Alberto Grifi / Massimo Sarchielli – Anna
La Cineteca Nazionale in collaborazione con l’Associazione Culturale Alberto Grifi ha curato il restauro digitale di questo materiale video, realizzato da La Camera Ottica, laboratorio di restauro del DAMS di Gorizia, Università degli Studi di Udine, e lo propone per la prima al Torino Film Festival, presso la Galleria Alberto Peola.
Comunicato stampa
Anna, il film realizzato da Alberto Grifi e Massimo Sarchielli nel 1975, è ormai entrato nella storia del cinema italiano. Presentato nello stesso anno alla Berlinale e alla Mostra del Cinema di Venezia, è stato un caso, salutato da molti critici come evento epocale. Nella terra di mezzo tra finzione e documentario, Anna porta alle estreme conseguenze alcune delle pratiche più rivoluzionarie che hanno caratterizzato il cinema nei due decenni precedenti. Contemporaneamente, è un affresco impareggiabile della Roma alternativa e giovanile, che animava in quegli anni le zone del centro e in particolare Piazza Navona.
Anna non è, però, solo un film. Segna il passaggio tecnologico dalla pellicola al videotape, che ne ha fatto un oggetto nuovo per il pubblico e per gli stessi autori, esploratori di territori sconosciuti con proprie regole, limiti e possibilità. Grifi e Sarchielli, infatti, abbandonano la pellicola 16mm con cui avevano iniziato a filmare, per utilizzare un videotape recorder. L’uso della nuova macchina trasforma il modo di produzione ma anche la stessa struttura e costruzione dei materiali. L’impossibilità di proiettare su un grande schermo il video spinge Grifi a costruire artigianalmente un vidigrafo per il trasferimento del video su pellicola 16mm. Nasce così il film che tutti conosciamo, della durata di circa quattro ore. Il materiale originario della durata di circa undici ore è, invece, rimasto su bobine d’epoca da ¼ e da ½ pollice.
La Cineteca Nazionale in collaborazione con l’Associazione Culturale Alberto Grifi ha curato il restauro digitale di questo materiale video, realizzato da La Camera Ottica, laboratorio di restauro del DAMS di Gorizia, Università degli Studi di Udine, e lo propone per la prima al Torino Film Festival, presso la Galleria Alberto Peola.
Per tre giorni (23, 24 e 25 novembre) i volti, le voci, i corpi di Anna saranno visibili così come nessuno in questi trentotto anni li ha visti. Le bobine, la loro organizzazione acronologica, frammentaria e stratificata, riveleranno al pubblico la novità e la diversità del medium così come le hanno sperimentate gli autori.
Sabato 23 novembre, alle 13.00 i curatori Annamaria Licciardello e Jacopo Chessa presenteranno l’evento con Adriano Aprà, che per primo capì l’importanza dell’operazione di Grifi e Sarchielli, aiutandoli a realizzare la versione in pellicola, poi presentata nei festival e distribuita in sala, e Alessandro Bordina, ricercatore del laboratorio La Camera Ottica.
Sabato 23 novembre ore 13.00
Aperitivo inaugurale e presentazione di A. Aprà, A. Licciardello, J. Chessa e A. Bordina
Parlando di Anna (2h53’)
Anna se ne va (1h19’)
Domenica 24 novembre ore 14.30
Incontri a casa di Massimo (3h50’)
Riprese in pellicola (1h04’)
Lunedì 25 novembre ore 14.30
La Roma di Anna (2h42’)
Finzioni (1h55’)