Alessandro Imbriaco – Un posto dove stare
Il Parco Archeologico dell’Appia Antica promuove, con Electa, le mostre in due dei monumenti che si affacciano sulla regina viarum: “Alessandro Imbriaco – Un posto dove stare” e “Temporalità e permanenza Sculture di María Lagunes”.
Comunicato stampa
Il Parco Archeologico dell’Appia Antica promuove, con Electa, le mostre in due dei monumenti che si affacciano sulla regina viarum.
La mostra fotografica Alessandro Imbriaco. Un posto dove stare – curata da Simona Turco, Ilaria Sgarbozza e Alessandro Imbriaco – è ospitata nel Casale di Santa Maria Nova. L’esposizione presenta il lavoro, solo in parte edito, che Alessandro Imbriaco, tra i principali fotografi italiani in attività, ha svolto tra il 2007 e il 2011 sul tema dell’occupazione abusiva degli spazi pubblici e privati. Imbriaco ha documentato l’emergenza abitativa e riflettuto sul destino delle persone in essa coinvolte, arrivando a definire diversi modi di abitare. È entrato nelle case e nelle vite degli uomini e delle donne che, tra diffidenza ed emarginazione, trovano nei luoghi dismessi e inutilizzati ‘un posto dove stare’. Con il pensiero a Michel Foucault, Imbriaco riflette sul potere che, rinunciando a governare fenomeni complessi, offre di essi una narrazione parziale.
Temporalità e permanenza. Sculture di María Lagunes è il titolo della rassegna allestita presso il Complesso monumentale del Mausoleo di Cecilia Metella e del Palazzo Caetani, curata da Rita Paris con María Margarita Segarra Lagunes. Con ventinove opere che vanno dagli anni Settanta a oggi, la scultrice messicana, abile nel lavorare il bronzo, crea veri e propri spazi architettonici in cui figure stilizzate e contorte, allungate e levigate, si moltiplicano, col prevalere dei vuoti sui pieni.
Entrambe le mostre resteranno aperte al pubblico fino al 1° maggio 2019.