Adriano Veldorale – Essere Contaminato
L’esposizione costituisce una tappa significativa nel percorso artistico dello scultore, il quale in questa occasione presenta una serie di lavori che sono il frutto di anni di ricerca unitamente a nuove sperimentazioni.
Comunicato stampa
Dopo aver vinto il Fiorino d’Argento al Premio Firenze 2014, Adriano Veldorale inaugura la personale Essere Contaminato, che si apre sabato 16 gennaio 2016 alle ore 17:30 presso il cinquecentesco Oratorio della Compagnia del Santissimo Sacramento a San Piero di Agliana a Pistoia. Qui la scultura contemporanea dell’artista entra in suggestivo dialogo con gli storici spazi di un antico oratorio, dove ancora oggi si conserva una tavola del '500 raffigurante l’Ultima Cena.
L’esposizione costituisce una tappa significativa nel percorso artistico dello scultore, il quale in questa occasione presenta una serie di lavori che sono il frutto di anni di ricerca unitamente a nuove sperimentazioni. Nella sala principale campeggia La Sposa, raffinata metafora della vita, a sua volta attorniata da altre sculture, tra le quali Non sono quello che sono, DarkSide, Dalla mia Parte, L’albero della Conoscenza. Uno spazio a sé stante, invece, è riservato all’opera Essere Contaminato, che dà il titolo alla mostra e che rappresenta al tempo stesso un atto introspettivo dell’artista, ma anche un invito rivolto ai visitatori a (ri)conoscersi in profondità, attraverso un scultura-installazione che gioca con l’utilizzo di superfici specchianti. La particolarità di questo lavoro sta anche nel fatto che uno dei quattro specchi che lo compongono (l’opera 1958) è un omaggio ad un grande maestro del ’900, Venturino Venturi, in riferimento al suo drammatico periodo di reclusione nel manicomio di San Salvi a Firenze: nell’abisso del dolore si misura la grandezza poetica dell’uomo.
L’esposizione è presentata da Ilaria Magni, curatrice, storica e critica d’arte, conduttrice della trasmissione TV Art Connections. Scrive Ilaria Magni “L’artista sottolinea la dicotomia feroce tra apparenza ed essenza, nel costante dualismo tra luce e tenebra. Dolendosi della grigia prigione dell’idea di sé socialmente costruita dalle comuni convenzioni, in Essere contaminato, opera che dà il titolo all’intera esposizione, egli tenta di scorgere nello specchio quale sia oggi il suo vero volto: una “nuova” scultura, scaturita dal cuore e dal cervello, plasmata dalle esperienze, dalle emozioni e dalle relazioni. Perché l’arte, quella vera, è come la vita, non mostra una sola faccia, ne racchiude in sé tante: alcune per il passato, altre per il presente e infinite per il futuro”.
Breve biografia di Adriano Veldorale
Lo scultore nasce a Pistoia nel 1976. Poliedrico e autodidatta, da anni porta avanti una continua ricerca stilistica, che sperimenta l'accostamento cromatico e semantico di materiali diversi, come marmo, acciaio, legno, terracotta, resina. Nel 2012 prende parte al progetto Artistar al N.O.A. di Milano, nel 2013 l'opera Niqab (presente in mostra) viene selezionata per partecipare alla rassegna di Arte Contemporanea “Femminile plurale”, tenutasi nel Castello della Contessa Adelaide, Susa, Torino. Nel 2014 viene selezionato per partecipare a BeneBiennale, la prima biennale di arte contemporanea di Benevento, dove riceve la menzione speciale della critica e il premio della stampa. Nello stesso anno vince il Fiorino d'Argento per la sezione scultura del Premio Firenze 2014 ed espone l'opera Intoccabile nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio durante la cerimonia di premiazione.
Oltre a Ilaria Magni, prenderà parte all’inaugurazione dell’evento il critico d’arte e nipote di Venturino Venturi, Lucia Fiaschi.
Si ringraziano tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione ed alla buona riuscita dell’evento, tra i quali in particolare il Sig. Luciano Nesti.