Alessandra Beltrame / In Fabula
Mostra personale dell’artista Alessandra Beltrame dal titolo IN FABULA, a cura di Eraldo Mauro e Stefano Cecchetto.
Comunicato stampa
Da sabato 29 agosto 2020 la Fondazione Bevilacqua La Masa ospiterà la mostra personale dell’artista Alessandra Beltrame dal titolo IN FABULA, a cura di Eraldo Mauro e Stefano Cecchetto, visitabile fino al 30 settembre 2020 nella sede di Palazzetto Tito.
Nata in Svizzera da famiglia Italiana e residente a San Gallo, nei lavori di Alessandra Beltrame emergono spesso rimandi a questa doppia identità: da una parte la tradizione del ricamo domestico veneto-friulana e, dall’altra, la elaborata tradizione sangallese del famoso pizzo.
Così descrive l’artista la genesi di questo progetto:
«IN FABULA è un lavoro in divenire: è la composizione di un inedito linguaggio figurato, formato da vocaboli di disparata provenienza (soggetti, questi, che provengono in parte dal mio vissuto personale, accostati ad altri, che sono invece frutto di incontri casuali) cui vengono negate le singole identità per poi inserirli, omologati, in un personale alfabeto visivo. Molti soggetti possono trovare richiami nella letteratura fiabesca ma, allo stesso tempo, possiedono una loro propria storia che ha radici reali e concrete.
Storie dai rimandi a volte felici a volte drammatici.
Ciascun soggetto scelto, viene ricoperto con una pelle dorata cucita addosso da me manualmente. Ognuno di essi è riconoscibile in quanto tale ma, nell’omologazione dorata, l’identità reale si apre ad una nuova identità fantastica, creando quello spaesamento entro il quale si formula un nuovo linguaggio.
Quello che vediamo è veramente quello che crediamo di conoscere? Le singole voci che non udiamo ma che sono rapprese all’interno della pelle dorata, racconterebbero le stesse storie che abbiamo ascoltato nella nostra infanzia? Come nelle fiabe, in cui la linea di confine tra reale e fantastico è sottile e sinuosa, ciò che la pelle contiene corrisponde poi realmente a quanto l’artista descrive oppure è solo una sua finzione?»
Alessandra Beltrame