Agli albori della pittura fiorentina

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA DEGLI UFFIZI
Piazzale Degli Uffizi 1, Firenze, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Martedì – Domenica ore 8.15 - 18.50; la biglietteria chiude alle 18.20
Chiuso il lunedì
APERTURE SERALI
in occasione del ‘Martedì in arte’ il 25 ottobre, 29 novembre e 27 dicembre ingresso gratuito dalle ore 19.00 alle ore 23.00

Vernissage
17/10/2011

ore 18

Biglietti

dalle 8.15 alle 16.00 intero: € 11.00; ridotto: € 5.50 per i cittadini dell’U.E. tra i 18 ed i 25 anni dalle ore 16.00 alle 18.50 intero: € 10.00; ridotto: € 5.00 per i cittadini dell’U.E. tra i 18 ed i 25anni Gratuità del biglietto in ogni fascia oraria per i cittadini dell’U.E. sotto i 18 e sopra i 65 anni

Patrocini

ENTI PROMOTORI
Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico
e per il Polo museale della città di Firenze
Galleria degli Uffizi
Firenze Musei

Ministero della Cultura della Federazione Russa
Museo Puškin di Mosca

Cristina Acidini
Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico,
Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze

DIREZIONE DELLA MOSTRA
Antonio Natali
Direttore della Galleria degli Uffizi

PROGETTO SCIENTIFICO E CURA DELLA MOSTRA
Angelo Tartuferi
Vicedirettore della Galleria degli Uffizi
e Direttore del Dipartimento
dell’Arte dal Medioevo al Quattrocento

PROGETTO DELL’ALLESTIMENTO
Antonio Godoli

REALIZZAZIONE DELL’ALLESTIMENTO
Opera Laboratori Fiorentini - Civita Group / Piero Castri

Editori
GIUNTI EDITORE
Curatori
Angelo Tartuferi
Uffici stampa
CIVITA
Generi
arte antica

In mostra una grande tavola duecentesca (cm 246 x 138) raffigurante la Madonna col Bambino in trono e diciassette storie della Vita di Maria dal Museo Pušhkin di Mosca, cui dalla Galleria fiorentina era pervenuta (nell’ambito del medesimo progetto) la Pallade e il centauro di Sandro Botticelli.

Comunicato stampa

AGLI ALBORI DELLA PITTURA FIORENTINA
La Maestà del Museo Puškin di Mosca

Firenze - Galleria degli Uffizi
Sala delle Maestà
18 ottobre – 8 gennaio 2012

La mostra è frutto degli scambi culturali in occasione dell’anno delle celebrazioni Italia – Russia 2011, organizzati dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dal Ministero degli Affari Esteri di concerto con le corrispondenti Istituzioni russe.
È il secondo appuntamento accolto nei suoi musei dalla Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze nel corso dell’anno. Il primo ha visto esposti al Museo degli Argenti di Palazzo Pitti i Tesori del Cremlino nel corso dell’estate scorsa.
Questa volta teatro dell’esposizione è la Galleria degli Uffizi, che accoglie una grande tavola duecentesca (cm 246 x 138) raffigurante la Madonna col Bambino in trono e diciassette storie della Vita di Maria dal Museo Pušhkin di Mosca, cui dalla Galleria fiorentina era pervenuta (nell’ambito del medesimo progetto) la Pallade e il centauro di Sandro Botticelli.
Si tratta di un importantissimo dipinto italiano del XIII secolo, pressoché sconosciuto anche agli studiosi di pittura primitiva, acquistato nel 1863 sul mercato antiquario a Roma dal viaggiatore e collezionista russo Petr Ivanovic Sevast’janov, noto e appassionato collezionista di antichità cristiana,. Come afferma la Soprintendente Cristina Acidini “se le vie del collezionismo d’arte antica talora separano, spesso le vie dell’amicizia tra grandi istituzioni museali riescono a riunire, almeno temporaneamente”: questo è successo, e sarà un evento proficuo anche per il progresso degli studi delle origini della pittura italiana.
L'opera - che sarà esposta dal 18 ottobre nella sala 2 della Galleria (Sala delle Maestà) a diretto confronto con le tre grandi Maestà di Cimabue, di Duccio e di Giotto, delle quali rappresenta un illustre precedente ideale - si mostra in chiaro debito con la cultura pittorica bizantineggiante fiorita in vaste aree della penisola italiana nel corso dei secoli XII-XIII, la cosiddetta «maniera greca» di cui parla Giorgio Vasari nelle sue Vite.
Il vasto pubblico degli Uffizi avrà l'opportunità di apprezzare un autentico capolavoro delle origini della pittura italiana e di valutarne il vivace linguaggio narrativo espresso nelle diciassette storie poste ai lati del gruppo centrale della Madonna col Bambino. I visitatori potranno indagare da vicino un dipinto affascinante e tuttora assai misterioso per quanto riguarda la sua originale provenienza, la sua matrice culturale, le fonti iconografiche, la datazione e l’attribuzione. Una parte della critica identifica l'opera con quella tavola raffigurante la Vergine con molte storie intorno, menzionata in alcuni documenti degli anni 1274-1276 dove si elencano varie opere che Coppo di Marcovaldo e il figlio Salerno avrebbero dovuto eseguire per il Duomo di Pistoia. Un’altra parte invece dissente dal diretto collegamento dell’opera con Coppo - patriarca della pittura fiorentina - e in modo più prudente pone l'esatta definizione critica del dipinto al centro del dibattito degli studi di uno dei periodi più belli e misteriosi dell'arte italiana, perché ancora relativamente sconosciuto e poco indagato.
La tavola del Pušhkin viene affiancata nella mostra attuale al Crocifisso n. 434 e alle Stimmate di San Francesco degli Uffizi e ad un’altra tavola francescana raffigurante San Francesco e otto storie della sua vita proveniente dal Museo Civico di Pistoia, per suggerire l’ipotesi che tutte e quattro spettino alla stessa mano di un maestro di cui ancora si ignora l’identità anagrafica, ma che negli studi è denominato per l’appunto ‘Maestro della Croce n. 434 degli Uffizi’.
Dice Antonio Natali, Direttore della Galleria degli Uffizi: “La Maestà del Pushkin l’abbiamo chiesta in ossequio al principio, cui sempre cerchiamo d’attenerci, di allargare il campo degl’interessi dei visitatori. Il dipinto non può certo dirsi di quelli che garantiscono il successo mediatico. Ma gli Uffizi – grazie a Dio – non ne hanno bisogno. Compito della Galleria credo sia piuttosto quello di farsi strumento d’un approccio meno conformistico alle creazioni d’arte figurativa; e la temporanea enucleazione (tramite accadimenti come l’attuale) di un’opera o d’un artefice meritevoli d’una più diffusa conoscenza, reputo possa risultare di grande giovamento allo scopo”.
La mostra e il catalogo, edito da Giunti, sono a cura di Angelo Tartuferi.
L’esposizione è promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali con la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze, la Galleria degli Uffizi e Firenze Musei e dal Ministero della Cultura della Federazione Russa con il Museo Pušhkin