Alejandra Hernández – Keep My Treasures Where I can See Them
L’artista esplora un immaginario intimo contraddistinto da presenze che ricorrono di continuo all’interno dei suoi dipinti.
Comunicato stampa
Laveronica arte contemporanea è lieta di presentare “Keep My Treasures Where I Can See Them”, mostra personale di Alejandra Hernandez a cura di Giovanni De Lazzari.
Alejandra Hernandez è nata a Bogotà nel 1989. La sua ricerca si è finora sviluppata attraverso l’impiego esclusivo del disegno e della pittura ed affronta tematiche capaci di esprimere, in modo diversificato e con profondità introspettiva, svariate condizioni di un sentire visionario, frutto dell’incontro fra suggestioni culturali eterogenee e un’immaginazione originale, in grado d’interpretare con particolare coerenza espressiva le suggestioni dell’attualità, includendo nel frattempo aspetti tratti da una forte fascinazione per elementi estetici che richiamano quelli di alcune culture magiche primitive.
L’artista esplora un immaginario intimo contraddistinto da presenze che ricorrono di continuo all’interno dei suoi dipinti. La figura femminile, ad esempio, è predominante; protagonista di condizioni paradossali e giocose, è parte di visioni spesso surreali nelle quali l’ordine di quotidianità apparentemente liete è sempre turbato. L’individuo è al centro di eventi che ricordano rituali di gruppo, dove azioni ludiche concorrono a mantenere equilibri precari fra cose e persone, allo scopo di colmare il vuoto che costituisce le zone franche fra i limiti dei corpi.
Nel sovvertimento continuo dei rapporti di forza fra uomo e natura, gli animali (che occupano un posto di grande rilievo nella ricerca di Alejandra Hernandez) esprimono aspetti simbolici non riconducibili ad un significato specifico ma ad un più esteso ambito evocativo. A tratti, la loro presenza ricorda quella delle divinità tutelari; in altri casi, invece, essi sembrano provenire da fantasie e pensieri delle persone alle quali sono vicini, come specie di incursioni inquietanti nella quotidianità alterata. Anche gli oggetti presenti nelle opere trasmettono un’umana vitalità, rendono estranianti scene accomunate dalla compresenza di riferimenti colti ed elementi tratti dalla cultura di massa, rielaborati di continuo con molta attenzione per la cura dei dettagli e per la scelta di accordi cromatici brillanti, spesso complementari, che con immediatezza rivelano l’interesse dell’artista per gli aspetti profondi che condizionano le esperienze sociali, così come il suo intento di spingerle oltre il limite della normalità.
Le opere presentate in occasione della mostra “Keep My Treasures Where I Can See Them” possono essere intese come parti diverse di un’unica, lucida visione, che, a partire da un punto di vista soggettivo ironico e poetico, riflette su problematiche diverse della comunicazione e sui condizionamenti che essa impone alla percezione dell’individuo, a causa di una compresenza sempre più confusa e pervasiva dei suoi segni, tale da far pensare che per parlare di soggettività, cultura e immagine sia ormai indispensabile ricorrere alle loro visioni distorte
Biografia
Alejandra Hernández è nata a Bogotá, Colombia (1989), ha completato i suoi studi in arti visivi all’univeristà di Javeriana, Bogotá nel 2011, prima di trasferirsi in Belgio e iniziare un master alla KASK School of Arts. Hernández ha partecipato a diverse mostre a Bogotá, Brussels e Ghent. La pittura e il disegno sono i suoi mezzi espressivi principali, essi sono influenzati da esperienze della quotidianità, dalla musica, dalla storia dell’arte, dai fumetti, dal cinema e dalla mitologia. Il risultato è spesso una combinazione di immagini e simboli che giocano tra la realtà e la fantasia, ritratti in momenti in cui l’ambiguità è sempre presente. Nel 2015 inizia un programma di residenza presso l’HISK (Istituto Superiore per le Belle Arti) a Ghent, in Belgio. Tra le recenti mostre personali: DeQueeste Galerie, Abele, Belgium (2016); Tesoro encontrado, KB Espacio para la cultura, Bogotá, Colombia (2015).
