vontobel Collection, Zurigo, CH; C/O Berlin, Berlino DE; Muzeum Sztuki Nowoczesnej w Warszawie, Varsavia, PL; Fotomuseum Winthertur, Winterthur, CH.
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