Alessandro Zannier – Chimera.3 L’utopia della Stabilità
Lo Spazio Paraggi, intenzionalmente eclettico nella sua proposta culturale, è lieto di ospitare la mostra di Alessandro Zannier, artista poliedrico che si muove con agilità tra arti visive e musica, toccando anche scrittura e teatro.
Comunicato stampa
Lo Spazio Paraggi, intenzionalmente eclettico nella sua proposta culturale, è lieto di ospitare la mostra di Alessandro Zannier, artista poliedrico che si muove con agilità tra arti visive e musica, toccando anche scrittura e teatro.
Chimera 3 - L'utopia della stabilità fa parte del progetto "10 Chimere".
Dieci installazioni in dieci città diverse, Venezia, Berlino e ora a Treviso, che sviluppano il tema delle utopie fallite del '900.
Il mostro della chiusura mentale, della presunzione di autocompiutezza senza interazione e correlazione col mondo esterno, che intanto si evolve o involve, ha portato la nostra società a provincializzarsi in alcuni casi e a barricarsi nella propria bolla di benessere effimero, coltivando contemporaneamente un senso di paura e una visione distorta di tutto quello che viene dall'altrove, da oltre la cortina.
La chimera della stabilità, del benessere, è un mostro che coltiva nella sua pancia malesseri che mutano di forma e alimentano la diffidenza. Ha il collo e la testa che guardano "fuori", ma è ben piantata e immobile nel suo mondo, come una vedetta che difende il suo piccolo bastione.
E nel suo mondo coltiva il magma delle inquietudini perché più o meno inconsciamente sa che nulla può durare per sempre, a cominciare da un benessere che sembrava acquisito.
In mostra ci saranno anche altri lavori di Alessandro Zannier già esposti che analizzano il rapporto tra uomo e tecnologia, tra cui I-MAN (2007).
Una stanza dello Spazio Paraggi sarà dedicata all'artista berlinese Kruno Jasprica.
Kruno crea grandi composizioni sovraccariche di informazioni che portano il visitatore a perdere di vista l’immagine completa, e con questa anche la possibilità di valutare le informazioni che vi sono contenute. Il risultato è un cumulo variopinto di incertezze, di sensazioni vaghe, di felici e subdole indeterminatezze.
Alessandro Zannier
Nasce a Treviso nel 1971.
Diplomato all’Accademia di Belle Arti a Venezia nel ’96, allievo di Ennio Finzi.
Come artista ha realizzato varie personali in Italia, Ungheria, Francia e recentemente in Germania. Sotto lo pseudonimo musicale di "Ottodix" ha pubblicato 4 album e un dvd live, ha collaborato con Garbo, DeltaV e madaski (Africa Unite). La biografia dell'artista si alterna in modo simbiotico tra arti visive e musica, con incursioni nel teatro e nella scrittura.
Partecipa nel 2007 alla Biennale internazionale d’arte contemporanea di Firenze 2007 (catalogo Biennale) con la grande opera “I-MAN”, anticipazione del complesso lavoro sul mondo degli avatars, nonché titolo del brano di punta del successivo album previsto per il 2009, accompagnato da un videoclip in rotazione nei maggiori network televisivi. Nel 2008 gira l’Italia con il “Nero Tour.
Nel 2010 pubblica il DVD live “Autobootleg primo esperimento di video fatto dal pubblico e montato dallo stesso Zannier. Nel 2011 pubblica “Robosapiens”, concept album sulle intelligenze artificiali e sulle allegorie della vecchia fantascienza, da cui sono state tratte due personali d’arte a Marsiglia patrocinate dal Ministero della Cultura Francese. Nel 2013 viene pubblicata un’antologia musicale in cd (“O.DIXEA”) allegata a un particolare libro di racconti visionari scritti e illustrati dallo stesso. Il libro, dal titolo “I Fantasmi di Ottodix”, anche prima vera biografia di Zannier musicista, esce per la 001 Edizioni di Torino. Parte in giugno ed è tuttora in corso il progetto “10 Chimere”, una serie di creature simboliche rappresentanti le utopie fallite del ’900, dalle quali emanciparsi. Le dieci Chimere, installazioni temporanee, verranno presentate nell’arco di due anni in dieci città diverse, tra le quali Venezia, Marsiglia e Berlino, assieme alla serie delle "Ucronie", assemblaggi fotografici digitali illustrati a mano.
Kruno Jasprica
Kruno Jasprica, nato a Zagabria, è un artista tedesco. Negli anni 2006 e 2007 le sue esposizioni concentrano su installazioni complesse, che evocano uno sguardo ad un tempo dimenticato, ad un´epoca sconosciuta o ad un futuro non ancora vissuto.
Dal 1996 al 2001 ha studiato all' Accademia delle Belli Arti di Berlino, con Katharina Grosse, e al Chelsea College of Art & Design a Edinburgh. Kruno Jasprica vive e lavora a Berlino.
La poliedricità dei suoi mezzi- pittura, disegni, collages, installazioni, realizzati occupando lo spazio, le sculture-oggetto, rendono il suo lavoro altrettanto inafferrabile, così i percorsi formali e contenutistici si sottraggono a ogni categoria. Il repertorio dei segni cambia dai simboli cristiani, banali o mitologici alle memorie della storia dell´arte.
Senza una preferenza mescola figure da Hollywood, della cultura pop, del fumetto e della fauna con le icone della modernità o della fantascienza.
Kruno Jasprica inventa e afferma caratteri che si trovano in una parte fiduciosa - inquietante di un mondo conosciuto e che si muovono sul un campo indeterminato, il quale non promette codici, delimitazioni o sicurezza.