Le mostre collettive includono: Salon 1030, Private exhibition, Brussels, Belgium (2015); A cozy mystery with bite, Greylight Projects, Brussels, Belgium (2015); HISK Open Studios, Hisk, Ghent, Belgium (2015); Capital Artists, Brussels Art Institute, Brussels, Belgium (2015); Balls & Glory, Galerie Rodolphe Janssen. Brussels, Belgium (2016); Atlantis na Plato, Croxhapox. Ghent, Belgium (2016).
Laveronica Arte Contemporanea is proud to present “Keep My Treasures Where I Can See Them”, Alejandra Hernández’s solo exhibition curated by Giovanni De Lazzari.
Alejandra Hernández was born in Bogota in 1989. So far, she has developed her research through the exclusive use of drawing and painting. She examines subjects that, in a diversified way and with introspective depth, can express the varied conditions of a visionary sentiment, the outcome of the encounter between diverse cultural suggestions and an original imagination. Thus, this interprets the suggestions of modernity with unique expressive coherence, while also including aspects drawn from Hernández’s great fascination with aesthetic elements that evoke those of certain primitive magical cultures.
The artist explores intimate imagery distinguished by presences that constantly crop up in her paintings. For example, the female figure is predominant: the leading player in paradoxical and playful conditions, she is part of visions that are often surreal, in which the order of a seemingly happy everyday life is always troubled. The individual is at the centre of events reminiscent of group rituals, where playful actions help maintain precarious balances between people and things, in order to fill the void that forms the free zones between the boundaries of bodies.
By constantly overturning the relationships of power between humans and nature, animals (who occupy a very significant place in Hernández’s research) express symbolic aspects that cannot be traced to a specific meaning, but to a broader evocative environment. Sometimes their presence evokes that of tutelary gods; in other cases, they instead seem to come from the fantasies and thoughts of the people near them, like troubling forays into an altered everyday life. Even the objects present in the works convey a human vitality, giving an alienating air to scenes united by the joint presence of learned references and elements taken from mass culture, constantly redeveloped with great attention to detail and the choice of brilliant harmonies of colours – often complementary – that immediately reveal the artist’s interest in the profound aspects that condition social experiences, as well as her intent to push them past the limit of normality.
The works presented at the “Keep My Treasures Where I Can See Them” exhibition can be understood as different parts of a single, lucid vision that starts from an ironic and poetic subjective viewpoint to reflect on the different problems of communication and the conditionings it imposes on the individual’s perception, due to the increasingly confused and pervasive concurrence of its signs. Indeed, it seems that now we need to turn to these distorted images in order to talk about subjectivity, culture and image.
Biografy
Alejandra Hernández
Born in Bogotá, Colombia (1989), completed her bachelor in visual arts at Javeriana University, Bogotá in 2011, before moving to Belgium and starting a master in KASK School of Arts. She has exhibited in various art spaces in Bogotá and Brussels, Ghent among others. Painting and drawing have been her principal mediums influenced by the experiences of daily life, music, art history, comic, cinema and mythology. The result is often a combination of images and symbols that play between reality and fantasy, portrayed in moments where ambiguity is always present. In 2015 she began a program as a candidate laureate in HISK (Higher Institute for Fine Arts) in Ghent, Belgium.
Recent solo exhibitions include: DeQueeste Galerie, Abele, Belgium (2016); Tesoro encontrado, KB Espacio para la cultura, Bogotá, Colombia (2015).
Among the group exhibitions: Salon 1030, Private exhibition, Brussels, Belgium (2015); A cozy mystery with bite, Greylight Projects, Brussels, Belgium (2015); HISK Open Studios, Hisk, Ghent, Belgium (2015); Capital Artists, Brussels Art Institute, Brussels, Belgium (2015); Balls & Glory, Galerie Rodolphe Janssen. Brussels, Belgium (2016); Atlantis na Plato, Croxhapox. Ghent, Belgium (2016).