Aldo Palazzolo / Fabio Iemmi – I Santissimi
La mostra ‘I Santissimi’, organizzata dal Museo Riso con la Direzione di Valeria Patrizia Li Vigni, presenta dieci pezzi unici analogici del fotografo siciliano Aldo Palazzolo, da lui rielaborati manualmente (Liquid Light) che rappresentano dieci figure tra le più importanti dell’ambito culturale internazionale dalla seconda metà del XX secolo ad oggi.
Comunicato stampa
La mostra ‘I Santissimi’, organizzata dal Museo Riso con la Direzione di Valeria Patrizia Li Vigni, presenta dieci pezzi unici analogici del fotografo siciliano Aldo Palazzolo, da lui rielaborati manualmente (Liquid Light) che rappresentano dieci figure tra le più importanti dell’ambito culturale internazionale dalla seconda metà del XX secolo ad oggi:
1. Rudolf Nureyev (danzatore, coreografo, scenografo)
2. Patty Smith (cantante, poetessa)
3. Adonis (poeta)
4. Giuseppe Sinopoli (compositore e direttore d'orchestra)
5. Gesualdo Bufalino (scrittore)
6. Julian Beck (attore e direttore Living Theatre)
7. Gina Lagorio (scrittrice)
8. Manlio Sgalambro (filosofo)
9. Philip Glass (pianista, compositore)
10. Allegra Chang (architetto, manager)
Opere che danno una continuità al repertorio della pittura su muro di Fabio Iemmi, che si fondono armoniosamente in un progetto di allestimento che non solo convive, ma entra in interrelazione con le austere superfici della Cappella dell’Incoronazione, che connotano l’ambito dell’esposizione.
“La ricerca e l’utilizzo – dichiara la direttrice Valeria Patrizia Li Vigni – delle nuove tecnologie, care al Museo Riso desideroso di aumentare il messaggio e la trasmissione al suo pubblico fornendo sempre maggiori informazioni, si concretizza in questa esposizione con una proiezione video del lavoro degli artisti con l’utilizzo di effetti di animazione e tridimensionali, che rendono la visione del visitatore partecipativa. Gli effetti sensoriali e olfattivi completano il percorso museo logico rendendolo una visita immersiva”
Le opere in mostra sono immagini di derivazione analogica impressionate su una amalgama di calce e inerti. Un’affinità materica che crea un filo di coerenza con l’affresco antico, restituendo la deframmentazione della stessa immagine impressa sulle malte.
Le dieci grande stesure su telaio ligneo, dalle dimensioni cm 140x110, composto da un intonaco naturale aggrappato su tela di iuta grezza, saranno completate da una “undicesima” opera multimediale, l’innovativa rappresentazione 3D Projection Mapping creata da Luigi Bertogalli e Fabio Iemmi.
Una mappatura di opere e proiezione Video inerenti il lavoro degli artisti e le loro opere, con effetti tridimensionali e animati, risultato di un progetto di ricerca finalizzato all'utilizzo delle ultime tecnologie nel mondo dell’arte. Il concept su cui si basa il progetto si ripromette di introdurre strumenti che amplino e attualizzino la fruizione dell’opera d’arte. Non ha assolutamente il fine di indagare la ‘sostituibilità’ dell’opera con la sua rappresentazione tecnologica, ma di esplorare l’ipotesi dell’introduzione di una forma d’arte ‘partecipata’ tra arte e tecnologia.
L’esposizione è allestita nella navata della Cappella dell’Incoronazione, di età ruggeriana, suggestivo spazio espositivo “out” del Museo Riso.