Alessandro Traina
Mostra personale.
Comunicato stampa
“Apparentemente mobili le strutture sono costrette da fasce tese. Il tempo è movimento, il movimento è sviluppo: bloccare il tempo è bloccare il movimento, bloccare il movimento è bloccare il tempo”.
Un appunto di lavoro di Alessandro Traina; fine degli anni’ 80. L’opera “Senza titolo” in mostra a Surplace, è stata presentata in occasione della mostra “Indicazioni”, la sua seconda personale presso la Galleria Fac Simile di Milano nel 1989 (con un testo di Manuela Gandini). Per Alessandro Traina fare scultura è lavorare con lo spazio e con il tempo, per intrecciarli e metterli in dialettica - a volte oppositiva - (…ancora oggi la sua ricerca insiste su questa traccia) e costruire dei pilastri in cui la percezione è messa alla prova nel suo incedere perlustrante. In questo caso l’elemento è minimo, segmentato da rigide fasce nere, e invita ad alzare lo sguardo, a proseguire fuori… in altre occasioni della stessa serie invece, la dialettica spazio e tempo è messa alla prova in opere caratterizzate da articolate sinuosità e direzioni, da diverse combinazioni e segmenti spaziali, che diventano altrettante direzioni dello sguardo, in un gioco di movimenti apparenti, contrazioni, tensioni formali, che da una parte bloccano il tempo, dall’altra ne manifestano la regolarità, l’incedere infinito come modularità (come in questo lavoro). C’è poi l’idea del contorno, dell’ombra, del vuoto, il tempo dell’istante, e la misura della geometria sempre riattivata nella percezione dalle continue variabili strutturali. L’opera così ferma il tempo nel movimento del tempo che non si può fermare, quasi a testare la presenza della durata.
Luca Scarabelli
Alessandro Traina, San Vincenzo (LI), 1957. Vive e lavora a Milano.
Ha esposto in numerose mostre personali e collettive tra cui: Attraverso l’Arte, CAMEC, La Spezia, 2022; Collegio Cairoli, Pavia, 2019; BAG, Bocconi Art Gallery, Milano, 2017-2016; galleria Artesilva, Seregno (MB) 2014; LXVII Premio Michetti, Museo Michetti, Francavilla al mare (PE) (a cura di Luciano Caramel) 2017; Astratta Due, Fondazione Zappettini, Chiavari (a cura di Riccardo Zelatore) 2012; galleria Spaziotemporaneo, Milano, 2010; Nuove Contaminazioni ‘98, Galleria d’Arte Moderna, Udine (a cura di Enrico Crispolti) 1998; galleria Plurima, Udine, 1998; Equinozio d’autunno, Castello di Rivara (TO) (a cura di Franz Paludetto) 1994; Molto Diligenti Osservazioni, Galleria Civica di Gallarate (VA) (a cura di Emma Zanella Manara) 1994; Linguaggio/Immagine, Archivio di Nuova Scrittura, Milano (a cura di Adriano Altamira) 1993; galleria Erha, Milano, 1993; Arie, Fonti del Clitunno (PG) (a cura di Achille Bonito Oliva) 1991; galleria Neon, Bologna, 1991; galleria Piero Cavellini, Milano, 1990; Il gioco delle arti, Palazzo della Triennale, Milano, 1989; Fabbrica, ex fabbrica Mida, Brescia (a cura di Massimo Minini) 1989; Premio Saatchi & Saatchi, Palazzo delle Stelline, Milano, 1989; galleria Fac Simile, Milano, 1989; galleria Neon, Bologna, 1989; galleria Fac Simile, Milano, 1987.