Alessandra Apos – Immaginario Aperto
Mostra personale
Comunicato stampa
Alessandra Apos
a cura di aposmaps
sound design Ynaktera
testi di Elena Giulia Abbiatici e Carlo Martino
coordinamento Andrea Persano
OPENING Sabato 16 Dicembre 2017 - h 19.00
Live performance di Kenta Kamiyama
16 Dicembre 2017 – 11 Gennaio 2018
Label201, via Portuense 201 - Roma
“La carte ne reproduit pas un inconscient fermé sur lui-même, elle le construit”
“La mappa non riproduce un inconscio chiuso su se stesso, essa lo costruisce.”
Deleuze e Guattari, Millepiani
“Ho intrapreso un percorso a ritroso nelle pieghe inconsce della mano di Alessandra Apos, autrice dei segni su tela, carta e ceramica che lei ama definire “mappe immaginarie”.
Quasi ad entrare nelle sue planimetrie mentali, dove più o meno volontariamente si muove alla deriva. Il metodo non c’è e il suo tracciato eccede la volizione interna, ponendosi ai margini dello sguardo.
Ogni produzione artistica determina e/o viene determinata, influenza e/o è influenzata dal luogo di creazione e dalla sua relazione con un popolo, una cultura, una regione, una nazione e inevitabilmente dal contatto con queste. Sono la transnazionalità e il contatto con diverse culture a rimettere in discussione la questione della purezza stilistica e dell’arte nazionale. Perché dacché esiste, l’arte non ha mai avuto un’universalità di fruizione, ma sempre una geografia confinata.
Cosa succede quando è l’inconscio a disegnare e non una volontà iconografica?
Noi siamo le carte che tracciamo e l’immaginario che vediamo.
La mappa esprime l'identità del percorso individuale e dei tanti percorsi possibili; si confonde con il suo oggetto, in quanto la traccia stessa è movimento. E’ una mappa fatta di "linee di fuga" nel senso letterale che Deleuze e Guattari hanno dato a questa formula.
Fernand Deligny, grandissimo educatore e animatore socioculturale francese, una vita al servizio dei bambini autistici, come metodo di ascolto e osservazione, rifiutò il linguaggio e ricorse alle “Lignes d’erre” (linee di vagabondaggio). Flussi e contrazioni, tracce e nodi.
Divenne celebre per un’educazione che si dimentica del progetto terapeutico e abbraccia l’alterità.
Se provassimo infatti a presentare queste griglie in bianco e nero a soggetti di culture diverse, le interpretazioni sarebbero tantissime a seconda dei meccanismi di percezione e ricostruzione dell’immagine che affondano sia nella geografia di provenienza che in quella di influenza.” (estratto dal testo di Elena Giulia Abbiatici)
L’immaginario di Alessandra Apos sarà accompagnato da One Home, opera multicanale di Ynaktera, che vuole essere colonna sonora del continuo andare e percepire gli ambienti urbani del nostro tempo. Suoni, gesti si sovrappongono tracciando segni e mappe mentali che ognuno rielabora a suo modo.
Label201 presenta la nuova produzione di segni su carta e tela accompagnati dai nuovi oggetti (i “Vasi”, estratti dalla linea outdoor, e la serie “Gatti”) estrapolati da figure rappresentative dell’immaginario aposmaps, realizzati in collaborazione con Pimar, azienda pugliese leader nell’estrazione e nella lavorazione della pietra leccese.
In esposizione inoltre la collezione di ceramiche dalla linea geometrica, ideata insieme al designer Andrea Persano e realizzata nel 2016 dal ceramista Andrea Margiotta.
Durante l’inaugurazione di sabato 16 Dicembre, Kenta Kamiyama si esibirà in una live peformances e presenterà il suo nuovo album "Side Effects", pubblicato da Stochastic Resonance.
“Mappe Immaginarie” fa parte di aposmaps, un progetto di ricerca sperimentale, esplorazione di un segno-disegno-trama, connubio tra arte e design ideato da Alessandra Apos e Andrea Persano.