Alessandro Imbriaco – Un posto dove stare

Informazioni Evento

Luogo
CASALE DI SANTA MARIA NOVA
Via Appia Antica, 251, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

fino al 15 febbraio dalle 9.00 alle 16.30
dal 16 febbraio al 15 marzo dalle 9.00 alle 17.00
dal 16 marzo all’ultimo sabato di marzo dalle 9.00 alle 17.30
dall’ultima domenica di marzo dalle 9.00 alle 19.15
chiuso il lunedì, il 25 dicembre e il 1 gennaio
l’ultimo ingresso si effettua fino ad un’ora prima
della chiusura del monumento

Vernissage
15/12/2018

ore 11.30 su invito

Biglietti

ingresso gratuito per i possessori del biglietto di accesso al sito di Santa Maria Nova/Villa dei Quintili: intero 5 euro, ridotto 2.50 euro LA MIA APPIA CARD 10 euro riduzioni e gratuità secondo la normativa vigente

Artisti
Alessandro Imbriaco
Curatori
Simona Turco, Ilaria Sgarbozza
Uffici stampa
ELECTA
Generi
fotografia, arte contemporanea, personale

Il Parco Archeologico dell’Appia Antica promuove, con Electa, le mostre in due dei monumenti che si affacciano sulla regina viarum: “Alessandro Imbriaco – Un posto dove stare” e “Temporalità e permanenza Sculture di María Lagunes”.

Comunicato stampa

Il Parco Archeologico dell’Appia Antica promuove, con Electa, le mostre in due dei monumenti che si affacciano sulla regina viarum.

La mostra fotografica Alessandro Imbriaco. Un posto dove stare – curata da Simona Turco, Ilaria Sgarbozza e Alessandro Imbriaco – è ospitata nel Casale di Santa Maria Nova. L’esposizione presenta il lavoro, solo in parte edito, che Alessandro Imbriaco, tra i principali fotografi italiani in attività, ha svolto tra il 2007 e il 2011 sul tema dell’occupazione abusiva degli spazi pubblici e privati. Imbriaco ha documentato l’emergenza abitativa e riflettuto sul destino delle persone in essa coinvolte, arrivando a definire diversi modi di abitare. È entrato nelle case e nelle vite degli uomini e delle donne che, tra diffidenza ed emarginazione, trovano nei luoghi dismessi e inutilizzati ‘un posto dove stare’. Con il pensiero a Michel Foucault, Imbriaco riflette sul potere che, rinunciando a governare fenomeni complessi, offre di essi una narrazione parziale.​

Temporalità e permanenza. Sculture di María Lagunes è il titolo della rassegna allestita presso il Complesso monumentale del Mausoleo di Cecilia Metella e del Palazzo Caetani, curata da Rita Paris con María Margarita Segarra Lagunes. Con ventinove opere che vanno dagli anni Settanta a oggi, la scultrice messicana, abile nel lavorare il bronzo, crea veri e propri spazi architettonici in cui figure stilizzate e contorte, allungate e levigate, si moltiplicano, col prevalere dei vuoti sui pieni.

Entrambe le mostre resteranno aperte al pubblico fino al 1° maggio 2019.