Alessandro Passerini – Room 2mila12
Vi sono solo fotografie. Una stanza nascosta, che appare all’improvviso, creata per una sola persona, un amico; ma alla portata di tutti.
Comunicato stampa
Tra le diverse sale espositive del MARCONI27, colorate da diverse tele dipinte, ve n'è una nascosta, privata, in Bianco e Nero. Vi sono solo fotografie. Una stanza nascosta, che appare all'improvviso, creata per una sola persona, un amico; ma alla portata di tutti. Una stanza che non dovrebbe essere lì, e che improvvisamente appare.
“Silenzio.
Fumo di sigaretta nell’aria.
L’assenza di suono fresca dell’ “è – stato” inonda l’aria e la riempie di un ricordo che non ci è dato di conoscere.
Un connubio tra alto e basso si fonde in un dialogo tra concettualità e tecnicismo, si concentra su un’interpretazione di un kitsch dalle velleità molto meno pornografiche e più pittoresche, concetto inteso nell’ultima accezione che gli ha attribuito l’arte contemporanea.
La tradizione della fotografia erotica è tanto vecchia quanto l’invenzione del mezzo stesso: primo caso e primo grande scandalo fu creato da Diotallevi, quando, con l’aiuto della moglie, nella Londra di metà ottocento, realizzava immagini pornografiche ispirate alla Bibbia e ai fotomontaggi”.
Michela Malisardi