Alessandro Sambini – Tecnocopia
Adiacenze presenta la mostra Tecnocopia di Alessandro Sambini, curata da Andrea Tinterri e Adiacenze in collaborazione con il corso AMaC (Arts, Museology and Curatorship) dell’Università di Bologna.
Comunicato stampa
Adiacenze presenta la mostra Tecnocopia di Alessandro Sambini, curata da Andrea Tinterri e Adiacenze in collaborazione con il corso AMaC (Arts, Museology and Curatorship) dell’Università di Bologna.
Ogni nuovo mondo e ogni persona che lo occupa ha bisogno di essere rappresentata, ha la necessità di possedere immagini che identifichino il territorio conquistato e i propri abitanti. Nei suoi albori la fotografia è servita a caratterizzare il volto della nuova classe borghese, persone che volevano “guardarsi”, riconoscersi e quindi esistere. Pionieri che si specchiano nel proprio volto e in quello dei propri simili per essere comunità, per innescare quel racconto alla base di ogni Creazione.
La fotografia è atto identitario, restituzione ideologica dello spazio sottratto alla sua estensione tridimensionale. E non esiste Creazionesenza ideologia, non esiste Creazione senza immagine.
Dall’8 giugno al 21 luglio lo spazio di Adiacenze in Vicolo Spirito Santo a Bologna diventa un incubatore di nuove frontiere; il lavoro di Alessandro Sambini inviterà gli spettatori, uno alla volta, a prendere parte alla performance virtuale Tecnocopia da lui ideata.
Alessandro Sambini
Nato a Rovigo nel 1982, vive e lavora a Milano. Dopo aver conseguito la laurea in Design e Arti presso la Libera Università di Bolzano e un Master in Research Architecture presso il dipartimento di Visual Cultures del Goldsmiths' College di Londra, si trasferisce a Milano. Qui inizia a lavorare con la fotografia, il video e altri supporti multimediali e a interrogarsi sulle esigenze e le modalità che regolano la produzione di nuove immagini, la loro circolazione e diffusione e i diversi ambiti di relazione tra l'immagine stessa e il suo pubblico. Dal 2018 è professore a contratto di Fotografia presso il MA in Arti Visive e Studi Curatoriali e professore a contratto di Comunicazione Visiva presso il MA in Fotografia della NABA (Milano).
Da gennaio 2022 lavora alla commissione pubblica 13 Fotografi per 13 Musei, lanciata dalla Direzione Regionale Musei della Lombardia con un progetto site-specific sulla Cappella Espiatoria di Monza. Dal 2019 lavora alla performance pubblica 1624 e dal 2021 al progetto MARIO.
Nel 2020 in occasione della 16ª Giornata del Contemporaneo è stato invitato dal MART, Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, a sviluppare un progetto site specific dal titolo The Gallery Revolve 2; ha inoltre partecipato a Metafotografia (2), Le Mutazioni Delle Immagini, BACO, Bergamo, a cura di Sara Benaglia e Mauro Zanchi.
Nel 2018 ha partecipato a Talking (about) Images, Galleria Škuc, Lublijana, a cura di Francesca Lazzarini. Nel 2017 ha preso parte alla mostra collettiva Fuocoapaesaggio a cura di Dolomiti Contemporanee ed è stato selezionato per partecipare a Plat(t)form 2017 presso il Fotomuseum di Winterthur; nel 2016 il Fondo Privato Acquisizioni per l'arte contemporanea di ArtVerona ha selezionato l'opera People at an exhibition per l'acquisizione e il deposito presso il MA*GA, Gallarate. La stessa opera è stata presentata in occasione dell'omonima mostra personale curata da Denis Isaia nel luglio 2016 presso la Galleria Michela Rizzo.
I progetti dell'artista sono stati presentati anche in occasione di: Foto/Industria, II Biennale di Fotografia Industriale, a cura di François Hébel, presso il MAST (Bologna, 2015); Flags, presso Serra dei Giardini, a cura di Elena Forin (Venezia, 2014);
Nel 2021 ha vinto il Premio Fabbri, nella sezione Fotografia Contemporanea; nel 2009 ha vinto il XXIII Premio Gallarate Per Le Arti Visive, Terzo Paesaggio. Fotografia Italiana Oggi e nello stesso anno è stato finalista del premio GD4PhotoArt, promosso dal MAST.
È cofondatore del collettivo POIUYT, insieme a Francesca Lazzarini, Gaia Tedone, The Cool Couple e Discipula, e le sue opere sono presenti nelle collezioni d'arte pubbliche italiane di MART, MAGA, MUFOCO e Fondazione MAST.