Akelo – La natura dell’onda
Opere di Andrea Cagnetti – Akelo all’Hotel Byron di Lerici.
Comunicato stampa
Proseguendo con gli appuntamenti espositivi l’Hotel Byron di Lerici si conferma centro di propulsione artistica importante sul territorio. Dopo le mostre tenutesi con successo di Taddi e Gloria Giuliano, l’Hotel del Golfo dei Poeti con la direzione artistica del Maestro Walter Tacchini e per la cura di Debora Ferrari, fa incontrare il pubblico, le autorità e gli artisti del territorio con un personaggio internazionale dalle molte sfaccettature artistiche: Andrea Cagnetti in arte Akelo [www.akelo.it]
Sabato 13 luglio alle ore 18 ci sarà la presentazione al pubblico e agli ospiti di un artista poliedrico, scultore e orafo che porta nella hall dell’hotel le ultime opere dedicate al concetto di Funzione d’Onda nella fisica quantistica. LA NATURA DELL’ONDA è il titolo della mostra che durerà fino a ottobre, ha una presentazione di Debora Ferrari nella plaquette da collezione TraRari TIPI anche con un testo di Luca Traini e Tania Calenda di Sixteen Art and More.
“Il cuore di questa esposizione all’Hotel Byron sono le sue opere in acciaio, scrive Debora Ferrari - sia le sculture a tutto tondo che spesso riprendono e omaggiano divinità e figure mitologiche, sia le sculture a rilievo come quadri sospesi eppure con il loro peso gravitazionale. In questo senso il suo lavoro si inserisce in prima fila nel panorama internazionale degli scultori e degli artisti che da decenni lavorano e si esprimono col ferro e con l’acciaio, partendo da Richard Serra fino a Mauro Staccioli, per arrivare ad espressioni come Antony Gormley o Edoardo Tresoldi. In questo contesto Akelo spicca per una caratteristica tecnica e di contenuto che già si sposa alla matematica frattale: realizza le sculture vuote con un reticolato di acciaio che va a creare i corpi sia come anima che come confine, sono sculture originali perché sia introverse che estroverse, come in una psicanalisi di tipi junghiani, come la crisalide abbandonata dalla pupa prima di spiccare il volo di farfalla. Le sue sculture in questo senso sono apparizioni del significato materico del soggetto trattato con la grazia e la modernità del suo stile inconfondibile. È una voce antica e nuova quella dei suoi torsi, ci parlano di classicità e anche di moderna tecnologia”.
L’esposizione sostenuta come sempre da Damiano Pinelli direttore dell’Hotel Byron ha la partnership e sponsorizzazione tecnica di Andrea Ferrari, ideatore di www.winedesigner.it dove ha creato una galleria con abbinamento di opere d’arte e vini prodotti da cantine italiane di radici storiche e cura dei vitigni in modo naturale.
“Le Cantine che ho selezionato per voi sono tutte Biologiche, Biodinamiche, Naturali, Tradizionali a conduzione familiare e con produzioni anche limitate, spiega Andrea Ferrari. Possiamo rivedere in questi vignaioli dei moderni scultori che vedono il grappolo e già sanno che vino uscirà da quell’annata. Per questo ho anche creato la WineGallery insieme a Noeludica Game Art Gallery, per il mio amore per l’arte e la volontà di promuovere gli artisti che vorranno farne parte oltre a quelli già presenti, fra cui Akelo, a cui abbineremo una degustazione speciale nei giorni dell’inaugurazione con una chicca prodotta in collaborazione con Ostellari Sartoria”.
La mostra resterà aperta fino a ottobre, dando a tutti la possibilità di conoscere le opere e l’artista, sia ospiti del Byron sia pubblico dall’esterno, essendo la mostra aperta a tutti in orari di apertura dell’Hotel.
