Adriano Veldorale – Resurrezione
La scultura “Resurrezione” di Adriano Veldorale, si inserisce all’interno di un progetto espositivo nato da un incontro di intenti fra l’artista pistoiese e l’Associazione Oltre l’Orizzonte Onlus, guidata da Kira Pellegrini, che da quasi venti anni combatte l’indifferenza, l’ignoranza e la ghettizzazione verso le persone affette da disturbi psichici, al fine di un riconoscimento dei loro pieni diritti di cittadini.
Comunicato stampa
Sabato 29 aprile alle ore 16:30 all’interno del Battistero di San Giovanni in Corte in piazza del Duomo a Pistoia si inaugura la scultura “Resurrezione” di Adriano Veldorale, all’interno di un progetto espositivo nato da un incontro di intenti fra l’artista pistoiese e l’Associazione Oltre l’Orizzonte Onlus, guidata da Kira Pellegrini, che da quasi venti anni combatte l’indifferenza, l’ignoranza e la ghettizzazione verso le persone affette da disturbi psichici, al fine di un riconoscimento dei loro pieni diritti di cittadini.
Aprirà ufficialmente l’evento un’introduzione di Kira Pellegrini e della curatrice del progetto Caterina Morelli, dopodichè avrà luogo la presentazione critica della scultura e della sua valenza come metafora nella società contemporanea, anche in relazione alla scelta della collocazione nel Battistero di Pistoia, ad opera dalla storica d’arte Ilaria Magni. L’inaugurazione sarà anche l’occasione per presentare al pubblico il catalogo, edito da Settegiorni Editore, a cura di Caterina Morelli, con saggi critici di Lucia Fiaschi, Niccolò Lucarelli e Ilaria Magni. Completeranno la serata, a ingresso libero, una serie di letture sceniche a cura del GAD Città di Pistoia.
L’evento rappresenta il cardine di un progetto culturale più ampio, promosso dall’Associazione Oltre l’Orizzonte Onlus per l’annus mirabilis di Pistoia Capitale Italiana della Cultura 2017, “Resurrezione: percorsi di rinascita sociale per persone con disagio psichico” è il titolo del ciclo di esperienze culturali diverse (conferenze, proiezioni, spettacoli teatrali) che hanno visto impegnata l’Associazione per la sensibilizzazione della comunità sulle forme di recupero di identità sociale della persona affetta dalla malattia mentale.
La scultura “Resurrezione”
La mostra espone una sola opera, una Resurrezione, composta da circa 16500 triangoli d’acciaio saldati a formare una sagoma del corpo del Cristo Risorto, posta sopra il celebre fonte battesimale di Lanfranco da Como (risalente al 1226), come ad elevarsi a partire dalla sua sommità. L’artista plasma il ferro per “frantumarlo”, disgregandolo in triangoli e poi ricomponendolo, traendone come risultato una stoffa malleabile e adatta a descrivere con efficace versatilità l’intimismo di un’emozione. Veldorale afferma, con la potenza visiva del ferro forgiato, la metafora del Cristo Risorto, il quale prima di tutto è un Uomo che ha sofferto sulla croce, come chiunque soffra una malattia. Ecco quindi l’analogia fra “Resurrezione” e la missione di rinascita sociale che l’associazione promuove per le persone che ivi sono accolte: acquisire la consapevolezza della propria vulnerabilità, i persistenti segni della Passione, ed avere coscienza degli strumenti per controllarla. L’opera parla a tutti noi di come si può rinascere dal proprio calvario, di come la croce della malattia, in qualsiasi forma, non debba essere un limite invalicabile, ma un ostacolo da imparare a superare, come la pietra, pur pesante, del sepolcro.
“Resurrezione” è un messaggio di speranza di ricostruire una nuova vita, è il simbolo di una riabilitazione sociale dell’uomo contemporaneo, a fronte della discriminazione con cui la nostra attualità pregiudica, giudica, e addita alla diversità dell’altro.
Adriano Veldorale
L’artista nasce a Pistoia nel 1976. Scultore autodidatta, nel periodo più recente concentra la sua attenzione sul plasmare materiali rigidi per antonomasia, come il ferro, per “frantumarli”, disgregandoli in triangoli (paradossalmente forma indeformabile) e poi ricomporli a suo piacimento,
Tra le mostre personali si ricordano “Vesti di Pietra” a Pistoia nel 2011, “Non sono quello che sono” a Signa (Firenze) nel 2013, “In Cammino” a Bagnolo (Prato) nel 2014, “Essere Contaminato” ad Agliana (Pistoia) nel 2016. Tra le collettive “Artistar” a Milano nel 2012, mentre nel 2013 “Femminile Plurale” a Susa (To), “Premio Abitart” a Roma, “Intersezioni” a Firenze. Nello stesso anno riceve la Menzione Speciale della Stampa alla prima edizione della BeneBiennale di arte contemporanea a Benevento, per l’opera “Intoccabile”. Con la medesima opera vince il Fiorino d'Argento per la sezione scultura del Premio Firenze 2014 ed espone “Intoccabile” nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio durante la cerimonia di premiazione. Nel 2015 partecipa al progetto “Vitamine, Tavolette energetiche”, ideato dal collezionista Carlo Palli, con la realizzazione di un catalogo e la mostra collettiva itinerante in vari musei italiani fra cui il Museo del Novecento a Firenze, la GAMC di Viareggio, il MART di Rovereto, il CAMeC di La Spezia.
Nel 2016 partecipa con l’opera “Intoccabile” a "Viva Italia", mostra collettiva presso la Galleria Civica di Palazzo Pálffy a Bratislava. La mostra e il catalogo ripercorrono sessant’anni di storia dell'arte italiana del XX e XXI secolo, attraverso le opere più significative di 98 artisti fra i più importanti della scena nazionale e internazionale, come Sandro Chia, Enzo Cucchi, Mimmo Paladino, Alighiero Boetti, Mario Schifano, Michelangelo Pistoletto, Mimmo Rotella, e molti altri. Nel 2017 partecipa all’edizione della collettiva "Viva Italia" a Sofia in Bulgaria.