Alessandro Savelli / Pierantonio Verga
Le mostre di Alessandro Savelli e di Pierantonio Verga, contestualmente ospitate al Broletto e all’Accademia Aldo Galli di Como, accostano le ricerche dei due artisti affini non solo per provenienza e suggestioni pittoriche, ma anche per la comune apertura lirico-cromatica e la rappresentazione di panoramiche interiori legate ai luoghi della propria memoria.
Comunicato stampa
Le mostre di Alessandro Savelli e di Pierantonio Verga, contestualmente ospitate al Broletto e all’Accademia Aldo Galli di Como, accostano le ricerche dei due artisti affini non solo per provenienza e suggestioni pittoriche, ma anche per la comune apertura lirico-cromatica e la rappresentazione di panoramiche interiori legate ai luoghi della propria memoria.
Savelli, esploratore attivo del mondo, raccoglie esperienze di contemplazione e intima partecipazione, ricordi di viaggi in territori lontani che ancora conservano il sapore delle proprie origini: un Messico magico e arcaico, sopravvissuto alla storia. Artista e architetto, Savelli indirizza la libertà espressionista in un ordine costruttivo, disciplinando in regola compositiva l’enfasi generata dall’incontro empatico e percettivo tra l’uomo e il paesaggio.
Se l’opera di Savelli conduce all’incontro con luoghi lontani, Pierantonio Verga osserva e riflette dallo scorcio di una finestra aperta su un mondo più piccolo e familiare. “Dimora”, “La casa del Poeta”, “Angeli” rimandano alle tematiche e alle connotazioni affrontate da Verga; le case dell’angelo sono sogni a occhi aperti simili a quelle dei poeti, metafore di tempo sospeso, di smarrimento ma anche di consapevolezza del bisogno di coscienza. La coscienza è l’essere nel presente vigili sul passato, così ogni opera comprende il dialogo tra le dimensioni interiori di memoria e di tensione spirituale. La casa è il tempo presente, perimetro che raccoglie testimonianze transitorie, racconti e domande, attese e preghiere. Gli angeli evocati non sono manifesti, ma ugualmente custodi e maestri dell’uomo e la montagna, naturale confine tra la terra e il cielo, è un invito al superamento che spinge lo sguardo verso e dentro i cieli.
Giovedì 14 luglio, presso l’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti Aldo Galli, verrà data la possibilità ai visitatori di incontrare gli Autori a partire dalle ore 18.00.
Ilona Biondi