Alessandro Giannì – Messinscèna
Messinscèna è un progetto di Numero Cromatico che vuole analizzare le attuali realtà artistiche attraverso un dispositivo di mostre one shot.
Comunicato stampa
Messinscèna è un progetto di Numero Cromatico che vuole analizzare le attuali realtà artistiche attraverso un dispositivo di mostre one shot. Ogni appuntamento è dedicato ad un unico artista. Verrà esposta una sola opera che resterà in mostra per cinque ore, dalle 19:00 alle 00:00, in uno spazio dedicato e sempre identico.
Per il primo appuntamento è stato invitato Alessandro Giannì. La sua ricerca ruota attorno alla pratica della pittura ad olio in relazione all'utilizzo dei nuovi media, Internet e la cultura digitale.
Perché messinscèna? Mutuato dal lessico teatrale vogliamo mostrare, mettere in scena, linee di pensiero e progetti di ricerca. Mettere in mostra e aprire un dialogo tra ricerche diverse, cercando di capire se e quali sono le connessioni e le diversità. L’intenzione del progetto è anche creare un luogo di dialogo tra pensieri convergenti e divergenti, capire se ci sono linee di pensiero e quali possono essere le loro applicazioni.
Ogni artista ha a disposizione lo stesso ambiente nel quale creare una particolare forma di relazione tra pubblico ed opera. Nel proprio appuntamento, per 5 ore, ogni artista inventerà forme di allestimento e di fruizione dell’opera. Il pubblico verrà invitato a vivere l’esperienza secondo regole precise.
I prossimi appuntamenti saranno:
Leonardo Petrucci - 29 maggio 2019 / Federika Fumarola - 5 giugno 2019 /
Jacopo Tomassini - 12 giugno 2019 / Silvio Saccà - 19 giugno 2019
Il progetto è in collaborazione con Untitled Association.
Alessandro Giannì (1989)
Ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Roma. Nella sua pratica artistica, raccoglie frammenti estetici dai social network e dalla rete con l'intenzione di dare loro una nuova esistenza. In una parte del suo lavoro riutilizza i simboli della storia dell'arte per creare altri paesaggi e altre immagini attribuibili a un'epoca indefinita. Nel 2014 ha preso parte alla mostra ÑEWPRESSIONISM curata dall'artista greco Miltos Manetas. Nel 2016 ha partecipato come art director al progetto "Ovalis" di Enrico Ghezzi ed Emiliano Montanari. In questa occasione, alcune delle sue opere sono state installate alla 73a Mostra del Cinema di Venezia.