Alberto Emiliano Durante – Idoli

Informazioni Evento

Luogo
B>GALLERY
Piazza Di Santa Cecilia 16, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
22/06/2012

ore 19

Artisti
Alberto Emiliano Durante
Curatori
Giulia Zamperini
Generi
arte contemporanea, personale

Nella contemporaneità stanno avendo sempre più prevaricazione le artificiosità, costrutti umani che conchiudono e delimitano il nostro immaginario trascendentale in un immaginario possibile, e dunque definito.

Comunicato stampa

Idoli.
Nella contemporaneità stanno avendo sempre più prevaricazione le artificiosità, costrutti umani che conchiudono e delimitano il nostro immaginario trascendentale in un immaginario possibile, e dunque definito. La più appagante ricerca di superamento dei propri limiti si rapporta non più nel tentare di rapportarsi agli intrinseci significati del cosmo ma a un volersi pareggiare a tutti costi a Dio, nella sua capacità di onnipotenza e superiorità creativa. Tale istinto di “elevazione” esiste e appartiene in parte alla natura umana fin dai tempi più remoti, ma oggi si priva di una vera anatomia spirituale nel momento stesso in cui affronta il tema con un’attitudine anti-naturalistica perdendo così la sua immedesimazione più ancestrale; una spiritualità dunque ormai confusa e sempre più incapace di entrare in sinergia con i segni della terra o di misurarsi con essa.
Se ai suoi albori l’idolo, attraverso le sue forme pure e semplici, rappresentava una sorta di cura risolutiva, in quanto incarnava una forma di avvicinamento dal terreno al divino, ad oggi la sua pungente spigolosità e il suo carattere fortemente conchiuso non possono che farne roccaforte di paure e difficoltà, sintomo difensivo di ciò che la mente terrena non riesce (e non vuole), specialmente ora, più a recuperare al di fuori di se stessa.
Un passo a ritroso sarebbe pur necessario per aprirsi agli stimoli più regressi e per sentirsi nuovamente legati a quel senso di fede, che non significa recuperare forzatamente una religiosità ma riappropriarsi semmai di un sentimento di vicinanza a una realtà, “altra” da quella unicamente terrena che, per quanto rappresenti a tutt’oggi un’incognita, continuerà imperterrita a condizionare, in modo indiretto e assoluto, la nostra esistenza.

Giulia Zamperini