Al fresco

  • GANZO

Informazioni Evento

Luogo
GANZO
Via Dei Macci 85/R, Firenze, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

lun. - sab. Dalle 12.00 alle 24.00

Vernissage
02/04/2014

ore 18

Contatti
Email: fair@fua.it
Sito web: http://www.fua.it
Curatori
Ivana Malvoni, Lisa Torquato, Tatyana Valova
Generi
arte contemporanea, collettiva

Al fresco è curata dalle allieve della School of Fine Arts Ivana Malvoni, Lisa Torquato e Tatyana Valova, le quali hanno avuto il compito di ideare e dare contenuto all’evento e di selezionare, recensire e istallare le opere realizzate dagli studenti della classe di affresco, sotto l’egida del professore Paride Moretti.

Comunicato stampa

Se la scuola è il luogo della disciplina e delle regole, la scuola d'arte può essere il luogo della creazione e della libertà d'espressione, dove gli studenti siano incoraggiati a condividere idee e a sviluppare abilità, sotto la guida di un educatore capace di allargare gli orizzonti al di là dell'insegnamento giornaliero e di routine.
Queste premesse potranno essere verificate a Ganzo, il laboratorio creativo di Florence University of the Arts, con Al fresco, la mostra in programma dal 2 aprile al 6 maggio 2014, completamente ideata e realizzata dagli alunni della scuola. Al fresco è infatti curata dalle allieve della School of Fine Arts Ivana Malvoni, Lisa Torquato e Tatyana Valova, le quali hanno avuto il compito di ideare e dare contenuto all'evento e di selezionare, recensire e istallare le opere realizzate dagli studenti della classe di affresco, sotto l'egida del professore Paride Moretti.

L'elemento critico della mostra è evidente dal suo stesso titolo, che nasce da un gioco di parole tra la tecnica impiegata l'affresco e l'assonanza di questo termine con l'ovvia espressione al fresco. Le connessioni tra i due poli di riferimento si intuiscono subito: viene infatti immadiato pensare all'affresco come una tecnica “legata” al muro; come pure immediato è il rimando alla condizione della cella della galera e dei carcerati,“imprigionati” tra quattro mura.
Il muro diventa quindi il protagonista della sfera semantica di tutta l'esibizione nella sua doppia valenza riservata all'importanza di un mezzo espressivo e poi al concetto. Cosa fanno i carcerati per impiegare ore, giorni, anni, decadi nei loro spazi angusti, dove non c'è niente e nessuno con cui sfogarsi? Essi esprimono la loro rabbia, sbolliscono la furia, placano le attese, illustrano le loro speranze sul muro, l'unico supporto disponibile. Sarà interessante vedere come gli studenti di affresco, novelli al'impiego di questo tipo di pittura, interpreteranno e faranno convergere tecnica e tematiche, includendo anche idee e soggetti personali.
Riuscire a visualizzare e poi formalizzare un'idea è importantissimo: Paride Moretti, pur lasciando autonomia agli studenti, li direziona verso la definizione delle loro creazioni, cercando di tener fede all'impianto concettuale della mostra. Alcuni lavorano individualmente, altri in gruppo, su un'opera unica, come avveniva nelle botteghe del Rinascimento. Il muro è per loro non solo una superficie su cui dipingere, ma una sorta di specchio che accolga le momorie ed i momenti di questo momento particolare della loro vita, trascorsa in Italia.
Partecipano ad Al fresco: Rashed Al-Alban, Kennedy Bailey, Mirko Erspamer, Michael Iannelli, Mary Kelly, Casey McCoy, McKenna Murray, Madlyn Thone, Madeline Warner, sotto la guida del professore Paride Moretti