Al Fadhil – One Moment
Un personale intreccio di vite vissute, in uno scorrere autentico di gioie e di drammi, che diventa un perenne viaggio tra modernità e tradizione, e che soltanto attraverso la fine ironia dell’artista sfocia in una poetica ed intima love story tra Est e Ovest. Sono questi i temi delle opere recenti di Al Fadhil, fotografie, video e installazioni, presentate nell’esposizione personale, dal titolo “One Moment”, presso i nuovi e ampi spazi dello studio d’architettura Lukas Meyer e Ira Piattini a Lamone.
Comunicato stampa
Io sono nato in una situazione di conflitto, per cui
nulla di ciò che incontrerò nella vita sarà più grave.
AL FADHIL
Un intenso racconto di situazioni umane, in una sequenza d’immagini che parrebbero desiderare l’ordine estetico, ma che, tuttavia, si scontrano con una condizione inevitabile di caos imposto. Un personale intreccio di vite vissute, in uno scorrere autentico di gioie e di drammi, che diventa un perenne viaggio tra modernità e tradizione, e che soltanto attraverso la fine ironia dell’artista sfocia in una poetica ed intima love story tra Est e Ovest. Sono questi i temi delle opere recenti di Al Fadhil, fotografie, video e installazioni, presentate nell’esposizione personale, dal titolo “One Moment”, presso i nuovi e ampi spazi dello studio d’architettura Lukas Meyer e Ira Piattini a Lamone, dal 5 ottobre al 9 novembre 2012 (inaugurazione: venerdì 5 ottobre dalle 17.00 alle 20.00).
“One Moment” è sì la breve frazione di tempo d’attesa richiesta a qualcuno, ma in questa circostanza è da intendere, soprattutto, come il ritratto fotografico di un momento unico, quello in cui sembrano apparire davanti ai nostri occhi in modo assolutamente simultaneo, sia l’attimo appena prima e sia l’istante subito dopo, l’inizio e il termine di un’azione. L’obiettivo ricercato in maniera insistita dall’artista è la cattura definitiva di quell’istante preciso, per renderlo visivamente originale e fissarlo in maniera permanente nella memoria, senza alcun intervento di ritocco. Ciò che coinvolge lo spettatore, ed è subito percepita di fronte alle opere in mostra, è la calma apparente, la raffigurazione cercata del momento sospeso, il fermo immagine della situazione di massima tensione. Tutto è lì, fermo davanti a noi. Sembra che la tremenda tempesta di sabbia sia appena passata, o stia per giungere, quando vediamo la serie di automobili ricoperte in maniera sommaria da un telo sudicio, o ancora, che una scena di sesso bollente si sia da poco consumata, o stia per compiersi, quando vediamo una parte di figura con gli abiti indossati in maniera confusa. La rivoluzione è terminata, o sta per esplodere, quando vediamo le piazze o le vie del Cairo insolitamente deserte?
Al Fadhil, è un artista dal carattere creativo ed eclettico, è un viaggiatore alla ricerca di stimoli e di conoscenza, è interessato ai temi sociali legati alla società contemporanea, come pure ai lavori dove preferisce affrontare soggetti legati all'estetica. In conclusione cito le parole di Elio Schenini, curatore presso il Museo Cantonale d’Arte di Lugano, che in un testo dedicato all’artista ha scritto: “A volte provocatorio, a volte sarcastico, anche solenne, Al Fadhil offre al suo pubblico uno sguardo critico sulle vicende spesso drammatiche che caratterizzano il nostro tempo”.
Michele Balmelli
www.michelebalmelli.ch