Alessandro Fabbris – Reworking

Informazioni Evento

Luogo
CRAG - CHIONO REISOVA HOME GALLERY
Via Maria Vittoria 45, Torino, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

martedì-sabato 11/13 e 15.30/19.00
altri giorni ed orari su appuntamento

Vernissage
19/05/2022

ore 15

Artisti
Alessandro Fabbris
Generi
fotografia, arte contemporanea, personale

In Reworking il lavoro di Alessandro Fabbris si configura con un filo conduttore che dalla sua prima ricerca pittorica lo porta all’attuale incentrata sulla fotografia, nella quale vengono riletti e rielaborati alcuni frammenti della sua pittura, qui indagata tramite dispostivi non canonici, quali ad esempio scanner piani.

Comunicato stampa

La galleria Crag – Chiono Reisovà art gallery è lieta di presentare Reworking, mostra personale dell’artista Alessandro Fabbris (Torino, 1977) dal 19 maggio al 18 giugno 2022, nella sede di via Giolitti 51/A, Torino.

In Reworking il lavoro di Alessandro Fabbris si configura con un filo conduttore che dalla sua prima ricerca pittorica lo porta all’attuale incentrata sulla fotografia, nella quale vengono riletti e rielaborati alcuni frammenti della sua pittura, qui indagata tramite dispostivi non canonici, quali ad esempio scanner piani. L’idea centrale della mostra è di presentare al pubblico opere scelte dal 2010 ad oggi, così da far comprendere al visitatore l’evoluzione dell’artista, che si concentra sull’uso della tecnologia associato alla sua prima formazione pittorica, addentrandosi nella post-fotografia, in cui la luce ed il colore sono gli elementi cardine della sua ricerca.

Verranno esposti in mostra lavori recenti della serie Scanning Light, nella quale si uniscono chiaroscuri generati da mascherature ed interazioni con la luce, doppie esposizioni che vengono poi virate nelle cromie tramite "errori" di bilanciamento dei bianchi e dei toni, ingrandimenti e ritagli, sovrapposizioni di immagini, o meglio di particolari, che portano alla luce il substrato delle immagini.
A queste opere vengono accostate quelle della serie Procedimenti meccanici, in bilico tra fotografia, pittura ed elaborazione digitale, il cui titolo allude ad un ciclo di lezioni tenute da Fussli presso la Royal Academy of Arts di Londra sulla relazione tra pittura e nuovi procedimenti fotosensibili.
La luce è elemento centrale anche nell’opera della serie Stratificazioni, che comprende fogli di acetato dipinti con pigmenti interferenti che vengono soprapposti e stratificati tra coppie di vetro. A seconda dell’incidenza della luce varia la trasparenza del supporto e la percezione dei colori, facendo apparire le forme come epifanie che coinvolgono il visitatore e la sua esperienza sensoriale e memoriale. A Fabbris piace collegare così quei procedimenti che dalla luce portano alla pittura e che talvolta la rendono inafferrabile.
Legata al primo momento dell’artista segue l’installazione pittorica Lineamenti di una analisi, del ciclo Sintassi Aperta che indaga sulla pittura aniconica e la possibilità dell’apertura a nuove narrazioni attraverso i movimenti dei singoli elementi.
In ultimo verrà presentata un’opera tessile della serie Glitch, in cui i colori, catturati tramite scansioni e fotografie di gelatine colorate usate nell'illuminotecnica e successivamente stampati su tessuti semi trasparenti, possono cambiare la loro consistenza e il loro timbro in relazione alle fonti luminose dello spazio in cui vengono posti.
Fabbris “reimposta aggiornata al giorno d’oggi, e, soprattutto, al lume della sua sensibilità, più di una traccia tipica della ricerca astratta italiana degli anni ’60 e ’70 (...) come testimonia l’uso di una tecnica mista dove a pastelli e pigmenti vari si integrano reperti oggettuali ed un accorto e limitato uso della tecnologia digitale” (Edoardo Di Mauro, catalogo BAM 2020).

Biografia

Alessandro Fabbris (Torino, 1977) ha studiato pittura all’Accademia Albertina di Torino e successivamente ha conseguito un Master in Fotografia all’Accademia di Brera.
Vive tra Torino e Genova, dove è docente all’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova.