Alberto Magrin Vs Antonio Teruzzi – Spiritual freedom
La nuova sede della MAGREEN GALLERY, galleria già attiva nel panorama nazionale ed internazionale, fondata nel 2014 da Alberto Magrin, inaugura con una doppia mostra: le fotografie di Alberto Magrin e le sculture di Antonio Teruzzi.
Comunicato stampa
Aprirà il 4 Luglio 2024 la nuova sede della MAGREEN GALLERY, galleria già attiva
nel panorama nazionale ed internazionale, fondata nel 2014 da Alberto Magrin.
Partecipante a numerose ferie tra cui il MIA Photo Fair, VOLTA Basel, Art Photo
BCN e Paris Photo, vuole offrire una guida su misura per collezionisti d'arte. A
celebrare questa nuova apertura nel capoluogo ligure, ci sarà anche l’artista
multiforme Antonio Teruzzi, con alcune sue opere iconiche. La mostra intitolata
Spiritual Freedom e realizzata con il supporto dell’Exhibition Manager Loris
Innocenti, sarà visibile dal 4 Luglio al 29 Settembre 2024, presso la Magreen
Gallery in Via Luccoli 22/S1, 16123 Genova.
I linguaggi tradizionali nel contemporaneo
Con questa mostra la Magreen Gallery vuole valorizzare la sua costante ricerca e
valorizzazione verso gli artisti che utilizzano i diversi linguaggi tradizionali: pittura,
scultura, disegno e architettura, con l’obiettivo di sperimentare nuove tecniche come
la fotografia digitale, video-art, performance, installazioni, sound art, arte tessile e
altre tecniche contemporanee. Il connubio dei due artisti celebra quindi il concept
lineare e la filosofia della galleria: due forme d’arte distinte, trovano in questa mostra
una via d’unione e dei linguaggi contemporanei. Le fotografie su porcellana di Magrin
si fondono con quattro sfere in terracotta policroma di Teruzzi.
Fotografia e Scultura
Alberto Magrin, inserito nell’Atlante dell’Arte Contemporanea da diversi anni, realizza
fotografie apparentemente di natura semplice, capaci poi di rilevare allo spettatore un
linguaggio articolato, irriverente e capace di destabilizzare. Il suo pensiero acuto è
figlio di un’eredità culturale importante, anche nell’identificazione dei titoli. La sua
poesia spiazzante permette una lettura molteplice, dove però emerge la sua ricerca
costante focalizzata sull’Uomo collegato al divino.
La medesima tematica appare anche nelle sfere di Antonio Teruzzi, dove l’Uomo, nel
suo Io si confronta con le sfide quotidiane della sua essenza e del senso di comunità.
Sulla superficie appaiono i segni coscienti, che si ergono come figure primordiali, al
centro del mondo e dell’universo, rappresentato dalla forma sferica, ovvero la
sublimazione del cerchio. Insieme ai segni, si notano anche le lettere, in
rappresentanza degli alfabeti capaci di creare linguaggi comunicativi tra le persone e i
popoli. E’ un’umanità in perenne cammino, fatto di confronti attivi e di eredità del
vissuto.