Aldo Moriconi – (1923-1973)
In occasione del sesto anniversario della scomparsa di Valeria Moriconi, Jesi – sua città natale – la ricorda scoprendo un patrimonio d’arte inedito e la figura di uno dei più affascinanti e nascosti artisti marchigiani del ‘900: Aldo Moriconi (1923-1973), marito dell’attrice jesina, pittore, scultore, poeta, esploratore.
Comunicato stampa
Uomo d’avventura (nel ’72, in barca a vela, affrontò in solitaria la traversata dell’Atlantico), nato a Jesi da una famiglia di industriali, Aldo Moriconi morì tragicamente nell’ospedale di Segou il 5 marzo 1973 dopo un incidente d’auto nella savana del Mali. La stessa Valeria – cui fu legato dal 1951 fino agli inizi degli anni ’60 – di lui diceva “Era un pazzo, geniale, simpaticissimo, zingaro, ribelle, uomo di mare, capitano d’industria, pittore, viaggiatore, insaziabile di novità e di emozioni. Fino alla morte”.
La prima mostra antologica e documentaria su Aldo Moriconi si terrà dal 18 giugno al 17 luglio 2011, presso il Palazzo dei Convegni di Jesi. Nella sezione antologica sono in esposizione dipinti, disegni, incisioni, opere plastiche, riconducibili allo Spazialismo e al movimento dell’Arte Nucleare, fino alle grandi tele realizzate alla fine degli anni ’70 e all’inizio del successivo decennio in cui sperimenta le potenzialità del segno e del colore combinati in strutture reticolari o spiraliformi entro cui la luce e lo spazio vivono una loro storia. Nella sezione documentaria, foto, pagine di diari e poesie, documenti e opere dedicate da Aldo Moriconi a Valeria. In mostra anche il video ‘Valeria parla di Aldo Moriconi’ tratto da interviste dell’attrice e un’istallazione multimediale realizzata da Mentezero.
La Mostra antologica e documentaria “ALDO MORICONI. 1923–1973”, a cura di Franco Cecchini, è organizzata dal Centro Studi e Attività Teatrali Valeria Moriconi e promossa dalla Fondazione Pergolesi Spontini, dagli Assessorati alla Cultura del Comune di Jesi e della Provincia di Ancona, con il patrocinio della Regione Marche e la collaborazione della Pinacoteca Civica. A corredo della mostra è una monografia-catalogo, edito da Il Lavoro Editoriale, con il sostegno di Banca Marche, con testi di Loretta Mozzoni, Franco Cecchini, Lucio Del Gobbo, Ezio Bartocci, Francesco Scarabicchi.
Con questa mostra e con la monografia-catalogo si intende presentare e approfondire la personalità di Aldo Moriconi, la sua produzione artistica – per lo più inedita – non solo di pittura, grafica e arti plastiche ma anche di poesia, i suoi rapporti con i principali protagonisti della vita artistica di Roma (Flaiano, Patti, Moravia, Vespignani, Maccari, Rotella), particolarmente ricca di fermenti innovativi negli anni ’50-’60, la sua influenza sulla formazione culturale dell’attrice. “Con Aldo crebbi sotto tutti i punti di vista” affermerà Valeria “mi ha insegnato a leggere un libro, a guardare un quadro, ad ascoltare la musica. Fu grazie a lui che oggi sono quello che sono, e non solo come attrice”.
Per la sua avventura d’uomo e d’artista, Aldo Moriconi meritava di uscire dal cono d’ombra in cui sempre più era entrato già in vita sino a scomparirvi totalmente. Su di lui e la sua opera i riflettori non sono mai stati accesi. A differenza di Valeria, Aldo li ha rifuggiti. Questa mostra antologica documentaria segna il suo ritorno. Con essa, mentre riemerge un frammento del patrimonio artistico del ‘900, si ricostruisce la storia non certo di un protagonista ma di un testimone sensibile e partecipe, che ha sperimentato sulla propria pelle, prima che sulle tele, i fermenti innovativi dell’epoca.
Le opere selezionate e i documenti in mostra, oltre che dal Fondo archivistico di Valeria Moriconi – donato in gran parte al Comune di Jesi dalle eredi Luciana e Adriana Olivieri – provengono dalla Pinacoteca Civica, da collezionisti e soprattutto dalla vasta raccolta di proprietà di Francesca Lama, nipote di Aldo Moriconi, recentemente scomparsa e alla cui memoria è dedicata la mostra che vede la luce grazie al generoso impegno finanziario dei suoi familiari e di amici sponsor.
L’inaugurazione si terrà sabato 18 giugno alle ore 18 a Palazzo dei Convegni, alla presenza delle autorità e degli autori dei testi in catalogo (Loretta Mozzoni, Franco Cecchini, Lucio Del Gobbo, Ezio Bartocci, Francesco Scarabicchi), conduce Giovanni Filosa. Dopo la visita alla mostra, verrà offerto un drink da Rocca dei Forti–Togni e dall’Azienda Azienda Grilli e Gastreghini, nel Cortile della Fondazione Colocci.