Adolfo De Carolis – Xilografo
Esposte per la prima volta le opere della donazione effettuata dagli eredi di Donella De Carolis (prima figlia del maestro), che aprono un nuovo capitolo per lo studio dell’opera dell’artista. La donazione e’ composta da 128 legni, disegni su carta, una scatola con fotografie delle opere dell’artista, cartoline ed una tavolozza da pittore.
Comunicato stampa
La mostra Adolfo De Carolis xilografo nasce grazie alla proficua collaborazione instaurata tra il Comune di Montefiore dell’Aso e quello di Carpi. Nella terra del maestro incisore Ugo Da Carpi ha sede infatti laprestigiosa biennale di xilografiache dedica la sua XV edizione ad Adolfo De Carolis.
Dedicare la biennale all’artista piceno, in occasione delle celebrazioni del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, ha avuto l’obiettivo di aprire una riflessione su alcuni aspetti di un momento artistico e culturale in senso più lato, che sono frutto di un fervore di iniziative di rilettura e riscoperta della storia artistica del paese. La collaborazione intrapresa tra i due comuni ha permesso l’organizzazione di un articolato programma di iniziative che si è aperto lo scorso 9 aprile a Carpi con l’inaugurazione della mostra e si concluderà a Montefiore dell’Aso sabato 10 dicembre con l’apertura dell’esposizione Adolfo De Carolis xilografo aperta fino al 12 febbraio 2012.
Per Montefiore dell’Aso l’evento ha l’obiettivo di proseguire il percorso di valorizzazione del Maestro nell’arte incisoria. La ripresa dell’incisione xilografica e a chiaroscuro tradizionale, l’attenzione e l’importanza data al ruolo dell’illustrazione libraria, le relazioni dell’artista con figure chiave della cultura di questi anni (D’Annunzio, Pascoli, Treves, Romagnoli, ecc.) rimandano alle caratteristiche che hanno percorso il progetto scientifico delle biennali carpigiane, nelle quali si è ricercato e studiato nella produzione degli artisti del Novecento una carica di innovazione – oltre che tecnica –di funzione culturale ed espressiva. Accanto alle numerose opere esposte a Carpi sarà possibile ammirare per la prima volta l’importante donazione effettuata dagli eredi di Donella De Carolis (prima figlia del maestro) al Polo Museale di San Francesco e alla Comunità di Montefiore dell’Aso il 19 marzo 2011.
La donazione, che apre un nuovo capitolo per lo studio dell’opera del maestro, è composta da 128 legni, disegni su carta, una scatola con foto grandi delle opere dell’artista e cartoline ed una tavolozza da pittore. La raccolta di legni è sicuramente un elemento di pregio, proprio in relazione all’importanza che De Carolis diede alla tecnica xilografica e alla sua rinascita artistica nel XIX secolo.
Pertanto, alla luce della donazione, saranno sei le sezioni della mostra:
1)De Carolis e la xilografia: approfondimento sullo sviluppo della tecnica incisoria dell’artista e sulla sua riflessione attraverso l’esposizione di: alcuni legni con le relative prove di stampa e correzioni fatte dall’autore; l’Autoritratto alla maniera di Albrecht Dürer; il trattato del 1924 La xilografia.
2)Le xilografie, gli affetti: i ritratti dei famigliari e le scene di paesaggio, una scelta di soggetti e di segni che indica un percorso di intima riflessione e ripiegamento sugli affetti, forse la vera (e migliore) cifra stilistica di De Carolis.
3)De Carolis e il suo tempo: una serie di xilografie di De Carolis rimanda a temi che sono propri del suo tempo, dalla riscoperta della cultura medievale e rinascimentale (si veda la prima esposizione di Roma del 1911), alle prime espressioni della cultura figurativa che poi troverà sviluppo e vigore nei decenni successivi. È in questo contesto che si comprende anche la partecipazione di De Carolis al progetto delle riviste di letteratura.
4)L’Eroica e la xilografia delle riviste: in occasione dei 100 anni dall’uscita del primo numero dell’Eroica, un approfondimento sul ruolo dell’opera xilografica (non si tratta di illustrazioni sul modello librario, ma di vere e proprie opere d’arte che accompagnano i testi letterari). In esposizione alcuni numeri delle riviste e fogli sciolti delle medesime opere.
5)L’illustrazione libraria, D’Annunzio, Pascoli, i poeti greci: approfondimento dello sviluppo dell’illustrazione libraria di De Carolis non solo in termini di scelte iconografiche, ma anche come scelta tecnica nel contesto di sperimentazione di tecniche diverse e innovative di stampa nell’Italia (e nell’Europa) dei primi anni del Novecento. In esposizione esemplari di volumi e fogli sciolti delle medesime illustrazioni.
6)Le matrici: grazie alla recente donazione della famiglia Bozzoli eredi Donella De Carolis sarà possibile ammirare parte dei 100 legni del Maestro alcuni dei quali prove iniziali o matrici originali di opere esposte nella mostra.