Alberto Timossi – Tra le Pieghe della Scultura

Informazioni Evento

Luogo
MINIGALLERY ASSISI
via Portica nr. 26 06081 , Assisi , Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

tutti i giorni su appuntamento

Vernissage
29/03/2025

ore 17.30

Artisti
Alberto Timossi
Generi
arte contemporanea, personale

Mostra personale.

Comunicato stampa

Alberto Timossi è protagonista della prima mostra del 2025 presso la Minigallery di Assisi. Questa personale arriva dopo alcune collaborazioni che sono iniziate nel 2014 con l’installazione ‘Flussi’ presso la Fonte di San Nicolò proprio ad Assisi. E’ seguita l’installazione presso il Ponte Sanguinario a Spoleto all’interno dell’evento Suburbia e, più recentemente, la partecipazione alla collettiva in galleria ‘La Somma degli Addendi’ nell’ottobre 2022.

La mostra è accompagnata da un testo di Davide Silvioli:

Nell’operato di Alberto Timossi, la ricerca sulla scultura è intrapresa attraverso la sperimentazione rivolta agli umori della forma, del volume, del materiale. È la materia che, pur variando a seconda dei proposti creativi, conserva, in ciascun lavoro dell’artista, i sintomi della tensione che ha generato la qualità dell’oggetto scultoreo, animandolo. Si tratta di una tensione onnipresente ma mai identica, che innerva le opere dimostrando un tenore talvolta più esplicito mentre in altre più introverso. Pertanto, la fisica di ogni sua realizzazione si riflette nella relativa estetica, ugualmente a come forma e contenuto convivono nel suo alfabeto, concorrendo a una narrazione univoca. Ciò è declinato tramite un lessico sì essenziale, poiché qualifica proprietà fondamentali della pratica scultorea, ma non per questo di scuola minimalista, dovutamente al modo “caldo” dell’autore di interpretare la tridimensionalità.
Il repertorio qui in esame, per la naturalezza del senso plastico, sembra trovare la propria radice negli archetipi della storia dell’arte e, più in particolare, in quella della scultura. Pieghe, concavità, flessioni, sbalzi, aggetti e inserti articolano, in Timossi, una grammatica personale, che conversa tanto con il passato quanto con il presente. D’altronde, i suoi Contraccolpi trasudano lo stato inerme di una deposizione e le sue Pagine possono restituire la sensazione della carne offesa. Al contempo, la scelta del materiale artificiale, di produzione industriale e combinato con materie naturali rinvia a questioni distintive dell’attualità, come la ricerca di un equilibrio tra uomo e natura, quindi alla relazione umana con la tecnica.
Nell’insieme, che sia legno, pietra, ceramica o marmo, il binomio con il pvc pone in essere, in tutti i casi, un pathos silenzioso. L’impersonalità del monocromo, allora, si mitiga, fino a maturare un proprio senso lirico, che richiede lunghe tempistiche di osservazione per essere avvertito pienamente. Il corpo delle sue operazioni, dunque, è teatro di manifestazioni sensibili, quali pressioni e resistenze, che conferiscono riconoscibilità a contrasti e accordi, a fratture e stratificazioni. Invero, occorre scrutare tra le pieghe della scultura, lasciarvi sedimentare lo sguardo, per partecipare ora all’armonia e ora al conflitto che abitano la medesima dimensione espressiva. Il linguaggio di Alberto Timossi, così, eleva alla superficie del visibile forze immateriali che diversamente rimarrebbero mute all’intelletto. Il suo lavoro ne svela la poesia e la sofferenza.

Biografia sintetica:

Alberto Timossi (Napoli, 1965), vive e lavora a Roma. Attraverso la scultura e le installazioni ambientali, conduce una riflessione sull’impatto dei processi di antropizzazione sui luoghi naturali. La sua pratica artistica è caratterizza dall’uso di materiali edili, spesso in dialogo con materiali di origine naturale.
Tra le mostre più recenti: “Tout se transform” (con Andrea Fais), Saraceno Artgallery, Roma; “Phainestai”(con Pino Genovese), MAP, Ancona, 2025; “Materia d’Urto”, Galleria Fidia, Roma, 2023; "Labirinti possibili", XXXIV° Biennale d'arte contemporanea, Alatri, 2023; “Tellurica” (con Pino Genovese), GAM, Roma, 2023; “Sacrostudio”, Musma Museo della scultura contemporanea Matera, 2023; "La somma degli addendi", Minigallery Assisi, 2022; “Levitas”, Galleria Gallerati, Roma, 2019.
Tra le installazioni ambientali: "Contraccolpo", Parco Respiraterra, Badolato marina (Catanzaro), 2024; “Trittico dei bruchi”, Museo di Scultura all’Aperto RespirArt sull’Alpe di Pampeago (Trento), 2024; “Sirene”, torrente lndren, Monte Rosa (Valle d’Aosta), 2023; "gARTen, Villa Rovere, Correggio, 2021; "Altrobosco", Sentiero d'arte Torrechiara (Parma), 2021; "Contraccolpi", Fondazione Orestiadi, Gibellina, 2021; “Segnacoli”, Area Sacra del Kothon, Mozia (Trapani), 2019; “In memoria. Pietre nere per il lago Sofia”, Ghiacciaio del Calderone, Gran Sasso, 2018; “Spilli”, Lago ex Snia, Roma, 2018; “Fata Morgana/Dentro l’Antropocene”, Laghetto del Rock Glacier del Col d’Olen, Gressoney la Trinité (Aosta), 2017; “Illusione”, Cave Michelangelo, Carrara, 2015; “Flussifiore”, Sesta Triennale di scultura Bad Ragatz, Svizzera, 2015; “Flussi”, Beelden in Gees, Olanda, 2015.