Aldo Tagliaferro – Memoria identificazione
Mostra retrospettiva dedicata all’artista Aldo Tagliaferro (Legnano, 1936 – Parma, 2009).
Comunicato stampa
ALDO TAGLIAFERRO. MEMORIA-IDENTIFICAZIONE
a cura di Alberto Zanchetta
In collaborazione con l'Archivio Aldo Tagliaferro, Parma
Osart Gallery è lieta di annunciare la retrospettiva dedicata all'artistaAldo Tagliaferro (Legnano, 1936 – Parma, 2009). La personale, a cura di Alberto Zanchetta, in programma dal 21 Giugno al 6 Ottobre 2018, presso la sede di Osart Gallery, in Corso Plebisciti 12 a Milano, si propone di valorizzareil lavorodell'artista attraverso la selezione di opere uniche appartenenti a uno storico e specifico ciclo di ricerca, MEMORIA-IDENTIFICAZIONE - in una variabilità temporale,che si colloca in un periodo importante durante il quale Tagliaferro entra a pieno titolo in quella che viene considerata la sua definitiva fase concettuale, mettendo a punto un nuovo metodo di lavoro – per progetti – a cui resterà fedele per tutta la sua carriera.
Alla base del grande lavoro di Aldo Tagliaferro c'è l'analisi costante dell'essere umano,del suo eterno confronto con il proprio Io e con l'ambiente che lo circonda.
La sua ricerca, oltre ad esaminare criticamente eventi del contesto sociale, dagli anni Settanta in poi si orienta verso una direzione più specifica del comportamento umano, sviluppando altresì un’indagine sulla memoria e sull’identificazione che pone in relazione la realtà con un momento intimistico.
Nell'analisi di MEMORIA-IDENTIFICAZIONE - in una variabilità temporale, Tagliaferro utilizza due componenti (la memoria e l’identificazione, che ritiene parallele al punto da sovrapporsi) la cui somma, come afferma l'artista, «dà, attraverso le esperienze consumate, una conoscenza del proprio io.Questo può diventare condizionante in un tempo presente, perché il nostro comportamento è dato dalla somma tra le nostre esperienze assimilate e la sollecitazione di nuovi stimoli, che tendono continuamente a modificarlo, in rapporto al tempo reale che è il presente».
La mostra si apre nella sala principale con due importanti opere su tele emulsionate: il dittico Particolare “IDENTIFICAZIONE MNEMONICA” (1972) e lamonumentale installazione di nove metri dal titolo IDENTIFICAZIONE IN UNA VARIABILITÀ OGGETTIVA TEMPORALE (1973). Le opere si caratterizzano sia per l'utilizzo di un insieme di elementi teso a creare diverse possibilità di interazione, sia per le sue ripetizioni variate in una scala di colori dal bianco al nero e per la possibilità demandata al fruitore di scegliere un “fotogramma di identificazione” a sua scelta. Nello spazio espositivo della Osart Gallery le fotografie di grandi dimensioni vengono inoltre allestite in modo da invogliare i presenti a sentirsi partecipi dell'ambiente evocato.
Nella seconda sala, la mostra prosegue con un piccolo nucleo dedicato ai progetti realizzati nel 1972: Studio per: MEMORIA-IDENTIFICAZIONE - in una variabilità temporale, MEMORIA-IDENTIFICAZIONE (variante blu) e Progetto per MEMORIA-IDENTIFICAZIONE - in una variabilità temporale. Qui è possibile visionare la genesi della riflessione incentrata sulla memoria; la stessa immagine fotografica, che caratterizza le tele emulsionate, viene infatti ripetuta su fogli di cartoncino, quasi a volerla rendere temporalmente verificabile.
La teatralità della grande installazione e l'unicità delle opere selezionate diventano, per chi guarda, una sorta di materializzazione fisica della scena, la quale permette di comprendere in modo filologico la progettualità e la processualità di uno dei grandi protagonisti dell'arte concettuale all’interno del panorama internazionale.
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Nota biografica (1936-2009)
Aldo Tagliaferro nasce a Legnano nel 1936. Agli inizi degli anni Sessanta si dedica pienamente alla professione artistica e nel 1963 tiene la sua prima personale a Legnano. Dopo un periodo di riconsiderazione del suo lavoro, inizia una documentazione e un'analisi del contesto socio-politico e del comportamento dell'uomo. Per essere più vicino alla realtà utilizza delle immagini fotografiche recuperate dalla cronaca. Nel 1969 aderisce alla Mec-Art e dal 1971 in poi prosegue la ricerca fotografica in modo autonomo. Tra le sue esposizioni ricordiamo la XXXV Biennale di Venezia (1970), Combattimento per un'immagine (1973), Fotomedia (1974-1975).