Aires de Gameiro – Traum oder Trauma?

Informazioni Evento

Luogo
A.MORE GALLERY
via A. Massena, 19, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
27/10/2022

ore 18,30

Artisti
Aires de Gameiro
Curatori
Domenico de Chirico
Generi
arte contemporanea, personale

Prima mostra personale in Italia del giovane artista portoghese Aires de Gameiro (*1989, Lisbona), a cura di Domenico de Chirico.

Comunicato stampa

AIRES DE GAMEIRO. Traum oder Trauma?

A cura di Domenico de Chirico

A.MORE gallery, Via Andrea Massena, 19, Milano

Opening: 27 ottobre 2022, dalle 18.30 alle 21.30

Periodo mostra: 27 ottobre – 19 dicembre 2022

Project Management & Press Office: Vera Canevazzi Art Consulting

A.MORE gallery è lieta di annunciare “Traum oder Trauma?”, la prima mostra personale in Italia del giovane artista portoghese Aires de Gameiro (*1989, Lisbona), a cura di Domenico de Chirico. Aires de Gameiro attualmente vive e lavora alternandosi tra Lisbona e Francoforte sul Meno, città, quest'ultima, in cui studia presso l'istituzione universitaria Städelschule - Hochschule für Bildende Künste-Städelschule.

In mostra sono presenti dieci lavori di nuova produzione, tra cui due sculture in legno, polistirolo e pittura, un dipinto murario site-specific e otto dipinti a olio di piccola dimensione che costellano, con i loro colori brillanti, lo spazio della galleria milanese.

Come scrive il curatore della mostra Domenico de Chirico, nella sua pratica “Aires de Gameiro mette sovente in discussione la questione delicata della gerarchia che abitualmente si frappone tra pittura, scultura e disegno, medium artistici da sempre considerati tra i maggiori espedienti espressivi nella storia dell'arte ab illo tempore. Concentrandosi sullo scopo ultimo dell'opera d'arte, ovvero quello legato alla fase cosiddetta dell'esposizione, de Gameiro antepone il suo approccio strutturale per poter meglio rispondere alle domande che da sempre questionano il suo percorso artistico, sfociando in itinere sulla questione dei limiti imposti dalla tela, dal foglio e dallo spazio tridimensionale, quello tipico dell'emisfero scultoreo. Ma cosa accade nel momento in cui la suddetta triade si fonde armonicamente creando un unico, nuovo ed originale registro stilistico? In altre parole, si potrebbe certamente porre il quesito semplicemente cambiando la domanda, da cui il titolo della mostra, in: “Traum oder Trauma?” ?

Si tratta di un gioco di parole antitetiche, in lingua tedesca, il cui corrispettivo in italiano è rispettivamente sogno o trauma, per l'appunto, che vocifera di una storia d'amore, non solo quella relativa al trinomio in questione, ma anche di quella più autentica che si consuma tra una ragazza e un ragazzo. Si dipana, così, un percorso espositivo che si presenta al contempo come semplice e complicato, la cui sintassi è ricca di divagazioni ed ammiccamenti e la cui essenza si presenta visibilmente come cromaticamente vivace ed abbagliante. Quest'ultimo aspetto, quello legato all'universo dei colori, è estremamente importante nella pratica di de Gameiro perché gli consente, vivendo una situazione intermedia tra pittura, disegno e scultura, giustappunto, di potersi avvalere di tinte sia soavi e naturali sia chimiche e artefatte, dalle fattezze lucide, sgargianti e talvolta violente, che insieme contribuiscono ad accentuare forme, orpelli e motivi che fluidamente caratterizzano in maniera singolare tutte le sue opere, partendo da uno stadio di purezza che si presenta come scevra da ogni tipo di cliché.

“Traum oder Trauma?” costituisce forse il tentativo di plasmare un presente nuovo, la cui estetica si manifesta come ben definita, attraverso forme e colori specifici che tuttavia vengono spontaneamente generati dal subconscio fantasioso dell'artista? Ed è così che Aires de Gameiro, partendo dal disegno, combina la pittura con elementi scultorei che si estendono oltre i confini dell'ordinario. Queste forme assemblate, che mai considerano lo spazio circostante nella sua accezione più standard, sembrano essere ricordi puerili, atavici o astratti che intrecciandosi affrontano simultaneamente e all'unisono tutte le avversità, restando costantemente nel limbo tra angoscia e stupore.

