Agostino Arrivabene – Thesauros
Comunicato stampa
Dal 16 luglio Ferrara ospita Thesauros, la mostra antologica a Palazzo dei Diamanti dedicata ad Agostino Arrivabene, che raccoglie quaranta opere realizzate dal 1985 a oggi, fra dipinti, disegni e mirabilia.
Il titolo è riferito ai tesori che, nella Grecia antica, erano offerti alle divinità nei santuari. A questo concetto si collega anche la produzione di Arrivabene: le sue creazioni sono doni votivi, la sua ricerca artistica è tensione verso il divino.
Nei dipinti, eseguiti con tecniche tradizionali e materiali preziosi, si colgono gli echi dei grandi maestri studiati de visu sin dalla prima formazione: Jan van Eyck, Leonardo, Michelangelo, Albrecht Dürer, Rembrandt; padri nobili, come il geniale ferrarese Ercole de’ Roberti, che lo hanno guidato, e confortato, nella ricerca di una personalissima figurazione connotata da una forte carica visionaria e riferimenti simbolici ed esoterici.
Pittore e disegnatore colto e raffinato, dotato di una fantasia inesauribile, una tecnica impeccabile e una straordinaria intelligenza compositiva, Arrivabene rinnova temi mitologici, sacri e letterari, sfrutta le potenzialità dell’allegoria, scandaglia il mistero della natura, della vita terrena e di quella oltre la morte, eccede i limiti della conoscenza sensibile per conseguire un altrove, una realtà nuova, potente, mutevole, che esiste prima di concretizzarsi.
Come scrive Vittorio Sgarbi: «Di tutti i pittori figurativi delle ultime generazioni […] il più eccentrico, il più originale, il più sperimentale è certamente Agostino Arrivabene. Gli piace la pittura ambiziosa, gli piace la perfezione esecutiva, ma la sua fantasia lo porta verso soggetti estremi. Lontanissimo dalla realtà, è certamente il più onirico dei nostri pittori e le sue immagini sono lacerate e tormentate. È una continua metamorfosi che moltiplica le forme della realtà».