Alberto Garutti – Temporali
Presentazione dell’opera in occasione della XIX Giornata del Contemporaneo. |
Comunicato stampa
XIX Giornata del Contemporaneo | sabato 7 ottobre 2023
il cielo del MAXXI si accende con l’opera Temporali
di Alberto Garutti
Queste luci vibreranno quando in Italia un fulmine cadrà durante i temporali.
Quest’opera è dedicata a chi passando di qui penserà al cielo
Roma, 5 ottobre 2023. Alberto Garutti (1948-2023) è stata una delle figure di riferimento sulla scena dell’arte italiana e internazionale degli ultimi quarant’anni. Da sempre interessato ad esplorare gli spazi e le dinamiche di relazione tra opera, spettatore ed istituzione, Garutti a partire dagli anni ’90 trasforma i modi di fare arte pubblica ridefinendone radicalmente i processi di concezione. I lavori pubblici di Alberto Garutti sono disegnati come sistemi aperti di relazione, forme d’incontro tra i cittadini, gli spettatori dell’arte e il paesaggio, sottili letture critiche del nostro presente.
Nel 2009 l’artista ha accompagnato la nascita del MAXXI con Temporali, un’opera - la prima ad abitare gli spazi del museo anticipandone l’intensa attività espositiva - visibile solo dall’esterno dell’edificio e attiva giorno e notte.
In occasione della Giornata del Contemporaneo 2023 promossa da AMACI, sabato 7 ottobre il MAXXI presenta al pubblico l’opera Temporali ripensata appositamente dall’artista in una nuova forma e acquisita di recente nelle collezioni del museo.
Appuntamento alle 19.00 in piazza Alighiero Boetti, la piazza del Museo, con gli interventi di Monia Trombetta, responsabile dell’Ufficio curatoriale del museo; Anna Mattirolo e Laura Cherubini, nel 2009 rispettivamente Direttrice del MAXXI Arte e curatrice del progetto Dialoghi con la città, di cui l’opera di Garutti faceva parte; Dora Stiefelmeier, Presidente RAM – Radio Arte Mobile e Mario Pieroni gallerista; Francesco Garutti, Associate Director Programs CCA Montreal e figlio dell’artista.
Progettata da Alberto Garutti per essere installata sul tetto del Museo MAXXI lungo il prospetto che affaccia su via Masaccio, l’opera è una grande scritta luminosa le cui luci aumentano d’intensità ogni volta che un fulmine cade sul territorio italiano. L’opera si avvale della collaborazione di Meteorage, azienda specializzata nel rilevamento dei fulmini.
Secondo le parole dell’artista: “L’opera, visibile da vicino ma anche da molto lontano, apparirà come un segno luminoso esteso nel paesaggio urbano. Concepita per invitare lo spettatore ad abbracciare con lo sguardo il cielo che sovrasta il museo l’opera è testo nel paesaggio, soglia tra terra e cielo, didascalia al panorama celeste. Il tempo presente di Roma e di tutti i cieli italiani. Qui, ora.”
La scritta luminosa - i cui caratteri riproducono la scrittura autografa dell'artista - invita il pubblico a divenire parte attiva dell’opera, che si realizza appieno proprio nel rapporto con le persone, nell’incontro con lo spettatore:
Queste luci vibreranno quando in Italia un fulmine cadrà durante i temporali.
Quest’opera è dedicata a chi passando di qui penserà al cielo.
“Quest’opera-didascalia – operazione di scrittura nel luogo e sul luogo – nasce con l’intenzione semplice di rilanciare l’attenzione e il pensiero del visitatore verso ciò che già esiste, verso la scena naturale che lo circonda; muove nell’intenzione di responsabilizzarne lo sguardo.
L’opera dichiara allo spettatore il legame tra l’arte e l’energia primigenia della natura, ribadendo il valore dell’arte come strumento di mediazione tra l’uomo e il mondo. Temporali non è una semplice macchina di rilevazione, ma di rivelazione e non riguarda esclusivamente il cielo italiano, ma riesce ad evocare enigmi universali come l’atmosfera, i fulmini, l’energia e l’intera volta celeste: l’arte che contiene il senso mistico della natura.” (Alberto Garutti)