Alberto Ziveri – Opere scelte dal dopoguerra
Del pittore che sapeva impastare la pura luce con la materia dei colori come nessun altro, l’Archivio della Scuola Romana presenta una selezione di dipinti del periodo del secondo dopoguerra.
Comunicato stampa
"Cerco la mia vera vita – diceva Alberto Ziveri –, attraverso la pittura,
questa sola è la mia esistenza".
Del pittore che sapeva impastare la pura luce con la materia dei colori come nessun
altro, l’Archivio della Scuola Romana presenta una selezione di dipinti del
periodo del secondo dopoguerra. Opere scelte che raccontano gli anni della
ripresa e che fanno presagire l’avvento del boom economico, che colgono
gli aspetti quotidiani di un popolo che riaffermava la sua dignità e la sua
fondamentale semplicità. Scene di vita come lo svolgersi di un mercato, il
viaggio dei passeggeri sui mezzi pubblici, la costruzione di nuovi edifici che
si sostituivano alle campagne più prossime alla città. Narrazione di quello
che avveniva, di quello che il pittore vedeva e rappresentava col racconto
della propria pittura.
La consacrazione definitiva per l’artista avvenne nel 1984 con la grande
mostra antologica ospitata nella Galleria Nazionale d’Arte Moderna di
Roma. In quell’occasione di lui Giulio Carlo Argan scrisse: "Ziveri ricusò
l’alibi dell’ironia e l’ambiguità del realismo magico. Capì che il realismo non
era veduta dell’altro, né superbo possesso del mondo, ma un interrogarsi
sul nonsenso del reale".