Alberto Magrin – Eterna-Mente
L’idea alla base della mostra è quella di partire da una delle ultime opere di Magrin, il Civis Romanvs. Un uomo che racchiude in sé l’intera società, che attraverso il suo operato attivo porta a compimento le volontà non solo del popolo ma anche quelle religiose, politiche, sociali e artistiche.
Comunicato stampa
Roma, 13 novembre 2013 - Presso la sede del Complesso di Vicolo Valdina della Camera dei Deputati, martedì 3 dicembre 2013 alle ore 17,00 sarà inaugurata la mostra personale di Alberto Magrin dal titolo ETERNA-MENTE , a cura di Giulia Smeraldo.
L’idea alla base della mostra è quella di partire da una delle ultime opere di Magrin, il Civis Romanvs. Un uomo che racchiude in sé l’intera società, che attraverso il suo operato attivo porta a compimento le volontà non solo del popolo ma anche quelle religiose, politiche, sociali e artistiche.
Presentare un cittadino romano nell’età contemporanea vuol dire ricordarci quanto lo spirito di noi tutti debba essere rivolto alla partecipazione della vita pubblica, alla base della quale c’è la chiave per il rinnovamento della società intera.
Attraverso la fotografia digitale l’artista porta a compimento il suo lungo lavoro, iniziato ormai 15 anni fa, alla cui base c’è il forte rapporto tra l’uomo e il mondo. Le sue ultime opere sono nate seguendo la teoria junghiana delle coincidenze significative, rimodulata però seguendo il proprio cammino personale: questo ha dato alla luce opere dal grande impatto emotivo che, all’interno delle sale nobili della prestigiosa sede di Palazzo Valdina potranno esprimere tutta la loro essenza.
Così la curatrice Giulia Smeraldo: Quando siamo di fronte alle opere di Alberto Magrin si ha la sensazione che la nostra coscienza sia smossa da sentimenti contrastanti: siamo costretti a risolvere gli enigmi visivi che l’artista crea con il digitale ma allo stesso tempo siamo consapevoli che la scoperta non sarà necessariamente rasserenante.
In mostra 18 light boxes che mostrano il talento singolare dell’artista genovese, tra i quali spiccano senza dubbio il recente Le radici della conoscenza (2012) e Tra il maschio e la femmina (2003), opere che racchiudono in sé tutto il temperamento di Magrin e che presentano una sempre più evidente denuncia alla scala di valori sociali del nostro tempo.