Aldo Moro. Memoria politica democrazia
Mostra fotografica alla Link Campus University di Roma.
Comunicato stampa
Aldo Moro. Memoria, politica, democrazia. Questo il titolo della mostra fotografica che si terrà a partire dall’8 maggio, a quarantuno anni dal ritrovamento dell'on. Moro in via Caetani, nella prestigiosa sede dell’Università degli studi Link Campus University in Via del Casale di S. Pio V, 44 a Roma, fino al 31 maggio 2019 a cura di Maurizio Riccardi e Giovanni Currado con l’allestimento progettato dall’architetto Fabrizio Confessa.
La mostra fotografica ripercorre la vita politica del presidente della Dc ucciso dalle Brigate rosse attraverso le foto di Carlo Riccardi, decano dei fotoreporter romani che a 92 anni continua a fotografare coltivando contemporaneamente la sua passione di sempre per la pittura.
Il racconto fotografico è arricchito dalle immagini di Maurizio Riccardi, figlio di Carlo, e di Maurizio Piccirilli autore delle foto del ritrovamento del corpo di Aldo Moro in via Caetani. Con i tre importanti fotografi ha collaborato Giovanni Currado, giornalista e fotografo che ha coordinato la ricerca iconografica, il restauro delle immagini e raccolta di impressioni, commenti e contributi da parte di personaggi del mondo politico, culturale e giornalistico che completeranno il catalogo della mostra.
“Nel 1978 sono bastate due Polaroid a cancellare la vita di un personaggio non di secondo piano, come Aldo Moro, il quale, con l’aiuto dei media – ha dichiarato Giovanni Currado nel corso delle varie tappe che hanno portato la mostra in numerose città italiane – ha subìto così un secondo omicidio. Poter visionare centinaia di fotografie che ritraggono Moro – continua Currado – nel corso del suo impegno politico e in molti casi analizzarne i particolari per via del restauro, ha fatto crescere la consapevolezza che la riscoperta di Aldo Moro, ovvero la riscoperta della sua vitalità, attraverso le immagini che lo vedono combattivo e sorridente, concentrato o impacciato, possa servire per ricordare l’uomo e non la vittima, per ricordare quello che era riuscito ad ottenere, mostrando alle future classi dirigenti che la soluzione a molti dei problemi passa dal semplice confronto e dal dialogo con l’avversario politico.”
Nel corso della mostra Aldo Moro. Memoria, Politica, Democrazia sarà distribuita anche la nuova edizione del catalogo omonimo, edito da Agr Edizioni, curato da Maurizio Riccardi e Giovanni Currado, realizzato dall'Istituto Quinta Dimensione con il contributo di Intesa Sanpaolo e del MiBAC - Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali.
Il volume è composto da 245 pagine che raccolgono oltre 150 fotografie, molte delle quali inedite, accompagnate da commenti e testimonianze di personaggi noti della cultura, della politica e del giornalismo italiano tra cui: Tommaso Labate, Giorgio Benvenuto, Stefano Folli, Anna Maria Furlan, Enrico Cisnetto, Andrea Purgatori, Giorgio Balzoni, Luciano Conte, Marco Damilano, Nicolò Amato, Paolo Naccarato, Vincenzo Scotti, Antonio Catricalà, Marco Bentivogli, Luigi Bisignani, Ulderico Piernoli, Pierluigi Battista, Mario Mori, Carlo De Stefano e Antonio Marini.
La mostra si completa con un video che ripercorre le strade di Roma protagoniste di quei tragici 55 giorni, commentati dai magistrati, carabinieri, poliziotti e giornalisti che vissero quei tragici eventi.
La mostra vuole quindi mettere l'accento sulla figura di Moro nella sua interezza, senza trascurare il suo sacrificio, ma per separare i suoi insegnamenti da quelle due Polaroid delle BR che purtroppo lo identificano, in modo quasi esclusivo, dai testi scolastici alle più recenti ricerche sul web.
