Alessandro Boezio – The Archetype
Da sempre attento alla relazione con il luogo inteso come contenitore di memoria e di storia, Alessandro Boezio crea un progetto espositivo di profonda suggestione, approfondendo le tematiche del gesto e del corpo attraverso installazioni scultoree appositamente ideate e realizzate per la mostra.
Comunicato stampa
Testo introduttivo estratto
Da sempre attento alla relazione con il luogo inteso come contenitore di memoria e di storia, Alessandro Boezio crea un progetto espositivo di profonda suggestione, approfondendo le tematiche del gesto e del corpo attraverso installazioni scultoree appositamente ideate e realizzate per la mostra.
Come suggerisce il titolo, The Archetype, l’intenzione perfettamente risolta dall’artista è quella di ritrovare, nella freschezza plastica della scultura attuale, il senso primario e fondante della gestualità e del rituale, partendo da uno studio attento sulle rappresentazioni dell’Ultima Cena quali momenti di trasmissione di un messaggio spirituale e metafisico che ancora oggi costituisce la base della nostra cultura visuale, recuperando congiuntamente il valore archetipico della gestualità dalla mitologia greca con le sue metamorfosi, ai moti dell’animo rinascimentali.
In particolare per la mostra verranno presentate sculture e installazioni con rimandi a simbologie enigmatiche influenzate dal gotico lombardo, incrociando nelle opere ispirazioni dai dipinti di Pietro Da Cemmo, artista presente negli spazi pubblici museali della città di Crema, con divagazioni concettuali che recuperano il concetto di archetipo come reiterazione rinnovantesi del gesto della mano e del corpo: ora come icona di riferimento dell’arte di ogni tempo, con particolare riferimento all’Ultima cena, ora come sintesi dell’elaborazione manuale e fisica dell’oggetto scultoreo da parte dell’artista, ora anche come momento di incontro polisensoriale e performativo tra musica, architettura, pubblico e opera, in un’osmosi ricreativa dello spazio e del tempo della visione e della contemplazione.
Il progetto espositivo infatti, oltre a presentare una decina di sculture installative realizzate in dialogo con le peculiarità spaziali della Galleria ARTEATRO, unisce una proposta musicale, coinvolgendo due musicisti contemporanei, Giacomo Ferrari e Raffaele La Ragione, in un omaggio al compositore cremasco Giovanni Vailati, uno tra i più grandi solisti della storia nel mandolino, del quale questo anno ricorre il bicentenario dalla nascita.
La mostra, visitabile sino al 22 novembre 2015, aperta al pubblico si pone quindi come affascinante progetto culturale che coinvolge il territorio e non solo in un percorso interdisciplinare di grande lirismo e puntuale coerenza. La mostra sarà accompagnata da un catalogo dedicato all’artista Alessandro Boezio, completo della riproduzione di tutte le opere esposte e di immagini delle installazioni.