De Gameiro collauda tutte queste impressioni, senza sforzo alcuno, dando così vita a queste opere giocose, colorate, fortemente astratte o lievemente geometriche, per via della loro apparente casualità, che vivono in una situazione di invidiabile imparzialità che prescinde da coordinate spazio- temporali e che sgomina ogni tipo di distinzione netta tra pittura, scultura e disegno. Una Weltanschauung, quella nubivaga di Aires de Gameiro, sia creativa sia gnoseologica, piuttosto vicina alla sensibilità di stampo naturalistico teorizzata da Johann Wolfgang von Goethe in “La teoria dei colori”, che si contrappone fermamente a quanto di più esecrabile esista nel mondo”.

APPROFONDIMENTI

AIRES DE GAMEIRO

Aires de Gameiro (Lisbona, 1989) vive e lavora tra Francoforte sul Meno e Lisbona. Attualmente studia Belle Arti alla Städelschule - Hochschule für Bildende Künste di Francoforte. Nella sua pratica, mette in discussione la gerarchia del mezzo sia nella pittura che nella scultura. Mirando allo scopo dell'esposizione nell'opera stessa, l'artista presenta spesso il suo approccio strutturale per rispondere alle domande sui limiti imposti dalla tela e nello spazio tridimensionale. Il suo lavoro è stato esposto in Portogallo, Germania, Italia e Spagna, tra cui: “Vorrei poter restare ma non voglio”, mostra personale al G10, Germania, 2022; “Só uma batota por jogo”, mostra personale alla Balcony Gallery, Lisbona, 2021; “Apophenia”, mostra collettiva presso Fidelidade Arte, Culturgest, Lisbona, 2020; “LASH 23”, mostra collettiva al Kunstverein Wiesbaden, Alemanha, 2019; mostra Personale, Premio Mauro Mattei Art Trust Acquisition 2019, Milano, 2019; “The Theory of Clouds”, Collettiva allo Spazio Buonasera, Torino 2019; “Kinema”, mostra Personale a Las Palmas, Lisbona, 2018.

DOMENICO DE CHIRICO

Domenico de Chirico è un curatore indipendente italiano. Nato a Bari, Italia, nel 1983, vive e lavora a Milano. Si è laureato con lode in Lingue e Letterature Straniere con una tesi finale su Storia comparata dell'arte nei Paesi dell'Est Europa (con un focus particolare su Dan e Lia Perjovschi). Dal 2011 al 2015 è stato docente di "Cultura Visiva" e "Trend Research" presso l'Istituto Europeo di Design (IED) di Milano. Collabora con numerosi artisti internazionali, gallerie, istituzioni, fiere d'arte, premi d'arte e riviste in tutto il mondo. È stato direttore artistico della Fiera DAMA, Torino, Italia (2016-2019). È stato anche visiting tutor presso Goldsmiths, University of London (2018) e membro del Network Event for Young Curators, LISTE - Art Fair Basel, Basilea, Svizzera (2018). Prossimamente i suoi progetti e ricerche saranno: Swab Barcelona Contemporary Art Fair, Barcellona, Spagna (membro del comitato); Roma Arte in Nuvola: Fiera internazionale d'arte contemporanea, Roma, Italia (consulente); MIA Photo Fair, Milano, Italia (curatore ospite); BIENVENUE Art Fair, Parigi, Francia (curatore); Prisma Art Prize, Roma, Italia (curatore); Istituto Svizzero, Roma (visiting curator).

A.MORE gallery

A.MORE è una galleria d’arte contemporanea situata a Milano in Via Andrea Massena, 19, all’interno di un bellissimo palazzo in stile storicista, costruito tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. La galleria ha aperto nel 2020 e svolge un’attività di ricerca e promozione dell’arte contemporanea. La sua programmazione si concentra nell’organizzazione di mostre in collaborazione con giovani artisti emergenti internazionali.