Alessia Siligardi – Conceptul automatic+Posthuman

Informazioni Evento

Luogo
FANTOMARS ARTE ACCESSIBILE
via De Marchi 23a , Bologna, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal lunedi al sabato ore 16,30 - 19,30

Vernissage
17/03/2012

ore 18.30

Artisti
Alessia Siligardi
Generi
fotografia, personale

La mostra della giovane fotografa Alessia Siligardi è imperniata su un fenomeno scaturito appunto automaticamente, come illustra il titolo, da un “capriccio” della macchina a dispetto dell’uomo.

Comunicato stampa

La mostra della giovane fotografa Alessia Siligardi, che inaugurerà sabato 17 marzo alle diciotto e trenta da Fantomars arte accessibile, è imperniata su un fenomeno scaturito appunto automaticamente, come illustra il titolo, da un "capriccio" della macchina a dispetto dell'uomo.
Una serie di immagini scattate dall'autrice sono state artefatte dalla memoria della fotocamera, che le ha scomposte e modificate a proprio arbitrario piacimento, rendendole peraltro simili, in modo inquietante, a modelli meccanici di misteriose sequenze alfa numeriche.
Quest'incidente ha dato lo spunto ad Alessia per una riflessione sulla sempre maggiore dipendenza della nostra specie dagli strumenti che essa stessa ha creato, e su una possibile "rivolta degli oggetti", magari perfino incombente, e già manifestatasi in profetiche visioni, ad esempio le intenzioni assassine del mega computer di bordo in " 2001 odissea nello spazio ", quando non in drammatiche evidenze, come a Chernobyl o a Fukushima.
Quindi, accanto alle foto deframmentate generate dal mezzo, l'artista espone un secondo percorso, stavolta consapevolmente tracciato dal proprio occhio, nel quale la progressiva disumanizzazione del sembiante lo rende sempre meno riconoscibile come biologico accanto alle infinite riproduzioni inorganiche di sè.
Al monito sul rischio concreto dell'autodistruzione si sovrappone comunque l'originalità di ciò che la macchina ha saputo autonomamente creare, infrangendo le convenzioni e l'uniformità oggi imperanti, e ricordando all'uomo il privilegio della scintilla visionaria, che egli troppo spesso dimentica di ricercare in sè ed esprimere nelle proprie opere .