Affinità elette

Informazioni Evento

Luogo
RACCOLTA LERCARO
Via Riva Di Reno 57, Bologna, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

giovedì e venerdì 10 - 13
Sabato e domenica 11 - 18.30
Chiuso il giorno di Pasqua (27 marzo) e il 25 aprile
Aperto il lunedì dell'Angelo (28 marzo) e il 1° maggio

Vernissage
29/01/2016

ore 18,30

Artisti
Piero Manzoni, Joseph Beuys, Jan Fabre, Mario Schifano, Mimmo Rotella, Carla Accardi, Gunther Uecker, Emilio Isgrò, Dadamaino, Gianni Colombo, Mario Nigro, Annibale Oste
Curatori
Andrea dall’Asta S.I.
Generi
arte contemporanea, collettiva

La collezione di Nanda Vigo: opere e relazioni tra i più importanti artisti europei degli anni Sessanta.

Comunicato stampa

Il 29 gennaio 2016 inaugura presso la Raccolta Lercaro di Bologna un’importante mostra composta da un centinaio di opere, dal titolo Affinità elette, a cura di Andrea Dall’Asta SJ, con testi storico critici di Marco Meneguzzo. Le “Affinità elette” infatti sono quelle personalità che la Vigo ha incontrato e appunto “eletto” a interlocutori del proprio lavoro e delle sue preferenze in campo artistico e, di converso, sono anche gli artisti che a loro volta hanno scelto Nanda Vigo come riferimento.
È per questo che in mostra verranno esposte, accanto alle opere della Vigo, parte delle sue “icone” che l’artista e designer ha raccolto nel corso di quei favolosi anni Sessanta, interfacciati con i maggiori movimenti artistici dell’epoca come il Movimento Zero.
Oltre alle numerose opere degli artisti in elenco saranno esposti alcuni lavori di una piccola cooperativa d’arte, appunto “cooperarte” fondata nel 1976 – e di cui Vigo è stata promotrice –, e alcune testimonianze particolari del lavoro di Piero Manzoni come uno dei rari quadri “nucleari” (occorre ricordare che Manzoni espose presso la galleria San Fedele di Milano “Movimento Arte Nucleare”, nel 1957, e fu anche firmatario del Manifesto “Contro lo stile”).
Infatti, il lavoro di Nanda Vigo è perfettamente coerente con l’atmosfera sperimentale che si respirava anche a Milano, in certi ambienti, e che di lì a poco avrebbe trovato tante consonanze con il Gruppo ZERO: nel ’59 progetta le Torri Cimiteriali per il Cimitero di Rozzano (coll. Ing. Giovanardi) e la Zero House, primo ambiente abitabile ZERO, completamente bianco, se non per l’uso di effetti di luce verde o rosso, appunto in mutazione dal bianco/neon, e nel quale saranno integrate opere di Enrico Castellani e Lucio Fontana.
Tutto si fonda sull’assenza del colore, sostituito della luce naturale o artificiale, visibile nelle opere storiche, che affrontano il rapporto spazio-tempo, luce-trasparenza, da cui il nome dei lavori: Cronotopo (Chronos-Topos). Nanda Vigo sarà dunque presente con una selezione di importanti opere relative alla sua ricerca sulla luce.
Per tutto ciò dalla mostra emergono i legami personali e lavorativi di Vigo, ma soprattutto il carattere del tutto innovativo e di ricerca di quel gruppo di artisti europei, legati da vincoli di amicizia e di comune sentimento dell’arte, con una curiosità animata da «un’energia liquida», che li spinge ad alcune indagini tra le più interessanti degli anni ’50 e ’60: una mostra corale, che testimonia un momento estremamente fecondo dell’arte continentale, da quella dimensione artistica che per quasi un decennio si è posta sempre nuovi problemi, per giungere a sempre nuove possibilità espressive.

La Raccolta Lercaro e l’Archivio Nanda Vigo ringraziano il broker assicurativo Willis Towers Watson
Si ringrazia inoltre Heritage House Reputation Architects e Galleria San Fedele (Milano)

Accardi, Agnetti, Alviani, Armando, Aubertin, Beuys, Bischoffshausen, Brindisi, Bruno, Cappello, Carrega, Chin, Colombo, Corona, Dadamaino, Dangelo, Fabbri, Fabre, Fontana, Goepfert, Gruppo Ton Fan, Holweck, Isgrò, Leblanc, Mack, Manzoni, Megert, Mendini, Mesens, Nangeroni, Nigro, Oste, Patella, Peeters, Piene, Giò Pomodoro, Lisa Ponti, Radice, Rickey, Rotella, Sabatelli, Schifano, Schoonhoven, Sordini, Stefanoni, Tadini, Talman, Turcato, Uecker, Uriburu, Van den Branden, Vandercam, Verheyen, Vigo, Volpini, Yan