Alessandro Sambini – L’Era dei Giganti
Nuova mostra L’Era dei Giganti, solo exhibition di Alessandro Sambini, a cura di Francesca Lazzarini.
Comunicato stampa
In concomitanza all’apertura della XVII Biennale Ar-
chitettura 2023, Galleria Michela Rizzo ha il piacere
di presentare la personale di Alessandro Sambini
L’Era dei Giganti a cura di Francesca Lazzarini.
L’Era dei Giganti riflette sul rapporto tra spazio reale
e virtuale e sul modo in cui queste dimensioni si in-
trecciano per comporre la nostra esperienza ibrida
del mondo. La mostra si articola in due percorsi,
uno fruibile in modalità OG (‘Original Gangster’,
espressione mutuata dall’artista dallo slang ame-
ricano e traducibile in italiano con “alla vecchia”),
l’altro in modalità VR (realtà virtuale accessibile
tramite visore). Il primo percorso ospita una serie di
lavori significativi nel filone di ricerca artistica dedi-
cato da Alessandro Sambini alle nuove tecnologie,
lavori che possono essere considerati propedeutici
all’opera virtuale inedita qui presentata. Tra que-
sti People at an exhibition (2016), serie di stickers
frutto di una performance robotica tesa a esplorare
il rapporto tra spettatori e immagine in rete; Spelling
Book (2018), indagine sulla capacità di un’intelligen-
za artificiale di creare immagini archetipe; MARIO
(2021), un dispositivo sinestetico inventato dall’ar-
tista per stabilire una connessione tra fotografo e
soggetto fotografato; Tecnocopia (2022) un’instal-
lazione in VR che indaga i concetti di ritratto, iden-
tità e riproducibilità negli spazi virtuali. Il secondo
percorso di mostra, fruibile solo su prenotazione,
propone l’ultima opera di Alessandro Sambini, L’Era
dei Giganti, una performance per metaverso in real-
tà virtuale dalla quale la mostra prende il titolo e che
si sviluppa fra l’ultima stanza della galleria e la stan-
za al piano superiore. L’Era dei Giganti, in linea con
i campi di indagine di Sambini, offre un’esperienza
che porta a ragionare in modo critico sulle forme
estetiche e narrative imposte da TikTok ai suoi
utenti. Partendo da una riflessione sulle proporzioni,
fisiche, ottiche e concettuali, alle quali ci espone
l’utilizzo del social, l’artista ci porta al cospetto della
figura di un gigante, col quale possiamo interagire e
conversare. Riformulando attraverso la fiction stralci
narrativi tratti da video di TikTok l’opera invita a in-
terrogarsi sulle effettive dimensioni di queste figure
e a riconsiderare il nostro ruolo di fruitori delle piat-
taforme digitali. L’esposizione, mettendo in dialogo
il nuovo progetto con i lavori precedenti, ripercorre
e amplia la ricerca artistica di Alessandro Sambini
da sempre impegnata ad esplorare la relazione tra
le nuove tecnologie e le forme di percezione e co-
noscenza da esse attivate, per ripensarne il poten-
ziale in chiave critica ed emancipatoria.
Alessandro Sambini
Nato a Rovigo nel 1982, vive e lavora a Milano ed è
rappresentato da Galleria Michela Rizzo di Venezia,
MLZ Art Dep di Trieste e Galleria Indice di Milano.
Dopo aver conseguito la laurea in Design e Arti
presso la Libera Università di Bolzano e un Master
in Research Architecture presso il dipartimento di
Visual Cultures del Goldsmiths’ College di Londra,
si trasferisce a Milano. Qui inizia a lavorare con la
fotografia, il video e altri supporti multimediali e a
interrogarsi sulle esigenze e le modalità che regola-
no la produzione di nuove immagini, la loro circola-
zione e diffusione e i diversi ambiti di relazione tra
l’immagine stessa e il suo pubblico. Dal 2018 è pro-
fessore a contratto di Fotografia presso il biennio
di Arti Visive and Studi Curatoriali di NABA (Milano)
e professore a contratto di Visual Comunication
presso il Master in Fotografia di NABA (Milano).
Nel 2022 ha lavorato alla commissione pubblica
13 Fotografi per 13 Musei, lanciata dalla Direzione
Regionale Musei della Lombardia con un progetto
site-specific sulla Cappella Espiatoria di Monza e al
progetto in realtà virtuale TECNOCOPIA. Dal 2019
lavora alla performance pubblica 1624 e dal 2021 al
progetto MARIO, presentato ad ARTISSIMA 2021 a
Torino.
Nel 2020, in occasione della XVI Giornata del
Contemporaneo, è stato invitato dal MART, Mu-
seo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e
Rovereto, a sviluppare un progetto site specific dal
titolo The Gallery Revolve 2; ha inoltre partecipato
a Metafotografia (2), Le Mutazioni Delle Immagini,
BACO, Bergamo, a cura di Sara Benaglia e Mauro
Zanchi. Nel 2018 ha partecipato a Talking (about)
Images, Galleria Škuc, Lublijana, a cura di Fran-
cesca Lazzarini. Nel 2017 ha preso parte alla mo-
stra collettiva Fuocoapaesaggio a cura di Dolomiti
Contemporanee ed è stato selezionato per parte-
cipare a Plat(t)form 2017 presso il Fotomuseum di
Winterthur; nel 2016 il Fondo Privato Acquisizioni
per l’arte contemporanea di ArtVerona ha seleziona-
to l’opera People at an exhibition per l’acquisizione
e il deposito presso il MA*GA, Gallarate. La stessa
opera è stata presentata in occasione dell’omonima
mostra personale curata da Denis Isaia nel luglio
2016 presso la Galleria Michela Rizzo. Nello stes-
so anno ha partecipato alla collettiva Stories From
the Edge, curata da Francesca Lazzarini, presso la
Kunsthaus di Graz (Austria) e alla mostra On New
Italian Photography, curata da Fantom presso la
Galleria Viasaterna (Milano 2016). Nel 2012 è invi-
tato ad Art Around, commissione pubblica da parte
del Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello
Balsamo. I progetti dell’artista sono stati presentati
anche in occasione di: Foto/Industria, II Biennale
di Fotografia Industriale, a cura di François Héb-
el, presso il MAST (Bologna, 2015); Flags, presso
Serra dei Giardini, a cura di Elena Forin (Venezia,
2014); Lo Spettatore Emancipato, a cura di Angela
Madesani, presso la Galleria Giovanni Bonelli (Mila-
no, 2014). Ha collaborato con diverse istituzioni, tra
cui MUSEION, FORMA, MUFOCO, MAST, MA*GA
e Triennale di Milano. Nel 2022 ha vinto il premio
New Post Photography al MIA Photo Fair, nel 2021
il Premio Fabbri, nella sezione Fotografia Contem-
poranea, nel 2009 il XXIII Premio Gallarate Per Le
Arti Visive, Terzo Paesaggio. Fotografia Italiana
Oggi e nello stesso anno è stato finalista del premio
GD4PhotoArt, promosso dal MAST.