Alessandro Giannì – Psychomachia II
Con la mostra di Alessandro Giannì, Spazio Volta diventa un portale osmotico, un elemento mercuriale che mette in contatto l’immaginario dell’artista con il pubblico.
Comunicato stampa
Con la mostra di Alessandro Giannì, Spazio Volta diventa un portale osmotico, un elemento mercuriale che mette in contatto l'immaginario dell'artista con il pubblico. La vetrata dell'ex fontana è infatti pensata per essere una finestra sulla psiche dell’artista. Il vinile riprende i soggetti delle sculture in ceramica all’interno, che Giannì rielabora trasformando digitalmente i riflessi della materia in colori prossimi alla saturazone. Le sculture presentate seguono l'esposizione presso il Museo Archeologico Nazionale di Palestrina, per cui sono state pensate e da cui il titolo trae spunto.
La lotta che le immagini deformate esprimono, riprendendo quella rappresentata dalle ceramiche, è la “Psychomachia”, che letteralmente significa battaglia della mente. Le sculture esprimono lo svolgersi di una battaglia tra forze antagoniste, dove le immagini emergono da un subconscio onirico: un’aquila, che un becco acuminato rende riconoscibile, si fonde in una torre in fiamme; un serpente penetra un vaso, forse rompendolo, nel collasso del disfacimento. La ceramica, materia primordiale di creazione, erutta in sconvolgimenti tellurici che ricordano l’informale di alcune opere di Leoncillo, o la spontaneità del gesto di Lucio Fontana.
Alessandro Giannì (Roma, 1989) Ha frequentato l'Accademia di Belle Arti di Roma. Nella sua pratica artistica raccoglie frammenti estetici dai social network e dalla rete con l'intenzione di dare loro una nuova esistenza. Nella pittura e nella scultura, riutilizza i simboli della storia dell'arte per creare altri paesaggi e altre immagini attribuibili a un'epoca indefinita.
In collaborazione con Contemporary Cluster