Alessandro Bertozzi – India: anima e corpo

Informazioni Evento

Luogo
RACCOLTA LERCARO
Via Riva Di Reno 57, Bologna, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Martedì e mercoledì, ore 15-19

Giovedì e venerdì, ore 10-13 / 15-19

Chiuso nel fine settimana (fino al permanere dell’emergenza sanitaria)

Vernissage
20/05/2021

ore18

Artisti
Alessandro Bertozzi
Generi
fotografia, personale

La mostra India: anima e corpo presenta un corpus selezionato di una trentina di fotografie scattate da Alessandro Bertozzi con una macchina a pellicola e poi stampate in camera oscura.

Comunicato stampa

La mostra India: anima e corpo presenta un corpus selezionato di una trentina di fotografie scattate da Alessandro Bertozzi con una macchina a pellicola e poi stampate in camera oscura.

L’origine di questo percorso visivo che il fotografo presenta oggi alla Raccolta Lercaro, dove sarà fruibile dal 21 maggio al 25 luglio 2021, ha origine a sua volta da un viaggio. Viaggio che Bertozzi compie concretamente all’inizio del 2019, quando ancora la pandemia era un evento impensabile, e che da subito si rivela soprattutto un cammino interiore.

Da uomo occidentale, infatti, il fotografo si addentra nelle maglie della cultura indiana restituendone, attraverso l’intensità del bianco/nero fotografico, un assaggio potente, capace di offrire allo sguardo del pubblico molteplici sollecitazioni e numerosi interrogativi.

L’India, infatti, è terra di implacabili contraddizioni: estreme povertà accanto a impensabili ricchezze, caste a cui non è concessa nemmeno la dignità umana e opulenze da Maharaja, terre e acque, corpi e spiriti… vita e morte.

Bertozzi, nel tempo del suo soggiorno, vive di persona questa continua duplicità, in cui gli opposti convivono in un’atmosfera fatta di conflitti solo apparenti. Già, perché in realtà a mediare tra la durezza della vita e la levità della speranza c’è lo spirito. O meglio, la spiritualità, tessuta sui fondamenti della fede induista.

È il filo rosso della fede che fa da collante ad ogni aspetto della vita ed è questo che Bertozzi comprende subito. Con il suo obiettivo fotografico si muove tra diverse città (Agra, Allahabad, Delhi, Galta Ji, Jaipur, Sarnat, Varanasi) e immortala i diversi aspetti della quotidianità: dalla richiesta di offerte davanti ai templi al bagno rituale nel Gange, dalla slanciata eleganza del tempio induista ai sorrisi pudichi delle donne, fino al rito della cremazione dei morti.

Il colore non c’è. La potenza evocativa delle cromie – che nell’immaginario occidentale è fortemente associato all’India e che là, in effetti, costituisce un codice utilizzato per indicare importanti aspetti sociali (la casta, l’appartenenza religiosa…) – è assente, assorbita nell’universalità della bicromia che rende le immagini atemporali e sempre valide. Indelebili al cuore e alla mente, come il viaggio interiore che ne deriva.