Alain Urrutia – Memorabilia
Dopo la mostra collettiva del 2020, Alain Urrutia (Bilbao, 1981) ritorna alla MAAB Gallery con una mostra personale dal titolo Memorabilia, in cui espone l’ultimo ciclo pittorico realizzato a partire da alcuni oggetti raccolti per il loro valore simbolico oltre che intrinseco.
Comunicato stampa
Dopo la mostra collettiva del 2020, Alain Urrutia (Bilbao, 1981) ritorna alla MAAB Gallery con una mostra personale dal titolo Memorabilia, in cui espone l’ultimo ciclo pittorico realizzato a partire da alcuni oggetti raccolti per il loro valore simbolico oltre che intrinseco. Come infatti ha dichiarato l’artista: “In queste nuove opere è rappresentato l'atto del collezionare e il modo in cui diamo valore e significato a oggetti che apparentemente non ce l'hanno”.
L’artista basco, oggi residente a Berlino, ha elaborato una ricerca pittorica che investe i suoi soggetti di una memoria intensa, un’atmosfera enigmatica e talvolta perturbante che origina dallo stesso trattamento pittorico delle immagini, che dal realismo della presentazione passano immediatamente alle ambivalenze di una rappresentazione sospesa e mentale che trova nell’idea di collezione la sua propria Wunderkammer pittorica.
A differenza dei precedenti lavori rigorosamente giocati sulla scala dei grigi, questa volta le opere sono state realizzate con una leggera modulazione cromatica che produce una sorta di effetto anaglifo e stereoscopico, una oscillazione del campo percettivo che qui riecheggia nella vibrazione psico-emozionale innescata da queste opere, che all’interno dell’oggettività della rappresentazione riescono così a includere valenze soggettive.
Anche in questa mostra Alain Urrutia prosegue quindi il suo personale viaggio attorno agli oggetti ed ai modi della rappresentazione, facendosi evocativo e sfidando l’osservatore nel gioco di rimandi e di assonanze emotive con il soggetto osservato nel quadro. Attraverso questa operazione, che disvela tanto quanto ammanta di mistero, l’artista offre ad uno sguardo ravvicinato, saltando dall’ingrandimento alla distanza, i soggetti dei suoi lavori, e nel far questo, come avviene nel ciclo Memorabilia, li sottrae alla perdita, riportandoli al centro dell’attenzione e riavvicinandoli come apparizioni lievi, soffuse e memoriali.
ALAIN URRUTIA
Memorabilia
Opening: 17 November 2022, 5 pm > 8 pm
17.11.2022 - 27.01.2023
from Monday to Friday, 10.30 am - 6 pm
MAAB Gallery, via Nerino 3, 20123 Milan
After the collective event of 2020, Alain Urrutia (Bilbao, 1981) returns to the MAAB Gallery with a solo exhibition entitled Memorabilia, in which he displays his latest cycle of paintings, which take their lead from several objects which he collected for their symbolic value, in addition to their intrinsic qualities. As the artist himself stated, ‘In these new works is represented the act of collecting and the way in which we give value and meaning to objects that apparently have none’.
The Basque artist, who now lives in Berlin, has carried out a pictorial project which invests its subjects with intense memory and an enigmatic and at times perturbing atmosphere originating in the very treatment of the depicted images: from the realism of their initial appearance, the images are immediately transformed into the ambivalences of a suspended mental representation, which finds its pictorial Wunderkammer in the idea of collecting.
In contrast to his past works, which are rigorously based on grey scales, these paintings were realised with a slight chromatic modulation which produces a sort of bas-relief and stereoscopic effect. The oscillation of the perceptual field is here echoed in the psycho-emotional vibration triggered by these works, which thus manage to include subjective valences within the objectivity of representation.
In this exhibition, then, Urrutia continues his evocative personal journey around objects and modes of representation, challenging the viewer through playful allusions and emotive harmonies with the object observed in the painting. By means of this approach, which reveals as much as it cloaks in mystery, the artist presents a close-up view of the focal points of his works, moving abruptly from enlargement to distance. As occurs in the Memorabilia cycle, he thus rescues the objects from oblivion, returning them to the centre of attention and reapproaching them as delicate, suffused and memorial appearances.