Alessandro Vizzini – Post Islanda
La mostra affronta un pensiero costante della ricerca dell’artista che riguarda la contrapposizione tra spazio fisico naturale, fortemente materico, e quello mentale, introspettivo e spirituale.
Comunicato stampa
Operativa Arte Contemporanea è lieta di presentare Post Islanda (Catabasi con Giardino Giallo)
primo progetto personale di Alessandro Vizzini (Cagliari 1985) per gli spazi della galleria.
Dopo la sua partecipazione al progetto collettivo “Il Peso della Mia Luce”, con cui la galleria ha
inaugurato la sua attività espositiva, l’artista presenta al pubblico l’ultimo ciclo di opere nate dopo
la lunga residenza in Islanda presso il NES Artist Residency .
La mostra affronta un pensiero costante della ricerca dell’artista che riguarda la contrapposizione
tra spazio fisico naturale, fortemente materico, e quello mentale, introspettivo e spirituale.
Grandi sculture in legno e styrofoam si presentano come totemiche architetture mentali dove la
materia rivela la sua capacità mistica di trasformare il processo interiore dell’artista in manifestazione tangibile.
Il rimando alla discesa nell’Ade, la catabasi, si presta a definire appunto questo movimento di introspezione che caratterizza tutto il progetto della mostra. Questa discesa oscura dentro sé stessi, amplifica le capacità percettive creando così i presupposti per una vera e propria ascesi all’interno della materia stessa e della sua presenza scultorea: cromatismi e forme creano innalzamenti e spostamenti visivi, scale e piramidi senza un chiaro andamento, diventano il simbolo di un pensiero filosofico antico e moderno al tempo stesso, come ritrovato nella Discesa all’Ade e Resurrezione, del filosofo, scrittore, studioso di mistica e conoscitore di dottrine esoteriche Elémir Zolla.
Alessandro Vizzini (Cagliari 1985) vive e lavora a Roma. Diplomatosi nel 2010 all’Accademia di Belle Arti di Roma dopo un anno di esperienza alla Escola Massana di Barcellona, Nel 2013 è invitato al Macro Testaccio nella colletiva “Ortica – Organic Theme in Contemporary Art”; Nello stesso anno espone alla Temple University di Roma nella mostra “Unisono”. Del 2011 invece viene invitato alla mostra “Archivizioni, esercizi di indagine e discussione sul Sud contemporaneo. Le cose preziose” a cura di Luigi Presicce e Giusy Checola. Lecce