ADR – Trames
TRĀMĔS, mostra personale di ADR a cura di Marta Bandini e Elettra Bottazzi, nella sede storica della Fondazione Marco Besso a Roma.
Comunicato stampa
PARIONE9
ADR
TRĀMĔS
FONDAZIONE MARCO BESSO – I Martedi di Torre Argentina
a cura di Marta Bandini e Elettra Bottazzi
testo critico di Tiziano Tancredi
musiche del collettivo artistico Sorrowland
inaugurazione 21 maggio ore 18.00
Inaugura il 21 maggio 2019 TRĀMĔS, mostra personale di ADR a cura di Marta Bandini e Elettra Bottazzi, nella sede storica della Fondazione Marco Besso a Roma.
La mostra TRĀMĔS è il frutto di una profonda riflessione dell’artista ADR sui motivi medievali della vanitas e del memento mori a partire dalla loro concretizzazione nel genere pittorico della natura morta.
Le nove opere su carta dell’artista sono volutamente cariche di una connotazione simbolica, in virtù della dimensione religiosa che permeava ogni aspetto della società medievale, attraverso la rappresentazione di teschi, segno della effimera condizione umana e di fiori appassiti che ricordano la bellezza destinata inesorabilmente a svanire.
TRĀMĔS, dal latino “passaggio”, non si limita però solo a riprendere tali ricorrenti elementi simbolici ma avanza dinamicamente una proposta che giunge ad un loro superamento.
Il processo di consapevolezza esistenziale, che ha coinvolto concettualmente e figurativamente l'artista in prima persona, si conclude con un nucleo finale di opere in cui questa sintesi da momento intimo si apre ad uno scambio verso l'esterno.
Sulla scia di suggestioni comuni unite dalla coscienza di un inevitabile disfacimento esistenziale e dall'altro verso la possibilità di contaminazione tra arte e musica contemporanea, è nata una collaborazione con i Sorrowland, collettivo artistico di base a Roma. Durante la mostra sarà possibile ascoltare le loro musiche originali.
ADR (Lecce, 1991)
Si specializza in decorazione pittorica presso l'Istituto Statale d'arte G.Pellegrino. TrasferItosi a Roma studia storia e critica dell’arte presso La Sapienza - Università di Roma. Dal 2012 è attivo producendo indipendentemente poster art per le strade della capitale. Si avvicina al mondo dell'arte urbana partecipando ad iniziative su scala nazionale tra cui #COLLA festival indipendente di street art, CHEAP - street poster art festival di Bologna, YOUTH MARKET Urban Art Festival ad Ostia e Up patriots to arms, performance non autorizzata di poster art nella città di Milano. Nel 2014 espone con CONVIVIO a cura di NUDA PROPRIETA' a Rialto Sant'Ambrogio a Roma, nel 2016 debutta con THE BESTIARY, prima personale nella Parione9 Gallery a Roma. Dal 2016 prende parte alle collettive PEREGRINOR ERGO SUM, EXIT VOTO, BOSCH REMIX e ad un progetto di riqualificazione urbana nei pressi del G.R.A. a Roma. Nel 2017 tiene la sua seconda mostra personale DoubleU a cura di Tiziano Tancredi, alla Parione9 Gallery.
Sxrrxwland (anche noto come “Sorrowland” o “Six Row Land”)
è un collettivo artistico formato da Osore, Gino Tremila e Giovanni Vipra. Rispettivamente producer, creative director e voce, i tre hanno unito l’esperienza maturata nel proprio percorso per creare un sound unico nel suo genere. In campo musicale come in quello visuale, la “Land” porta avanti un intenso lavoro di ricerca e sperimentazione: nelle armonie e nelle produzioni, nelle liriche e nei contenuti, nei colori e nelle forme, ogni aspetto è curato nel minimo dettaglio. La musica non è quindi l’unico ambito a cui si estende il lavoro del gruppo, che opera anche in settore moda ed arti visive: illustrazione, fotografia, fashion design e styling sono parte integrante del progetto. È proprio in virtù di questa pluralità espressiva che è stato scelto il nome Sxrrxw-Land: un nome che indica un luogo, più che un collettivo. Un luogo fatto di suoni, emozioni, visioni. Sxrrxwland si pone oltre il concetto abusato di “band” o “gang”, rifiutando gli stilemi caricaturali del rap nostrano per definire un quadro più complesso della realtà, in cui l’alienazione individuale e l’impossibilità dell’empatia sono ora palesi, ora nascoste dietro un materialismo furioso e grottesco.