Alessandro Morani 1859-1941 – Suggestioni preraffaellite e paesaggi dell’anima

Informazioni Evento

Luogo
SIMONE ALEANDRI ARTE MODERNA
Piazza Costaguti, 12, Roma, Italia
Date
Dal al

dal martedì al sabato 26 maggio – 24 giugno 2023
ore 11.00-18.00

Vernissage
26/05/2023
Artisti
Alessandro Morani
Curatori
Francesco Parisi
Generi
personale, arte moderna
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Mostra Alessandro Morani 1859-1941. Suggestioni preraffaellite e paesaggi dell’anima. Una testimonianza dell’Estetismo Romano a cura di Francesco Parisi.

Comunicato stampa

La Galleria capitolina, nota per il suo impegno nello studio e nell’approfondimento di artisti, cenacoli e ambienti
culturali del novecento e dei decenni a cavallo fra i due secoli, dedica questa mostra ad Alessandro Morani, uno fra i
principali protagonisti di
In Arte Libertas [1886-1902], movimento artistico romano che aveva in Nino Costa il suo
punto di riferimento. Morani fu il primo segretario del gruppo di cui facevano parte, oltre allo stesso Costa, Adolfo De
Carolis, Giulio Aristide Sartorio, Giuseppe Cellini, per citare i più noti, e partecipò a tutte le esposizioni organizzate dal
cenacolo fino al suo scioglimento nel 1902.
In Arte Libertas, che seppe coniugare le suggestioni del vedutismo romano e
dell’idealismo preraffaelita di ascendenza anglosassone, fu tra i più interessanti movimenti artistici italiani del secondo
ottocento, di respiro internazionale proprio in virtù delle vicinanze, non soltanto evocative ma anche personali e
professionali, con i maestri d’oltremanica. Non è un caso che la celebre tela
I lavori di maggio [1889], di certo fra i
capolavori dell’artista, sia stata esposta ed alienata presso la New Gallery di Londra, galleria di riferimento del
movimento inglese. Il dipinto fu poi replicato dal pittore romano in due ulteriori versioni, una delle quali presente in
mostra.
Dopo lo scioglimento di
In arte Libertas Morani fu tra i fondatori del gruppo di vedutisti
I XXV della Campagna
Romana, realtà dalle connotazioni meno anglosassoni e più legata, come il nome stesso suggerisce, alla poetica del
vedutismo dal vero. A questi anni vanno ascritti i numerosi studi e bozzetti di piccolo e medio formato, presentati in
questa sede, raffiguranti scorci dell’agro e del litorale laziale.
In mostra oltre sessanta opere, fra le quali ricordiamo
Cipressi a Villa Falconieri a Frascati [1894] e
Processione al
Santuario della Trinità [1930] che, insieme al già citato
I lavori di maggio, sono annoverabili fra le opere più
significative dell’intera produzione pittorica di Alessandro Morani. Inoltre pastelli, disegni, bozzetti ad olio, ritratti,
studi giovanili ed un esaustivo nucleo di tempere a soggetto architettonico e decorativo, ulteriore ambito in cui l’artista si
cimentò con grande impegno, soprattutto negli ultimi lustri dell’ottocento, come ricorda Agnese Sferrazza nelle sue note
biografiche in catalogo: «Alla realizzazione di importanti cicli decorativi – Palazzo Vidoni [già Caffarelli], insieme
all’allievo De Carolis [1886-1903]; ambasciata della Russia [1897]; Villino Manzi, con gli allievi Edoardo Gioia e
Giuseppe Cellini [1900 circa]; villino del fratello Fausto Morani in via Sicilia [ante 1902] – fra cui spicca l’esecuzione
fra il 1895 ed il 1897 della decorazione di Villa Blanc, ancora con l’ausilio dell’allievo Adolfo De Carolis e altri studenti
[...]».
Sarà disponibile un catalogo, con la consueta e raffinata veste editoriale che contraddistingue la Galleria, a cura di
Francesco Parisi, con testi di Matteo Piccioni e Agnese Sferrazza.