After the Crash
L’ Allestimento della mostra vede coinvolte e partecipi le Green Houses dell’ Orto Botanico coinvolgendo lo spettatore in un tour tra la vegetazione alla scoperta dei lavori , che a tratti diventano tutto uno con lo spazio espositivo , a tratti emergono sovvertendo i confini .
Comunicato stampa
La mostra “ After the Crash “curata da Camilla Boemio è realizzata in collaborazione con l’ Orto Botanico del Dipartimento di Biologia Ambientale della Sapienza Università di Roma , nell’ ambito della manifestazione Arte in Orto ideata per aprire uno dei luoghi più belli di Roma ad un pubblico più vasto ed eterogeneo .
La mostra fa parte del progetto Europeo SCIART il cui topic propone un approccio sperimentale ed innovatore alla “ Scienza e all’ Arte “ .
Il Progetto Europeo è stato vinto da una cordata di Università il cui direttore e l’ università coordinatrice sono : L’ Università Politecnica delle Marche , con il dipartimento SAIFET , e il prof. Franco Rustichelli .
Franco Rustichelli era amico e collaboratore di Gino De Dominicis .
Il progetto Europeo vuole eliminare il gap tra scienza e società , avvicinando le giovani generazioni alla scienza creando un interazione con l’ Arte e portando ad una migliore comprensione ed ad una esplorazione della scienza attraverso le arti .
La tecnologia e la scienza sono discipline centrali nelle società che vogliono basare lo sviluppo nella crescita della conoscenza , la diffusione di queste ultime diventa perno fondamentale per uno sviluppo adeguato e democratico .
Creare chiavi di accesso alla scienza diventa fondamentale per una società che vuole impostare e fare crescere la conoscenza della propria popolazione , non più appannaggio per pochi addetti ai lavori , ma una conoscenza diffusa .
L’ approccio sperimentale ha come obiettivo di avvicinare i giovani alla Scienza – Arte entusiasmando e proponendo codici di lettura inediti , con le tendenze emergenti , presentando le problematiche d’ avanguardia con un indirizzo non solo settoriale .
Camilla Boemio ha curato numerose esposizioni , tra cui Aniconics Icon Killers (2007) a Roma , Mnemosine – The Atlas of images (2009) , CITIES – places visionaires (2009) a Roma , Critica in Arte (2010) , Cabbage (2010 – 2011) Sensational Architecture (2010) a Roma .
L’ Allestimento della mostra vede coinvolte e partecipi le Green Houses dell’ Orto Botanico coinvolgendo lo spettatore in un tour tra la vegetazione alla scoperta dei lavori , che a tratti diventano tutto uno con lo spazio espositivo , a tratti emergono sovvertendo i confini .
Il desiner inglese Rick Casson ha progettato degli inediti banners per guidare il visitatore in un viaggio nel quale l’ intento vuole fare emergere il legame con il cosmo e la natura , fonti primarie della scienza e risorsa creativa inesauribile .
Alla collettiva “ After the Crash “ partecipano alcuni dei più famosi artisti internazionali la cui ricerca artistica verte sulla scienza ; dalla Bio Tech Art , alla Fisica , le Nano Tecnologie , la Geologia , i cambiamenti climatici , l’ applicazioni artistiche del rinnovamento cellulare , la cultura della scienza , la medicina , le collezioni scientifiche , la biodiversità e la conservazione, con accenni e scelte inedite : Justine Cooper , Wout Berger, Trevor Paglen , Cassander Eeftinck Schattenkerk ,Klaus Thymann , Gino De Dominicis , Marek Kvetan , Richard Fajnor , Francesco Patriarca , Donato Piccolo , Emmanuelle Villard ,Damir Ocko e Ravi Agarval .
Alcuni lavori sono site – specific come nel caso dell’ Installazione di Francesco Patriarca e il lavoro fotografico appositamente realizzato da Klaus Thymann .
Nel catalogo , realizzato per la mostra , si troveranno immagini e testi , anche , riguardanti gli artisti
Mariko Mori , Johanna Laitanen e Steve Siegel .