Andrea Cagnetti, in arte Akelo, è un orafo, designer e scultore italiano. Si occupa anche di ricerca sulle antiche tecniche di lavorazione dei metalli. Anima antica, può essere paragonato a un uomo del Rinascimento, che vive nel XXI secolo. Conduce un’esistenza riservata per potersi dedicare alla sua passione: creare bellissimi gioielli, realizzati con tecniche risalenti a oltre 3.000 anni fa, e sculture di estrema avanguardia, attraverso un rituale di intensa meditazione e sperimentazione.
Nasce nel 1967 a Corchiano (Viterbo), paese costruito sulle rovine della leggendaria città etrusca di Fescennia. Non solo il luogo, ma anche l’educazione lo porteranno a compiere il suo destino: diventare un artista e maestro orafo. Fin da adolescente, si concentra sulla letteratura greco-latina e i testi alchemici, interessandosi soprattutto alle conoscenze pratiche dell'antichità, inerenti la metallurgia, la ceramica, la medicina e la lavorazione delle pietre del vetro e delle stoffe.
Tra tutte le singolari esperienze, che hanno contribuito alla sua formazione, spicca la lettura del “Libro Segreto” dell’alchimista Artephius. Vissuto, secondo la leggenda, più di 300 anni e patrono di una confraternita tra le più misteriose della storia occidentale ispirerà anche le regole di vita di Andrea Cagnetti, basate sull'evoluzione spirituale.
Dopo aver conseguito la maturità scientifica, si trasferisce a Roma dove, per alcuni anni, lavora come grafico pubblicitario. Ma la sua vocazione e gli studi continui lo inducono a lasciare i ritmi frenetici della grande città per tornare al paese d’origine. Qui, circondato dalla quiete della terra etrusca, può dedicarsi alla sua attività di artista. All’apprendimento teorico abbina l’attività di sperimentazione sui materiali e le tecniche, dedicandosi a tempo pieno all’attività di orafo e di scultore con il nome d’arte di Akelo (da Acheloo, dio greco delle acque). I suoi lavori si basano su miti, leggende e simboli tratti da un repertorio ancestrale ed elaborati attraverso un personale linguaggio criptico, che attinge al sapere alchemico, frutto dei suoi approfonditi studi sui testi antichi.
Ben presto arrivano il successo della critica e i riconoscimenti dei media. Innumerevoli le pubblicazioni, le recensioni e le apparizioni televisive a lui dedicate, che sottolineano non solo il talento e l’originalità stilistica dell’artista, ma anche il valore delle sue ricerche.
Ricordiamo la prima pagina del Corriere della Sera con l’articolo “Etruschi scoperto il segreto dei loro gioielli” (2000); le trasmissioni “Ulisse, Il piacere della scoperta” su Rai 3 (2000) e “AbenteuerErde su HR - Hessischer Rundfunk” (2003) e la pubblicazione dei suoi studi sulla metallurgia dalla prestigiosa rivista “International journal of material research” del Max Plank Institute (2009).
Dal 2010 realizza l’opera bronzea dal titolo “Hope”, per il Premio Robert Bresson, consegnato ogni anno durante la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, mentre nel 2011, viene riconosciuto come “Great Designers” dal World Gold Council. Di recente Akelo ha realizzato per la Regina Consorte Camilla Parker-Bowles, la collana “Garnet Star”, mentre alcune sculture dell’artista fanno parte della scenografia del film “House of Gucci” di Ridley Scott (2021).
Oggi, la sua arte si muove tra due poli. Da una parte, realizza gioielli e oggetti in oro di mirabile perfezione, dall’altra, sculture in metallo di grande potenza espressiva. Le opere di Andrea Cagnetti sono state esposte in diverse mostre di carattere nazionale e internazionale e hanno avuto ampia risonanza in tutto il mondo.
Negli ultimi anni, alcuni pezzi sono stati acquisiti da importanti musei e collezioni private. Oggi Andrea Cagnetti vive a Corchiano, dove si dedica anche alla scrittura di testi scientifici sulle tecniche di oreficeria antica.