La mostra è stata precedentemente esposta a Roma, presso lo Stadio di Domiziano a Piazza Navona, a Lecce presso l’ex Convento dei Teatini, a Reggio Emilia presso l’UNIMORE, l'Università di Modena e Reggio Emilia, a Firenze presso il Consiglio regionale della Toscana e infine nuovamente a Roma presso la Camera dei Deputati, registrando in totale oltre 10.000 visitatori.
8 al 31 Maggio 2019
Università degli studi Link Campus University
Via del Casale di S. Pio V, 44, 00165 ROMA
Entrata libera dalle 9.00 alle 18.00 dal lunedi al sabato.
Chiuso tutte le domeniche e sabato 19 maggio.
Per info: [email protected]
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L’Archivio Fotografico Riccardi, iscritto presso la Soprintendenza Archivistica del Lazio di Roma in qualità di Patrimonio di Interesse Nazionale, è composto da oltre tre milioni di negativi originali, che ritraggono infiniti momenti più o meno noti della vita politica, sociale e di costume che hanno caratterizzato gli ultimi 70 anni di Storia italiana.
Carlo Riccardi (1926) è il primo paparazzo della “Dolce Vita”. Amico di Ennio Flaiano, Federico Fellini e di Totò, ha raccolto in un grande archivio settant’anni di Storia italiana. I suoi scatti sono esposti in mostre permanenti a Pechino, Roma e San Pietroburgo.
Negli anni cinquanta crea la rivista «Vip» e lavora per «Il Giornale d’Italia» e «Il Tempo». Ha documentato sei elezioni papali: quelle di Giovanni XXIII, Paolo VI, Giovanni Paolo I, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco I. Di recente ha pubblicato il libro fotografico Sophia Loren - Se mi dice bene (Armando, 2014) in omaggio agli 80 anni della grande attrice.
Maurizio Riccardi (1960), fotografo, è direttore dell’Agenzia di documentazione fotografica Agr. Dirige l'Archivio Riccardi e opera su tutta la sfera della comunicazione multimediale. Fra le sue mostre “Vita da Strega”, “I papi santi” e “Donne & Lavoro”. Ha pubblicato numerosi libri tra cui Africa perché (New Media, 2008), San Giovanni Paolo II. Il Papa venuto da lontano (Armando, 2014), e, con Giovanni Currado I tanti Pasolini (Armando, 2015), Gli anni d'oro del Premio Strega (Ponte Sisto, 2016), Il popolo della Repubblica (AGR, 2017), L’Italia al voto. Quando il web era la strada (AGR, 2019). Nel 2011 ha dato vita alla galleria Spazio5, punto di riferimento culturale a Roma.
Maurizio Piccirilli (1954), giornalista, fotoreporter e inviato, è stato caposervizio del quotidiano «Il Tempo» e si è occupato di esteri, terrorismo e criminalità nazionale e internazionale. Ha lasciato gli studi di Biologia per inseguire la passione della fotografia e il reportage. Insignito di un Award del World Press Photo, due volte ha vinto il Premio Baia Chia per la fotografia. Ha pubblicato Le quaglie di Osama (2006), Shahid (2010), Il volto nascosto di Osama (2011), Ferita Afgana (2013) e l'ebook Cuccioli del jihad.
Giovanni Currado (1980), giornalista e fotografo, autore di diversi reportage in Asia e Africa. È responsabile editoriale dell’Archivio Fotografico Riccardi ed è stato direttore editoriale della collana “I fotografici” della casa editrice Armando. Realizza e cura mostre fotografiche. Ha pubblicato, insieme a Maurizio Riccardi, I tanti Pasolini (Armando, 2015), Gli anni d'oro del Premio Strega (Ponte Sisto, 2016), Il popolo della Repubblica (AGR, 2017), L’Italia al voto. Quando il web era la strada (AGR, 2019)